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Luigi
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Re: Dubbio...

Federico ha scritto: Questa è la Penna "tattica" vero? Cioè più corta di quella portata sul Cappello Alpino?
In teoria si (poi non è altro che una normale "penna naja" sagomata a dovere; in genere, da una normale si possono ricavare due "pennini" da elmetto).
Di penne apposite per elmetto, in plastica, ho sentito parlare, ma non ne ho mai viste.
Mandi.
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Federico
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Re: Dubbio...

Luigi ha scritto:
Federico ha scritto: Questa è la Penna "tattica" vero? Cioè più corta di quella portata sul Cappello Alpino?
In teoria si (poi non è altro che una normale "penna naja" sagomata a dovere; in genere, da una normale si possono ricavare due "pennini" da elmetto).
Di penne apposite per elmetto, in plastica, ho sentito parlare, ma non ne ho mai viste.
Mandi.
Luigi
Grazie.

Mai viste in commercio e ne ho dedotto che quindi quelle che si vedono nelle foto siano derivate (tagliando e sagomando) quelle normali (che comunque sono - o almeno erano - troppo linghe anche per il Cappello Alpino).

Ciao
Art. Federico
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Scusate, io sono solo un povero carrista ignorante e a questo punto mi ci raccapezzo sempre meno.
Adesso salta fuori che la penna sul cappello va lavorata apposta? cioè sarebbe un fuori ordinanza? :?:
Io credevo che tutti gli elmetti in dotazione alle TTAA fossero predisposti alla bisogna... :shock:
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linzen
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Predisposti alla bisogna?
Ma quando mai la F.L.d.M. aveva lo stesso identico elmetto mod.33 di tutti gli altri.
Come avranno già  postato esisteva una specie di clip metallica (simile a quella dei bersaglieri ma con un tubicino metallico diagonale. Ho un disegno se volete lo posto) da fissare ad una falda dell'elmetto per penna e nappina ma in tutta la mia caserna e anche al car non l'ho mai vista nè montata ne smontata.
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Bricchetto ha scritto:Scusate, io sono solo un povero carrista ignorante e a questo punto mi ci raccapezzo sempre meno.
Adesso salta fuori che la penna sul cappello va lavorata apposta? cioè sarebbe un fuori ordinanza? :?:
Io credevo che tutti gli elmetti in dotazione alle TTAA fossero predisposti alla bisogna... :shock:
:lol:

Bricchetto: la Penna sul Cappello, quando arrivi al CAR te la danno (separata) ed è di tipo naturale (gallina, tacchino, picione vai tu a capire di che animale). Come puoi ben capire non molto bella e, soprattutto, nessuna è uguale all'altra. Quando arrivi al Corpo, cioè dopo il Giuramento, puoi (devi) andare a comperarti quella di plastica che ha il vantaggio di essere uguale per tutti (quasi... essendo disponibile nera o marrone...). Questa, però, è troppo lunga e quindi la devi tagliare (dalla punta, che altrimenti non hai più il "picciolo" da infilare nel foro della Nappina). Rifilandola dalla punta elimini anche il "dente", quella sorta di insenatura, che c'è su uno dei lati della Penna cha hai comprato. Sia all' Edolo che al Pinerolo era vietatissimo banfare di dente sulla Penna. Roba da congedati, al limite.

La Penna sul Cappello Alpino deve essere lunga una spanna. Nè più nè meno. Invece, come ha detto Luigi e come si può vedere nelle foto, quella sull'elmetto è molto più corta ("tattica" come l'ho chiamata io) e da una Penna da Cappello Alpino che comperi riesci a tirar fuori due Penne da elmetto (se sei bravo a rifilare).

