Gio ha scritto:Anche se Cappellano in un suo su Storia Militare scrisse che nell'immediato 2° dopoguerra si poteva pure sconfinare e aspettare i rossi (non ancora virati in arancione).
Non ho documenti ufficiali, ma per logica a Gorizia uno sconfinamento difensivo in territorio Jugoslavo ci stava.
A Gradisca d'Isonzo è sempre stato presente un reparto di artiglieria, il cui fuoco di sbarramento ovviamente sarebbe caduto per qualche decina di chilometri oltre confine. Non a caso il Pco di Monte San Michele ospita pure l'osservatorio di artiglieria.
Inoltre sempre all'interno dell'opera di San Michele ci sta tutt'ora la casetta osservatorio in uso al 183° Fanteria meccanizzata Nembo. E' quindi possibile che fosse prevista una manovra in terra straniera di tale reparto.
Per non parlare di Gorizia stessa, che ospitava alla caserma Montesanto uno squadrone esporante dotato anche di Leopard, così come il XXIII Carabinieri disponeva di corazzati VCC e Leopard. Dubito che tutti questi mezzi avrebbero atteso gli arancioni ai valichi di Casa Rossa e San Peter.
Comunque discussioni su FB sulla Storia rivista, come dire....
"interessanti"