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Abbadia
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Ciao a tutti,
non sapevo dove scrivere, stamattina; non sapevo dove scrive ne' cosa scrivere, ma nn per mancanza di argomenti né per mancanza di " titoli" sul forum..
Anzi tutto l'opposto: nella mia testa si sommano cose e cose....e sono talmente tante e tanto varie che nn riesco a...incasellarle....

Volevo spiegare che mi sono sforzato, mi sono sforzato tantissimo , ho pensato e ho cercato di vedere e sentire il meno possibile nella giornata di ieri, ma non ce l'ho fatta a non vedere la grande strumentalizzazione che é stata fatta su quelle bare..
Strumentalizzazione generale e totale
Hanno strumentalizzato i politici a tutti i livelli e di tutte le fazioni, hanno strumentalizzato i media in massa, hanno strumentalizzato i militari, abbiamo strumentalizzato anche noi, ho strumentalizzato anchio......azzo...

Tutti hanno e abbiamo usato quei morti .....

Difficile elencare le porcate viste e udite...e difficile pensare a quelle che non ci hanno fatto ne' vedere né sentire...

Si abbiamo strumentalizzato anche noi, anchio...non nello stesso senso dei politici e dei media é chiaro, ma anche noi abbiamo usato....per noi...per esaltare il nostro senso dell'onore o di pietà ....per stupirci di fronte alle risapute e conosciute attitudini dei politici...dei mezzi di informazione.....
Le abbiamo usate come spinta per mettere fuori una bandiera non importa di che colore..., per dire "pace" per discutere nelle strade e nei bar , come se parlassimo del campionato di calcio...divisi in fazioni...in club di....tifosi...

Poi le notizie...tantissime...verificate, da verificare...di un senso, dell'altro...
Tante tantissime, ...troppe perché si possa riuscire a discernere...
Da una parte...grandi cerimonie, grande sventolio di bandiere...paroloni chiaramente di circostanza...di attacco agli altri...parole stupide...di inganno e di frode...
Dall'altra parole di dolore e di protesta: quelle riportate su questo forum da parte dei parenti dei morti...dello sgomitare dei politici per stare davanti...senza rispetto e a dispetto di tutto....
Le voci sul girare dell'arereo in attesa che il personaggio importante ( cazzo chi é ? ) rientrasse dalle ferie per la foto ricordo....
IL rincorrersi impazzito della parola pace , pace...detta a sproposito e al posto di quell'altra piu' tremenda...
Le dichiarazioni dei militari, stupite... dell'attacco: ma come non eravamo a fare la fuerra, ci volevano bene...noi facevamo il bene della popolazione...noi eravamo come le crocerossine o le dame di s. vincenzo...ora cambieranno i nostri sistemi di difesa...
Per contro le dichiarazioni dei Medici senza Frontiere che vengoono dall'Irak e che descrivono situazioni tremende...non solo dal punto di vista sanitario e medico, ma soprattutto dal punto di vista dei rapporti con la popolazione: col c. che ci vogliono bene...!!!!
I vari segnali di pericolo che erano chiaramente pervenuti a tutti i livelli, ma che per puro calcolo politico non erano state esternate né considerate....
I vari Iman e sceicchi che sanno cose... e noi non li interroghiamo, li fermiamo.?..nooooo li mandiamo fuori come indesiderabili.....capito ? Non ci facciamo dire le cose che sanno....li rimandiamo a casa...o forse sono proprio le cose che sanno che non vogliamo siano dette ?

