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Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

Ho da poco concluso la lettura del libro "49 sfumature in grigioverde" del generale Villi Lenzini del quale si parla anche in un'altra sezione del forum. Non intendo entrare nel merito di alcune note polemiche che ci sono state sulla figura dell'autore in quanto non lo conosco assolutamente e non posso, nè mi interessa schierarmi pro o contro. Mi hanno incuriosito invece alcuni passaggi che vengono dedicati alle postazioni e ai reparti alpini d'arresto. Sicuramente non aggiungo nulla di nuovo a quanto tutti gli esperti ed appassionati presenti nel forum già sanno dopo aver effettuato innumerevoli ricognizioni documentate qui attraverso vari interventi, tuttavia riporto brevemente qualche dato e considerazione. Dopo la fine della guerra fredda alla brigata Julia fu dato l'incarico di pianificare e condurre, alla confluenza tra Tagliamento e Fella, un'esercitazione congiunta tra Italia, Ungheria e Slovenia in previsione della costituzione dell'unità multinazionale MLF. L'autore, come ufficiale addetto alle operazioni, accompagnò la delegazione estera sul posto e, visto che in particolare gli ufficiali ungheresi presenti volevano rendersi conto di quali sarebbero state le nostre difese da affrontare in caso di invasione, organizzò anche un lungo giro attraverso la Val Raccolana, il Passo del Predil, Val Canale, Canal del Ferro, enumerando le varie postazioni e capacità difensive. In particolare viene citato lo sbarramento di Campiolo del quale Lenzini è stato comandante responsabile per due anni e che conteneva anche il comando protetto della brigata Julia. Protetto, cito testualmente, da oltre duecento metri di roccia sopra la testa, 16 cannoni controcarro da 90/50 e 90/32, una quarantina di mitragliatrici pesanti e due campi minati di circa 200 metri di profondità l'uno, con una densità di fuoco nel campo di vista e di tiro di 2 mitragliatrici e 1 cannone per metro quadro. Vi è un accenno anche allo sbarramento di Camporosso, affidato alla 269^ cp, la più grossa tra quelle d'arresto della Julia con oltre 310 effettivi e una selva inaudita di cannoni e mitragliatrici.
Sembra che gli ufficiali ungheresi siano rimasti impressionati, considerata anche l'estrema difficoltà di percorrere valli laterali come la Raccolana, la Val Resia, il passo del Predil, dal prezzo da pagare per un tentativo di sfondamento degli sbarramenti alpini. Una curiosità riportata dall'autore è quella che durante le esercitazioni di invasione fatte dagli ungheresi, i sovietici per mancanza di fiducia verso l'alleato non fornissero carte topografiche precise e realistiche delle zone d'impiego previste, lo avrebbero fatto solo in caso di un vero attacco all'Occidente.
La considerazione finale del generale Lenzini, anche supportata da un sentimento di fiducia e orgoglio sulle capacità di resistenza dei reparti alpini, è che per la morfologia del terreno, la quantità, densità e tipologia delle difese predisposte, uno sfondamento e relativo sbocco in pianura da parte dell'avversario sarebbe stato estremamente improbabile se non impossibile.
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

1°San Giusto ha scritto: da oltre duecento metri di roccia sopra la testa,
:shock: :shock: :shock:
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

ok...comunque meglio non sia stato messo alla prova :mrgreen:
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

l'esposione mi pare "leggermente" esagerata! parla di mitragliatrici pesanti, quando mai sono state in dotazione alle unità d'arresto!
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

forse era "pesante" la MG 42/59 per i suoi 13Kg e portata a tracolla !!!!
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

Probabile che si tratti solo di mettersi d'accordo sulla nomenclatura: anche nel vallo orientale ho spesso trovato la dicitura "pesante" riferito alle mitragliatrici montate nelle postazioni dei centri, mentre con "leggera" si intendevano i fucili mitragliatori.
Ovviamente al giorno d'oggi la cosa fa un po' sorridere :)

Piuttosto, il comando protetto della Julia a Campiolo mi giunge nuovo... non si parlava di Cavazzo?
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

La 1 di Cavazzo l'avevamo ipotizzata noi. Se il generale dice che era a Campiolo, sbarramento del quale è stato comandante...... dovremmo credergli. A meno che, come le mutazioni che abbiamo visto nella ftr arr (solo per il 73° passato da rgt a btg è cambiato....il mondo), non sia stato prima in un posto poi nell'altro. A meno che l'età non faccia brutti scherzi :mrgreen:
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

Non avendo letto il testo citato, nè conoscendo il generale in questione, posso solo ipotizzare che lo sbarramento di Campiolo, nella "famosa" esercitazione per la quale venne opportunamente attrezzato, abbia avuto un ruolo di comando per la Julia...
Questo spiegherebbe come mai viene indicato come comando protetto...
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