Colore della Penna: la mia esperienza (ma bada che... caserma che vai, usanza che trovi) mi ha detto questo: a Merano obbligatorio il nero. A Rivoli, e a Susa, obbligatorio il marrone. Mi dissero, al Pinerolo, che il nero era da Alpini e che i Montagnini usavano il marrone. In effetti tutti ce l'avevano marrone. Tranne il sottoscritto, attaccato alla sua Penna Nera dell'Edolo, così come alla Nappina verde dello stesso, e che mai la cambiò (affermando: siamo o non siamo le Penne Nere?), senza per questo incorrere in nessuna sanzione (anche se, a pensarci adesso, forse la raffica di corvèe, piantoni diurni e notturni, guardie, PAO eccetera eccetera, che mi sparai all'inizio potrebbe aver avuto a che fare con questo, oltre che alla maglia di "Figlio Batteria" orgogliosamente indossata per un mese e più :lol: :lol: ).

Il marrone era molto spesso usato dagli Ufficiali Inferiori. Come sai, da Maggiore in su, c'è la Penna Bianca.

Ciao
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Abbadia
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Mi permettetedi fare un po' di...memoria ?
Come solito vista la classe.....
Devo dire che sinceramente innoridisco a sentirvi parlare in quel modo della Penna brrrrrrrrrr ! :D
Penne di plastica ........lunghezza una spanna...eliminazione del dente..divieto dei campi....dulur del vej !!!
Ma é un " attrezzo" asettico !!!! Incolore, inodore e insapore uniformato e doloroso........!!!!
E magari inorridirete voi a sentire come era qualche anno fa, nei posti dove bazzicavo io, ma Vi garantisco che se c'era un accessorio intensamente amato era proprio la Penna.
La prima era di corvo,gallina o animalacci vari, portata dritta non per quastioni ...regolamentari, ma per questioni di "buffera anziani"...nessun "figlio" avrebbe osato fare diverso, anche solo inclinare un pochino/pochino la Penna e non parliamo di "tirare il Cappello"...essi ( lui e il Cappello ) avrebbero passato l'anima dei guai.
Per completezza di acculturamento erano severamente proibiti barba e baffi, permessi solo dopo una certa anzianita' con permesso scritto su carta intestata dell'Ufficio maggiorita' con timbri regolamentari di Brigata e Compagnia ....e detto permesso doveva essere esibito a richiesta, non della ronda, ma dei vej che si incrociassero ovunque...
Ma torniamo alla Penna...
Passato il primo periodo da figli ( mi pare che ci fossero tre scaglioni all'anno ) le aspirazioni massime del najone erano due : la prima tirare il Cappello, secondo cambiare la penna.
Alla prima si provvedeva con l'aiuto di esperti interni e doveva essere tirato quel tanto che si vedesse, ma che non facesse imbufalire gli Uff.
La Penna si dveva comprare...e praticamente si cominciava a pensare all'investimento fin da figli....e la scelta era fatta dopo ampia disamina e discussione collettiva, davanti alla esposizione della " Vipera " ( e i najoni che hanno esercitato a Pinerolo sanno di chi parlo ).
Valutazione sul colore...sulla lunghezza, sulla flessibilita', sul prezzo...si tentavano , senza risultati acquisti collettivi nella inutile speranza di uno sconto ( che alla fine veniva auto-praticato con un passaggio d'aquila che la venditrice metteva regolarmente in conto...
E siccome i gusti non sono tutti alla menta...ogni penna era diversa dall'altra...e andava su cappelli, uno diverso dall'altro....
Lo so che inorridite....ma quelli eravamo noi....
Io ho portato la penna di animalaccio fino al baffo da Serg, poi ho comprato una magnifica penna marrone chiaro che porto ancora adesso, flessibile, non lunga, portata molto bassa...quasi orrizzontale e nessuno mi ha mai trovato a ridire.
E insieme al cappello e Penna da Serg. , mi viene in mente, ho comprato anche la mia divisa estiva ( gia' la si comprava..a spese nostre.)..fuori ordinanza completa!!
E qui la vendetta della Vipera...ero l'unico Sergente d'Italia ad avere una splendida divisa estiva color grigio ferroviere !!!!!!!!!!! :P
Beh si....riprendetevi ragazzi...magari un sorso di cordiale ?
Gia' allora il " fuori ordinanza" era il massimo che si potesse avere era la cosa che ci differenziava dai militari...noi eravamo Alpini!
E degli Alpini i Genieri erano quelli che meno assomigliavano a quanto descritto nelle librette.
Su rialzatevi....e pensate che voi cosi' precisini e ligi derivate da quegli strani individui che vi ho descritto; siii magari vi siete in po' involuti :twisted: pazienza, ma la base, il Dna sono quelli !!