Ho nella testa le parole dei parenti dei morti, ai quali i media voglio mettere in bocca parole come : eroi, sacrificio...eccetera.... noooo dicono erano brave persone che facevano il loro mestiere, lo facevano volentieri, li realizzava e con le missioni all'estero, portavano il pane per le loro famiglie...era gente che lavorava sodo....che si sacrificava........
Ecco.....è successo.".l'Incidente " ci sono stati dei morti, lavoratori caduti sul posto di lavoro...non entro in merito al fatto se il loro lavoro si chiamasse pace o guerra....occupazione o democratizzazione ( anche se la guerra si dichiara, ma la pace nn si puo' dichiarare vero bush? )...
So solo che se ci sono stati dei morti, qualcosa potrebbe, dico potrebbe, non avere funzionato....andiamo a vedere se sul cantiere erano previste le misure di sicurezza ( e sul cantiere non intendo solo Irak )... se le impalcature erano mantenute in sicurezza, se gli addetti svolgevano un compito adatto alle loro possibilità , se le misure di sicurezza sul cantiere erano osservate e chi le doveva far osservare.....
Quello dovremmo domandarci, ma come per altre...stragi....non avremo mai risposta...perché chi lo deve appurare sara' come solito un " addetto ai lavori"...

Lo vedete, sono confuso...troppe cose...troppo limitate le mie capacita' di sintesi e di analisi....

Penso a qualche giorno fa ..( dopo la strage ) quando il nostro presidente del consiglio dagli usa dichiara ( su video...non scritto da comunisti sull'unita' ) che lui era contrario alla guerra in Irak, che l'aveva detto a Bush, ma che poiche' Bush la voleva fare a tutti costi...beh gli era sembrato logico mettersi dalla sua parte ( Crimea, Prima e seconda guerra mondiale docet ...)...

Quando sento stamattina, pochi minuti fa che i Servizi Italiani avevano messo in guardia contro possibili attentati in Irak...e dicevano che la situazione i Irak e "estremamente pericolosa", ma nn da ora....da settimane e mesi...e ne avevano informato i ministri....
E così oggi li fanno incazzare i ministri....loro voglio sentire parlare di pace, di democratizzazione dell'Irak....dai non diciamo fesserie...pericolo in Irak ??? ma no andiamo ad accarezzare bambini, ci vogliono tutti bene....noi siamo crocerossine in divisa da carabinieri....cazzo....ne sono morti 19 di crocerossine...qualcuno deve risponderne...e non andiamo a cercare i soliti Bin e Sadam...troppo comodo...cercarli e,,,non trovarli....!!!!!

Vedete perché ho avuto problemi a scrivere ..stamattina dopo la volontaria astensione di ieri?

Sono confuso....sconfortato.....di questi morti tra una settimana nessuno parlerà  piu', ma le conseguenze continueremo a sentirle e a portarle sulle nostre spalle...

Ultima considerazione su iman vari espulsi:

se questa gente era : irregolare sospettata di connivenze, informata sui fatti....doveva essere fermata e interrogata....doveva spiegare parole e provenienze....
non messa in tutta fretta su un aereo e tolta dai piedi...evidentemente gente scomoda...non so per chi....

Ho sentito che il provvedimento preso in questa maniera , sempre che ne sussistano i motivi, é giuridicamente valido...secondo me ora, in questo momento non era ne morale, e soprattutto non opportuno....a meno che .....

Gente scusate il casino che ho in testa....invidio chi ha delle convinzioni ben precise e le difende senza dubbi o perplessita'......io purtroppo faccio parte di quelli che hanno molti piu' dubbi che certezze.....e in questi momenti, vi giuro, ci vivo male


Ciao a tuch

Abbadia
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Caro Abby

Con il tuo post riassumi tutte le perplessità , le "opinioni", i mugugni, la pietà , la compassione, i diversi stati d'animo che anche io provo verso questo triste caso.

Come ho scritto nell'altra discussione, circa la storia dell'aereo, non dico che sicuramente è successo. Dico solo che se me lo avesse detto una persone, persone, che poco conosco, o che non stimo come seri professionisti, o se avessi dubbi su come possa sapere queste cose, lo cestinerei senza nemmeno pensarci. E' che questa cosa è stata ventilata da persone che stimo da anni. Punto. Probabilmente sarà  una grandissima palla, ma in cuor mio il dubbio resta.
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jolly46
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In questi giorni non ho praticamente guardato la TV, solo pochi spezzoni qua e là  (ho evitato accuratamente i dibattiti perchè in genere, visti gli invitati, sono abbastanza scontati quei discorsi, ovvero ognuno tira l'acqua al suo mulino).
Cercherò di fare qualche osservazione e spero con la massima serenità .

