Per il resto concedimi di andare a farti le pulci:
Posso anche riderci sopra, ma visto che ho un po' di tempo libero perché non approfondire? Visto che forse non arriverò a scoprirlo mi spiegheresti tu perché era nell'aria? Di mio, riguardo alla denigrazione in essere della programmazione televisiva posso dire che mi ritengo in grado di darne una valutazione proprio perché di televisione ne ho vista tanta da giovane e solo negli ultimi anni gli ho dato un taglio drastico (appunto perché la ritengo divenuta inguardabile).Friz ha scritto: domandati perchè era nell'aria, forse scoprirai che….
(non so che c'entri Popper, ma so che "fa fine"...).
Va di moda dire tutto ed il contrario di tutto...
In quanto a Popper chi se non lui è funzionale ad una discussione di questo tipo? Non ti dirò di aver letto il suo libro “Cattiva maestra televisione” (!) ma il suo nome viene così spesso associato alla critica dei media - in particolare appunto la televisione - che qualora volessi scoprire “perché era nell'aria” (se non me lo spiegherai gentilmente tu) metterei mano per prima proprio alle sue opere. Del resto ho letto spesso critiche a favore o contro Popper, anche sul Sole 24 Ore, per cui posso farne il nome senza incorrere forzatamente nel reato di alterygia intellettuale (lungi da me, onesto amministratore).
Aristotele era messo lì proprio come pietra angolare dell'uso funzionale delle citazioni. “Ipse dixit”, se lo ha detto lui allora vale la pena di considerarlo perlomeno degno di attenta valutazione. Uso funzionale, appunto: viceversa al posto di Popper avrei potuto citare un passo a caso di Pseudo Dionigi Aeropagita (di cui ricordo a malapena il nome) e crogiolarmi nella mia “finezza”.
Far passare qualcuno per una persona che “dice tutto ed il contrario di tutto” non è poi così difficile, avendo argomentazioni. Molto più facile certo dar da intendere di averne ed evitare accuratamente di declamarle.