Tutto quanto detto sopra é vero., non ha intento di paragoni e giudizi...ho solo voluto metterlo con un po' di ironia e ...con molto orgoglio !


Ciao a tutti

Abbadia GA TAU
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Federico ha scritto:
Bricchetto ha scritto:Scusate, io sono solo un povero carrista ignorante e a questo punto mi ci raccapezzo sempre meno.
Adesso salta fuori che la penna sul cappello va lavorata apposta? cioè sarebbe un fuori ordinanza? :?:
Io credevo che tutti gli elmetti in dotazione alle TTAA fossero predisposti alla bisogna... :shock:
:lol:

Bricchetto: la Penna sul Cappello, quando arrivi al CAR te la danno (separata) ed è di tipo naturale (gallina, tacchino, picione vai tu a capire di che animale). Come puoi ben capire non molto bella e, soprattutto, nessuna è uguale all'altra. Quando arrivi al Corpo, cioè dopo il Giuramento, puoi (devi) andare a comperarti quella di plastica che ha il vantaggio di essere uguale per tutti (quasi... essendo disponibile nera o marrone...). Questa, però, è troppo lunga e quindi la devi tagliare (dalla punta, che altrimenti non hai più il "picciolo" da infilare nel foro della Nappina). (...)
Ciao
Aaarghhhh! refuso ci fu! intendevo "elmetto", non cappello! :cry:
Spigolando quà  e là , avevo intuito la vicenda della lavorazione della penna sul cappello, comunque, ho trovato l'excursus (quelli bravi usano queste parole difficili.. :lol: ) molto molto interessante.

Se ho capito bene, quanto all'elmetto le cose starebbero così: esistono le clip (che non fanno bucare l'elmetto... :? ), solo che nessuno le ha viste mai, così gli Alpini provvedono da sé, e allora via al metodo indicato da Luigi.

Un'ultima domanda: (non mi passate per le armi...), ma una volta che uno è uscito di caserma, ai raduni, lontano da servizi e armadietti troppo piccoli, una penna naturale d'aquila, non è più elegnate di una in plastica? le vendono?
E ancora: com'è fatta la penna "conge"?
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Federico
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Bricchetto ha scritto:
Federico ha scritto:
Bricchetto ha scritto:Scusate, io sono solo un povero carrista ignorante e a questo punto mi ci raccapezzo sempre meno.
Adesso salta fuori che la penna sul cappello va lavorata apposta? cioè sarebbe un fuori ordinanza? :?:
Io credevo che tutti gli elmetti in dotazione alle TTAA fossero predisposti alla bisogna... :shock:
:lol:

Bricchetto: la Penna sul Cappello, quando arrivi al CAR te la danno (separata) ed è di tipo naturale (gallina, tacchino, picione vai tu a capire di che animale). Come puoi ben capire non molto bella e, soprattutto, nessuna è uguale all'altra. Quando arrivi al Corpo, cioè dopo il Giuramento, puoi (devi) andare a comperarti quella di plastica che ha il vantaggio di essere uguale per tutti (quasi... essendo disponibile nera o marrone...). Questa, però, è troppo lunga e quindi la devi tagliare (dalla punta, che altrimenti non hai più il "picciolo" da infilare nel foro della Nappina). (...)
Ciao
Aaarghhhh! refuso ci fu! intendevo "elmetto", non cappello! :cry:
Spigolando quà  e là , avevo intuito la vicenda della lavorazione della penna sul cappello, comunque, ho trovato l'excursus (quelli bravi usano queste parole difficili.. :lol: ) molto molto interessante.

Se ho capito bene, quanto all'elmetto le cose starebbero così: esistono le clip (che non fanno bucare l'elmetto... :? ), solo che nessuno le ha viste mai, così gli Alpini provvedono da sé, e allora via al metodo indicato da Luigi.