Una prima osservazione su quanto riferisce Abbadia sulle "prime file" per le Autorità . Se ben ricordate, casi analoghi sono sempre successi anche in passato in occasioni purtroppo simili, io personalemente non penserei alla volontà  "politica" di apparire, per me certi fatti si spiegano sempre in maniera più semplice e ne ho conferma anche nell'ambiente in cui lavoro:
dietro, sotto il Capo o l'Autorità  c'è sempre uno stuolo di burocrati servili, disponibili ad ogni bandiera e stormir di fronde, che per loro natura sono più "realisti del Re" ovvero in soldoni meglio ossequiare il potente di turno che sarà  utile anche domani e dopodomani e ........ piuttosto che "onorare" i famigliari dei Caduti che domani torneranno alle loro case e che "scompariranno" nella loro quotidianità .
Se ne sono visti di questi episodi in tutti questi anni, non sono la novità  del momento ma purtroppo un fatto consueto.

Alcune delle immagini che più mi hanno impressionato sono quelle riferite ad un filmato, girato alcuni giorni prima dell'attentato, da un operatore a bordo di un VM che rientra nella base dei Carabinieri.
Sono rimasto sbalordito a vedere che l'ingresso era costituito da un percorso ad "esse" aperta anzichè chiusa! Così fatto un automezzo poteva imboccarlo ad alta velocità , come è avvenuto, tagliando in diagonale la "esse" (al massimo colpendo di striscio le protezioni fisse).
Questi "ingressi" sono efficaci se la "esse" è molto chiusa, tale da indurre il mezzo a ridurre drasticamente la velocità  se non a compiere addirittura delle manovre in ingresso ed in uscita.
Oltre a ciò sono normalmente previste strisce chiodate ed altri dispositivi di protezione.
Da quanto ho capito l'unico armamento dei Carabinieri era costituito dai fucili d'assalto 70/90 in cal. 5,56 quindi con efficacia solo anti-personale, nessun lanciagrante, nessuna mitragliatrice, nessuna arma controcarro, nessun mezzo corazzato, tiratori scelti in postazione dominante, eccetera (almeno per quanto ne so io e potrei anche sbagliarmi).
Il personale che difendeva la base era costituito dallo stesso personale "Territoriale" e non da uno specifico ed addestrato reparto come i Carabinieri Paracadutisti. I Carabinieri territoriali o dei nuceli specialistici lì presente in quanto militari sono addestrati all'uso delle armi individuali ma non certo ad una attività  di reparto come può essere la "Force Protection" richiesta in questi casi, che si ottiene con un addestramento diverso e più complesso.
In sostanza il personale dei Carabinieri lì presente era sicuramente di qualità  sotto il profilo investigativo e di controllo peculiare dell'Arma, ma non si trattava di reparti "combat" necessari per una protezione della base di un certo livello.
Sono convinto che ciò non sia stato dovuto ad incompetenza, imprevidenza o sottostima dei rischi ma ad una scelta ben precisa del tipo di "presenza" dell'Arma in quella zona.
Ho sentito qualche intervista ad Ufficiali e Sottufficiali dell'Arma che hanno ribadito con forza la "giustezza" di quel tipo di approccio: io personalmente sarei molto perplesso in merito.
D'altronde oramai dall'epoca del Libano propagandiamo ai quattro venti che noi facciamo solo "missioni di Pace" e siamo amati/benvoluti da tutti per questo e quindi non ci sono pericoli, eccetera.
In Somalia andò come adesso, sotto il fuoco ostile i nostri non potevano rispondere ne' con le armi leggere (chi ci attaccava si faceva scudo con donne e bambini) ne' con quelle pesanti (per l'uso delle quali il Comandante sul posto doveva ricevere l'ordine direttamente da Roma, ordine che arrivò troppo tardi, per fortuna ci fu un Colonnello che, visti i suoi uomini sotto il fuoco, si prese la responsabilità  e diede quest'ordine senza aspettare Roma, evitando così perdite ben più gravi di quelle che ci furono).
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jolly46 ha scritto:
...(omissis)...