Come comando in versione protetta della Julia il generale indica proprio lo sbarramento di Campiolo del quale è stato responsabile per due anni. Non vengono indicate le date precise ma dovrebbero essere i primi anni '80. Parla anche delle successive aggiunte e modifiche alle postazioni a seguito del progredire dei lavori dell'autostrada verso Tarvisio. In generale nel testo qualche piccolo errore riguardo altre circostanze l'ho trovato ma questo mi sembrerebbe un po' grossolano, comunque...
Concordo con midnight sul fatto che la dicitura "mitragliatrici pesanti" non sia significativa, per molti lettori non addentro a cose militari parlando di mitragliatrici si può pensare anche a fucili mitragliatori tipo BREN o BAR tanto per fare un esempio e quindi specificando "pesanti" si indicano semplicemente le MG 42/59. La cosa che mi lascia un attimo perplesso è la considerazione sulla mancanza di carte topografiche realistiche da parte degli ufficiali ungheresi durante le esercitazioni. Da quel che ricordo le carte del IGM erano facilmente reperibili da noi in molte librerie anche all'epoca della guerra fredda e mi pare strano che i loro servizi d'informazione non potessero entrarne in possesso pur ammettendo la pesante dipendenza dai sovietici e una chiusura a compartimenti stagni fra i vari paesi dell'est.
Aggiungo ancora che il generale afferma di aver comandato la 216^ cp del btg Val Tagliamento, con responsabilità però di altre compagnie tenute a quadro e quindi con compiti di manutenzione e controllo di diverse opere distribuite sul territorio.
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

L'opera preposta al Comando Brigata Julia è quella citata nella zona di Campiolo.
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

allora per dirimere ogni dubbio:
la mtr leggera è di scarso peso, ad alta cadenza di fuoco e non da postazione, cioè adatta al trasporto per essere piazzata velocemente in battaglia.
La mtr pesante, corrisponde alla tipica mitragliatrice con treppiedi, trasportata ed usata da una squadra (in genere 3-5 uomini). Esempio Fiat 14 o Fiat 35 o Breda che era l'arma standard in dotazione nelle opere
le mtr. pesanti cal. 20 mm. sono denominate mitragliere o cannoni a tiro rapido.
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

Io potrei intendere (e ci starebbe...) che le pesanti son le browing 0.50 o 12,7 dette c/a delle torrette unucleate che per Campiolo mi par di ricordare siano un paio. Non certo le 200 citate.... :wink:
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

la possente linea Maginot fu espressamente costruita per bloccare l' Esercito Tedesco, ed infatti fallì nel compito.
La strategia e le relative tattiche adottate dal complesso militare italiano durante la Guerra Fredda non si proponevano di fermare il nemico invasore utilizzando le fortificazioni.
Le serie dottrinale "900" (applicata negli anni 70 e 80) prevedeva di organizzare la battaglia difensiva con una manovra flessibile avente lo scopo di arretrare e contrastare il nemico cedendo spazio in modo da guadagnare tempo e ridurne la potenzialità. Gli sbarramenti erano inseriti in questa struttura e pertanto vi era la consapevolezza che il sacrificio di quelli più avanzati era inevitabile.
Non conosco il posizionamento tattico dello sbarramento di Campiolo rispetto al resto dello schieramento difensivo ma ritengo ugualmente che la sua funzione tattica non sia stata quella di bloccare una ipotetica avanzata. Gli sbarramenti costituivano posizioni forti ove attivare le battute d' arresto più decisive.
Il potere nucleare tattico nemico ha costituito una minaccia che ha esaltato il valore della fortificazione difensiva in quel periodo. (il cemento armato riduce gli effetti di una esplosione nucleare!).
Saluti
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

btgtolmezzo ha scritto:L'opera preposta al Comando Brigata Julia è quella citata nella zona di Campiolo.
L'opera citata è la 1 "L'Ardita" ?
..è un mondo difficile..
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Re: Efficacia sbarramenti Val Canale, Canal del Ferro

Lo sbarramento di Campiolo è in posizione più arretrata rispetto a quelli situati nella Val Canale, parte superiore del Canal del Ferro e le laterali Val Raccolana, Val D'Aupa, Val Resia, quindi è anche giustificata la presenza del comando di brigata. Sappiamo che una cosa è la dottrina, un'altra la pianificazione operativa, un'altra ancora il reale svolgersi dei combattimenti sul campo che spesso modifica e stravolge le prime due. Il mio è un parere strettamente personale ma credo che la massima espressione della serie 900 si sarebbe applicata in pianura, sulla soglia di Gorizia, dove per non "bruciare" tutte le nostre forze corazzate e meccanizzate in una battaglia alla frontiera, conveniva cedere gradualmente terreno combattendo in azioni dinamiche per guadagnare spazio e logorare l'avversario. In montagna e in special modo nelle ristrette valli delle Giulie e delle Carniche, il terreno non consentiva fisicamente il dispiegamento delle forze avversarie per far valere la superiorità numerica e la potenza di fuoco, l'indice di scorrimento è basso, bastano poche demolizioni mirate per compromettere per un tempo lunghissimo la percorribilità di molte strade. Sfruttando questo fattore, oltre alle intrinseche capacità difensive delle fortificazioni, la Julia poteva protrarre l'azione di arresto più a lungo, senza necessariamente abbandonare posizioni, certamente non a tempo indeterminato ma forse quanto bastava a coprire il fianco e le spalle al nostro dispositivo difensivo di pianura, almeno finchè quest'ultimo riusciva a condurre la battaglia tra la frontiera e la linea del Tagliamento.
Questo in teoria, poi naturalmente si devono calcolare altri fattori in un quadro più generale, quali il funzionamento della logistica, della rete di comando, controllo e comunicazioni sul campo di battaglia ecc., senza prendere in considerazione la situazione politica e sociale all'interno del Paese che costituirebbe un capitolo a parte.
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