Un'ultima domanda: (non mi passate per le armi...), ma una volta che uno è uscito di caserma, ai raduni, lontano da servizi e armadietti troppo piccoli, una penna naturale d'aquila, non è più elegnate di una in plastica? le vendono?
E ancora: com'è fatta la penna "conge"?
Beh sai, quella di plastica (almeno la mia) se non fai attenzione può tranquillamente passare per vera da lontano. Eppoi io sul mio Cappello voglio tenermi la Penna della naja. Mica un nuova presa apposta per la vita civile.

La Penna "conge" (che io aborro (quelli bravi usano pure questa? :lol:) invece non esiste. O meglio ne esistono di infinite varianti, e ci sono 8orrore) pure i Cappelli "conge"...

Cominque un tipico esempio di penna conge è una specie di spingardone lungo sul mezzo metro, largo circa una spanna, con alla base tanti bei ciuffetti di similpiuma bianchi rossi e verdi ( :roll: ). Ne esistono pure con delle scritte, tipo FINITA!, W la F... . Visto che la cosa è di estremo cattivo gusto, mi fermo qui. Il tutto piantato sul Cappello (spesso da conge cioè piccolino piccolino) in posizione quasi orizzontale.

Ciao
Art. Federico
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Su ebay questo interessante articolo per l'elmetto è in vendita a prezzi astronomici:

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Invece, confermo l'impiego della nostra bandiera portatile , in Italia ed all'estero, da parte di 5°, 7°, 8° e 9° Alpini, nonchè di 1° e 3° da Montagna e 32° G. Alp.

Con un'avvertenza: nella maggior parte dei casi, imposizione dall'alto e non onore richiesto come fu in Mozambico.
ciao a tutti, confermo anch io l utilizzo della penna all estero, a novembre infatti con un plotone della mia compagnia (69° cp dell 8°alpini) abbiamo partecipato ad un addestramento in ambito MLF con la penna sull elmetto incuriosendo tra l altro i soldati del plotone sloveno e ungherese! non è vero però che è risultata un imposizione! piuttosto è il contrario! sono appena rientrato da venezia, impiegato in operazione domino, e ci era stato vietato l utilizzo della penna sull elmetto. a qualcuno non importava mentre qualcuno, me compreso metteva la penna lo stesso. poco importava se mi hanno detto di toglierla un paio di volte, la toglievo all istante, poi la rimettevo.

per quanto riguarda il metodo di fissaggio della penna sull elmetto, la cosa è piu semplice di quello che si possa pensare. sulla calotta policroma dell elmetto è presente il portanappina, anch esso in tela e cucito sulla calotta. come mettere la nappina sul cappello. una fettuccia di tela con il velcro fissa poi il tutto.

è vero anche che le penne per elmetto nn sn altro che penne "naia" sagomate a dovere, tra l altro comprate da noi xke l esercito ne fornisce una sola! infatti quando siamo stati in slovenia ci hanno dato un'altra penna ed un'altra nappina ma erano in firma, alla fine abbiamo dovuto riconsegnarle!!! io xo me n ero fatta una personale, e alla fine ho ridato loro quella che mi hanno dato senza neanche utilizzarla!
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Grazie Andrea.

Se non è di troppo disturbo, potremmo sapere chi §ò##* (mi si perdoni il francesismo :lol: ) è che vi ordinava di togliere la Penna e perchè?

E perchè all'estero si e a Venezia no?!