In Somalia andò come adesso, sotto il fuoco ostile i nostri non potevano rispondere ne' con le armi leggere (chi ci attaccava si faceva scudo con donne e bambini) ne' con quelle pesanti (per l'uso delle quali il Comandante sul posto doveva ricevere l'ordine direttamente da Roma, ordine che arrivò troppo tardi, per fortuna ci fu un Colonnello che, visti i suoi uomini sotto il fuoco, si prese la responsabilità  e diede quest'ordine senza aspettare Roma, evitando così perdite ben più gravi di quelle che ci furono).
E scommetto anche che, siccome siamo in Italia, quel Colonnello si è vista "segata" la carriera. Troppo "indipendente" perchè gli altri suoi colleghi lo accettino di buon grado a sguazzare insieme a loro nello stagno in cui nuota la burocrazia. Anche quella militare.

Saluti
Art. Federico
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Dimenticavo la questione "Bandiere".
Giornali e TV hanno strombazzato il dispiegamento di tutte queste Bandiere, ma dove?
Nella mia città , e come detto ho fatto dei giri "apposta", ne avrò viste si e no 30, facciamo 50.
Ma diamine, siamo una cittadina di 60 mila abitanti o giù di lì, proprio nessuno aveva le Bandiere?
Oppure ...............
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Ipocrisia......
Beh, ecco cio' che penso.

La nostra era ed e' una missione di Pace per questi motivi:
- abbiamo mandato la' persone che avevano gia' avuto esperienze in altre missioni;
- la nostra base non e' come quella americana fuori dalla citta' ma nel suo cuore e questo fa capire lo spirito umanitario con cui siamo partiti;
- abbiamo mandato militari del Genio per ripristinare le strutture
- abbiamo mandato i carabinieri che, nel bene e nel male, sono una via di mezzo tra l'autorita' militare ed il mondo civile.
- quello che scrivi tu jolly in merito alle nostre difese ci fa capire che di ostile noi non avevamo nulla.

Il problema e' questo:
- E' capitato in Iraq ma se fosse capitato in Afghanistan? Se non erro i nostri hanno avuti diversi scontri a fuoco ma.....nessun morto pertanto la notizia rimane in ombra;
- Noi italiani non siamo pronti, e forse non lo saremo mai, per dei Caduti in missione.

e per finire.....
Il problema e' che anche i terroristi, a mio avviso, sono alle corde e volgiono impaurire non tanto noi occidentali ma la loro popolazione.

Noi eravamo in missione di Pace e questo lo dimostra che siamo stati colpiti per ultimi, e per ultimi intendo dire dopo la CROCE ROSSA e l' ONU e, se proprio devo esser sincero, non mi sembra che queste ultime 2 oraganizzazioni che ho scritto siano schierate contro gli irakeni ma, al contrari oa favore di questa popolazione.
Il problema e' questo, i gruppi di rappresaglia non vogliono farsi oscurare dalla croce rossa, dall'onu da noi italiani......

giusto o sbagliato che sia non lo so, io la penso cosi' ma quello che mi fa + paura e' questo.......quanto tempo ci vorra' per dimenticare quelle 19 vittime?
Purtroppo, secondo me poco, anzi pochissimo e ritorneranno in mente solo se ci attaccheranno di nuovo. :cry:
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Fortunatamente (e credo perchè ci furono dei Caduti) quel Colonnello, che ho avuto l'onore di conoscere personalmente e che è veramente in gamba, ha potuto continuare la carriera e successivamente ha comandato anche la Brigata Paracadutisti Folgore.


Perchè ci hanno attaccato? Perchè eravamo i meno protetti o perchè per il tipo di "missione" che stavamo facendo eravamo i più "pericolosi"?
Ovvero la gente magari con noi avrebbe capito che si può vivere in modo diverso, più positivo, che gli "occidentali" poi non sono quei cattivi infedeli da sterminare come qualcuno vuol far credere?
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Io ieri ero a Roma ... purtroppo non ho potuto partecipare alle Cerimonie perchè avevo un impegno lavorativo, proprio vicino a Piazza Venezia. Sono passato verso le 9.30 e c'erano ancora i picchetti dei Carabinieri e dei Lanceri dove la gente aveva depositato i mazzi di fiori al Vittoriano: la gente era ancora li che sostava alla cancellata.

Passando per le vie di Roma devo dire che Bandiere erano esposte lungo il percorso del corteo funebre, ma non più di tante ...

Comunque, voglio ricordare solamente, della mesta giornata di ieri, la partecipazione della gente comune: l'affetto che ho visto per l'Arma e per l'Esercito non lo riscontravo da tempo, traspariva dai discorsi e dai commenti ... speriamo che quello che è successo serva a tenere alto l'orgoglio di essere Patria e che, come qualcuno ha già  ricordato, non si assista solo all'uso strumentale di questo momento.

Da ultimo, sono rimasto favorevolissimamente impressionato della compostezza e dell'umanità  del Presidente Ciampi: è un uomo che merita il mio totale rispetto!

P.S: volutamente non voglio entrare nel merito delle "beghe" e delle "polemiche" ... voglio mantenere un estremo rispetto per chi non c'è più.
Per sempre onore a loro.
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jolly46 ha scritto:Fortunatamente (e credo perchè ci furono dei Caduti) quel Colonnello, che ho avuto l'onore di conoscere personalmente e che è veramente in gamba, ha potuto continuare la carriera e successivamente ha comandato anche la Brigata Paracadutisti Folgore.


Perchè ci hanno attaccato? Perchè eravamo i meno protetti o perchè per il tipo di "missione" che stavamo facendo eravamo i più "pericolosi"?
Ovvero la gente magari con noi avrebbe capito che si può vivere in modo diverso, più positivo, che gli "occidentali" poi non sono quei cattivi infedeli da sterminare come qualcuno vuol far credere?
Una piacevole eccezione, quella del Colonnello, me ne compiaccio.

Quanto al resto di questo tuo post concordo: si tratta, in parole povere, di "parlare alla nuora affichè la suocera intenda". In questo caso si è trattato di far capire agli abitanti di Nassirya di non farsi troppe illusioni: quelli che comandano non vedono di buon occhio che essi avessero potuto iniziare a sperare in una vita diversa, in un modo diverso di governarsi. Aggiungo una cosa: i partigiani di Saddam non c'entrano per nulla secondo me, ma nel vuoto di potere creatosi con la caduta del suo regime, si stanno inserendo, per sfruttare la cosa a loro vantaggio, tutti i vari estremismi islamici, da Osama agli Iraniani. Col senno di poi, si potrebbe dire che Bremer ha commesso un gravissimo errore nel mandare a casa, abolire tutte le strutture dello Stato Iraqueno, esercito compreso. Il suo predecessore non lo aveva fatto. Bremer invece si, anzi è stata una delle prime cose che ha fatto. Eppure l'esperienza USA in Europa, quando si tratto di ricostruire, anzi, di costruire qualcosa di almeno un po' nuovo rispetto al passato, essi si guardarono bene dall'abolire le esistenti strutture. Le sfuttarono, invece. Se in Iraq si è deciso di fare diversamente, non dubito che lo si sia fatto in base a delle ottime ragioni. Mi piacerebbe sapere quali siano, però.