Grazie e ciao
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nessun disturbo, anzi.. la penna è stata vietata quasi da subito xke dapprima era in programma la possibile partecipazione della mia compagnia al giuramento dell 11°blocco in assetto "combat" per cui x una questione di mantenimento (eh gia dovevamo tenere da conto la penna e nappina xke se si rompeva nn ne avevamo piu...) ci hanno fatto riconsegnare le penne che erano state distribuite alla partenza. con il prolungarsi dell' operazione nonostante per noi la partecipazione al giuramento fosse saltata, le penne e le nappine non sono state ridistribuite, ma non solo, l ordine di non indossare la penna è rimasto, per cui anche chi aveva la penna personale non poteva indossarla. non so il motivo sinceramente.. gli ordini ci sono giunti dal comando di complesso minore, non so pero se al comandante di complesso sia arrivato ordine da piu in alto..
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Bentornato Andrea!
Come butta?
andrea ha scritto: non è vero però che è risultata un imposizione! piuttosto è il contrario!
Infatti io ho scritto che questo vale nella maggior parte dei casi.
L'8° è ancora un'isola felice...
andrea ha scritto: per quanto riguarda il metodo di fissaggio della penna sull elmetto, la cosa è piu semplice di quello che si possa pensare. sulla calotta policroma dell elmetto è presente il portanappina, anch esso in tela e cucito sulla calotta. come mettere la nappina sul cappello. una fettuccia di tela con il velcro fissa poi il tutto.
Questo è in effetti la seconda possibilità .
Però il portapenna in tessuto non è presente come standard sul copri-elmetto, ma viene applicato dal militare. Qualche volta ne ho visti a destra... :roll:

Comunque il divieto della Penna non viene dall'alto...
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Abbadia ha scritto:Mi permettetedi fare un po' di...memoria ?
Come solito vista la classe.....
Devo dire che sinceramente innoridisco a sentirvi parlare in quel modo della Penna brrrrrrrrrr ! :D
Penne di plastica ........lunghezza una spanna...eliminazione del dente..divieto dei campi....dulur del vej !!!
Ma é un " attrezzo" asettico !!!! Incolore, inodore e insapore uniformato e doloroso........!!!!
E magari inorridirete voi a sentire come era qualche anno fa, nei posti dove bazzicavo io, ma Vi garantisco che se c'era un accessorio intensamente amato era proprio la Penna.
La prima era di corvo,gallina o animalacci vari, portata dritta non per quastioni ...regolamentari, ma per questioni di "buffera anziani"...nessun "figlio" avrebbe osato fare diverso, anche solo inclinare un pochino/pochino la Penna e non parliamo di "tirare il Cappello"...essi ( lui e il Cappello ) avrebbero passato l'anima dei guai.
Per completezza di acculturamento erano severamente proibiti barba e baffi, permessi solo dopo una certa anzianita' con permesso scritto su carta intestata dell'Ufficio maggiorita' con timbri regolamentari di Brigata e Compagnia ....e detto permesso doveva essere esibito a richiesta, non della ronda, ma dei vej che si incrociassero ovunque...
Ma torniamo alla Penna...
Passato il primo periodo da figli ( mi pare che ci fossero tre scaglioni all'anno ) le aspirazioni massime del najone erano due : la prima tirare il Cappello, secondo cambiare la penna.
Alla prima si provvedeva con l'aiuto di esperti interni e doveva essere tirato quel tanto che si vedesse, ma che non facesse imbufalire gli Uff.
La Penna si dveva comprare...e praticamente si cominciava a pensare all'investimento fin da figli....e la scelta era fatta dopo ampia disamina e discussione collettiva, davanti alla esposizione della " Vipera " ( e i najoni che hanno esercitato a Pinerolo sanno di chi parlo ).
Valutazione sul colore...sulla lunghezza, sulla flessibilita', sul prezzo...si tentavano , senza risultati acquisti collettivi nella inutile speranza di uno sconto ( che alla fine veniva auto-praticato con un passaggio d'aquila che la venditrice metteva regolarmente in conto...
E siccome i gusti non sono tutti alla menta...ogni penna era diversa dall'altra...e andava su cappelli, uno diverso dall'altro....
Lo so che inorridite....ma quelli eravamo noi....
Io ho portato la penna di animalaccio fino al baffo da Serg, poi ho comprato una magnifica penna marrone chiaro che porto ancora adesso, flessibile, non lunga, portata molto bassa...quasi orrizzontale e nessuno mi ha mai trovato a ridire.
E insieme al cappello e Penna da Serg. , mi viene in mente, ho comprato anche la mia divisa estiva ( gia' la si comprava..a spese nostre.)..fuori ordinanza completa!!
E qui la vendetta della Vipera...ero l'unico Sergente d'Italia ad avere una splendida divisa estiva color grigio ferroviere !!!!!!!!!!! :P
Beh si....riprendetevi ragazzi...magari un sorso di cordiale ?
Gia' allora il " fuori ordinanza" era il massimo che si potesse avere era la cosa che ci differenziava dai militari...noi eravamo Alpini!
E degli Alpini i Genieri erano quelli che meno assomigliavano a quanto descritto nelle librette.
Su rialzatevi....e pensate che voi cosi' precisini e ligi derivate da quegli strani individui che vi ho descritto; siii magari vi siete in po' involuti :twisted: pazienza, ma la base, il Dna sono quelli !!