Saluti
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Mi sembra che il quadro stia venendo fuori piano piano, col contributo di tutti..in modo abbastanza distinto...

Noi siamo andato in Irak come "forza di pace " e ora nn voglio distinguere se lo scopo vero era quello o no..
Siamo andati con personale di Territorio, adatto ad operazioni se nn proprio solo di pace, al massimo da "ordine pubblico"..
Siamo andati in "missione di pace " senza contare che andavamo in ZONA DI GUERRA
Le precauzioni, le capacita' e la mentalita' erano di personale abbondantemente fuori posto..io credo ad ogni livello...
Se nn fuori posto, questo personale doveva essere adeguatamente protetto...
Se noi riscontriamo la puerilita' di una esse larga invece che stretta....di mancanza di bande chiodate, di insufficente armamento....azzo....chi di queste cose fa mestiere doveva nn solo vederle, ma prevederle.... e nn é stato fatto, speriamo solo in modo colposo.....

Quindi il mio esempio della costruzione che crolla e dobbiamo vedere di chi é la responsabilita' é molto calzante...

Diverso sarebbe stata una imboscata..in pieno deserto, fa parte dei rischi...prevedibili solo in parte ed ovviabili non al 100%, ma un attacco in piena citta' ad un insediamento non provvisorio...c'é qualche cosa che nn funziona e credo a piu' di un livello...

Per il resto...politici in prima fila, demagogia, imbandieramenti ...virtuali...beh non ci dovrebbero stupire...indignare si, ma stupire nn piu' di tanto, dovremmo sapere benissimo con chi abbiamo a che fare !!!

Quanto sopra ho scritto senza nessun intento polemico....quei 19 non me lo perdonerebbero a ragione, ma solo per cercare una seria e serena disanima di quello che é successo ..veramente...

Ciau a tuch

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Posto qui, per dare un esempio di voci "non ipocrite".

Tante, troppe forse, sono state le parole dette in questi giorni, ma queste "voci" meritano, secondo me, un'attenzione in più.

Appena dieci giorni fa, nella mia Verona, vicino alla basilica di S. Zeno (il protettore di Verona, vi è una sua bellissima statua, all'interno della chiesa, con lui che benedice ma, soprattutto, ride!), è stato inaugurato il monumento al Carabiniere.
In questi giorni c'è chi ha portato un mazzo di fiori, chi una bandiera dell'Italia: erano adulti.

Ma hanno lasciato i segni della loro visita anche i bambini che, con la loro ingenuità  ... no, è spontaneità  ... hanno lasciato i loro disegni e i loro messaggi.

I disegni sono di tutti i tipi, i "classici" disegni dei bambini: c'è chi ha raffigurato il momento dell'esplosione; chi ha disegnato un militare morto accanto ad altri soldati mentre il sole, in cielo, piange; chi ha raffigurato Carabinieri e farfalle.

Ecco qualche messaggio lasciato dai bambini:

FACCIAMO FATICA
A CAPIRE CIà’
CHE È SUCCESSO,
MA SIAMO TRISTI

SAPEVANO
DI POTER MORIRE:
SONO STATI
CORAGGIOSI

ORA INDOSSATE LA DIVISA DEGLI ANGELI.

Retorica? Può darsi, per qualcuno.
Ma nei disegni e nei pensieri ci sono spontaneità , innocenza, desiderio di vivere in pace e in serenità , ma anche profondissima "intelligenza" che noi adulti dovremmo prendere, più spesso, ad esempio.
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jolly46 ha scritto: Infine approfittando del fine settimana mi sono fatto un giro di censimento nella mia città  a "contare" quante Bandiere erano esposte: beh, siamo proprio in pieno tema di ipocrisia! Che amarezza, se non peggio!
Bandiere propio poche, ma il fatto più inquietante è che delle poche che erano esposte ne ho viste molte messe al contrario (rosso a sinistra)....
povera Italia!!!! :cry:
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In tema di ipocrisia:

Forze Armate italiane tra banalità  e nuovi compiti

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Franco Apicella, 17 novembre 2003

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Dispiace profondamente dire certe cose nei momenti in cui l'unico pensiero dovrebbe essere quello reverente verso i Caduti. Tuttavia, nella generale ubriacatura mediatica di sentimenti non sentiti, anche mantenere un minimo di lucidità  forse può essere un indiretto omaggio a chi faceva senza inutile retorica il mestiere delle armi.
E' poi scontato che accanto ai buoni sentimenti non siano mancati episodi di squallore, come il sondaggio promosso dal sito di La Repubblica su quale bandiera la gente preferisca esporre in questi giorni - quella arcobaleno della pace o il Tricolore - o di irriverenza, come il lancio della pubblicità  televisiva durante il minuto di silenzio prima della partita di calcio della nazionale.

Potrebbe rivelarsi purtroppo deleteria un'altra conseguenza indiretta del proditorio attentato di Nasiriyah: nell'immaginario collettivo, incoraggiato dagli equivoci della politica, le Forze Armate italiane sono diventate Forze di pace. Così, quella legittimazione sociale di cui ha parlato il presidente Ciampi il 4 novembre scorso è stata compiutamente acquisita. Anche i sondaggi con cui ormai ufficialmente si misura il gradimento delle Forze Armate forniranno riscontri sempre più incoraggianti.

Tra le tante banalità  di circostanza si è levata autorevole la voce del generale Alberto Ficuciello che ha rifiutato con fermezza l'abusato appellativo di "ragazzi" e ha sottolineato il carattere militare della missione. Che poi questo suo intervento possa rimanere voce nel deserto, non c'è da meravigliarsi.

E' significativo anche che taluni rappresentanti della pubblica informazione militare abbiano insistito sulle parole soldati di pace e missioni di pace, forse pensando di presentare una immagine della Istituzione che potesse riscuotere maggiori consensi. Ma se veramente questa fosse stata una nota di linguaggio cui fare riferimento, occorrerebbe riflettere su quanto ci sia da guadagnare da un consenso emozionale e quindi effimero a fronte della importanza di far comprendere le ragioni fondanti delle Forze Armate.

Non è solo una questione di lessico; in fin dei conti si sono già  usate denominazioni che rappresentano qualcosa di diverso dal tradizionale strumento militare. In Bosnia c'è una forza di stabilizzazione (SFOR), in Afganistan una forza di sicurezza e assistenza (ISAF) e, per citarne una che fu promossa e guidata proprio dall'Italia, in Albania la Forza Multinazionale di Protezione (FMP) condusse l'operazione "Alba".

Bisognerebbe chiedersi però come mai gli operatori di pace istituzionali (ONU, ONG, Croce Rossa Internazionale), che in quelle missioni sono intervenuti beneficiando anche della protezione militare, in Iraq si sono dileguati o non si sono neppure presentati. Così si è artificiosamente creato per il contingente italiano un surrogato che rischia di diventare la missione istituzionale non solo per l'operazione Antica Babilonia ma anche per tutti gli altri interventi cui sono chiamate le nostre Forze Armate.

Se questo è il nuovo scenario, se opinione pubblica e istituzioni ne sono veramente convinte e soprattutto coscienti, allora si dovrebbe avere la coerenza di cambiare non tanto il nome, quanto la sostanza delle Forze Armate: compiti e mezzi. Continuare nell'equivoco sarebbe profondamente disonesto, prima di tutto nei confronti di chi pone la propria vita al servizio della Patria.
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Ho sentito oggi che in Bosnia , se nn sbaglio , é morto un miltare italiano della Forza di pace.

La sua auto il mezzo é sbandata su una lastra di ghiaccio e lui ha perso la vita...

A parte la causa della morte ( ghiaccio e camion-bomba ), sara' trattato allo stesso modo dei 19 uomini morti in Irak ?

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mi dispiace per lui ma penso di no
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