Tutto quanto detto sopra é vero., non ha intento di paragoni e giudizi...ho solo voluto metterlo con un po' di ironia e ...con molto orgoglio !


Ciao a tutti

Abbadia GA TAU
:lol: Che gente questi Genieri Alpini! :wink:

Vi racconto la mia sulla penna: in quel di Bracciano era considerata una vera e propria reliquia: c'erano le penne che ti distribuivano il primo giorno naja e c'erano LE PENNE della Batteria da Montagna. Queste erano in dotazione ai vecchi del corso anziano ed erano penne vecchie di 20, 30 o anche 40 corsi AUC precedenti. Erano insomma penne che avevano alle spalle una bella pista (quelle dei parà  avevano in vetta una minuscola punta rossa fatta con pennarello) e venivano guardate con stupore ed ammirazione dai noi poveri pistri perchè erano un simbolo, una tradizione che ti legava ai tuoi vèci di 10 anni prima. Erano orripilanti, rovinate, avevano uno ed anche due "denti" (o "gocce") più svariate "scanalature", a seconda dei servizi o piste più "qualificanti" effettuate (campi, guardie particolari, servizi al Quirinale) ma avevano una sacralità  per noi magica.
Veniva consegnata dall'anziano al pistro quando da quello ritenuto più opportuno.
Da sten in artiglieria la penna era nera nella Julia e nella Taurinense, marrone nella Tridentina.
Inutile dire che la mia cura nel ritaglio e specialmente nella misura di lunghezza furono considerate dai vèci al reggimento eccessive: che ci posso fare se la mia spanna è lunga :lol:
Beh, fatto sta che il primo giorno al circolo, dovendo abbandonare all'ingresso il cappello, al momento di uscire me lo ritrovai con la mia povera e fiammante penna tutta "spettinata" perchè, a detta di un vècio avanti due corsi al mio, era "UN PO 'TROPPO MASA"....
Inutile dire che ho continuato a portarla così eh eh eh

Volevo infine portare all'attenzione di lor signori forumisti quello che mi disse un vecchio maresciallo sulle diverse lunghezze delle penne e sulle penne "tattiche": un tempo, quando il cappello alpino era portato sempre e comunque, la penna era davvero "tattica" cioè molto corta per il solo semplice fatto che in marcia, o in scalata, troppo lunga dava fastidio chè s'impigliava o prendeva vento.
La misura della spanna è arrivata successivamente ma, a mio modo di vedere, ne è valsa la pena: vedere un gruppo o un reggimento ben addestrato fare un attenti come si deve e, all'"a" avvertitivo, vedere schizzare le penne all'indietro....non nascondo che mi procura un certo formicolio di piacere.
E orgoglio.
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)
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Bentornato Andrea!
Come butta?
grazie luigi! io tutto ok! appena mi hanno dato qualche giorno di licenza ne ho approfittato x scrivervi!!! tra l altro saranno quasi 3 mesi che nn vedo pierpa! boh chissa dov è finito!!! dovrebbe essere al sestrierre a fare soccorso piste!!!
Però il portapenna in tessuto non è presente come standard sul copri-elmetto, ma viene applicato dal militare.
Qui ti devo contraddire, infatti il portanappina sulle calotte è cucito a macchina e tutti gli elmetti in nostra dotazione lo hanno. è anche vero che le calotte non hanno un fronte e un rovescio cosi marcato per cui qualche "sbadato" potrebbe aver messo la calotta al contrario facendo risultare penna e nappina a destra.. (vorrei proprio conoscerlo xo...) cmq credo che esista una variante alle calotte standard appositamente creata per le truppe alpine
Alp. Andrea Villa
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