MISS ITALIA, ELETTE LE PRIME REGINETTE: C’È ANCHE LAURA, CAPORAL MAGGIORE DELL’ESERCITO
Roma, 21 ago 2013 – Da cinque anni indossa la divisa dell’esercito e ora Laura Aduni ventiquattro anni, caporal maggiore della Brigata Sassari, ha deciso di partecipare al concorso di bellezza Miss Italia «certa di onorare il mio lavoro e i valori che rappresenta». «E’ un desiderio tutto femminile, essere per qualche giorno in una rassegna della bellezza. Perché meravigliarsi tanto?», aggiunge prevenendo le critiche.
L’idea del concorso è nata mentre partecipava alla Fiera di Cagliari per la promozione delle iniziative dell’Esercito. Vicino al suo stand c’era quello di Miss Italia: uno degli organizzatori l’ha notata «e mi ha proposto di iscrivermi al concorso di bellezza – spiega – ho avuto qualche esitazione iniziale, ho pensato potesse essere riduttivo per i valori che la divisa che indosso rappresenta. Nelle cose che faccio sono sempre molto attenta a valorizzare il mio lavoro, a non cadere nelle cose frivole. Per me è un grande orgoglio portare i colori dell’Esercito e della storica Brigata Sassari».
«Ora sto mostrando un’altra parte di me – dice ancora Laura – però intendo sottolineare che la vera bellezza, per quanto mi riguarda, è quella interiore. Quella di tanti colleghi, donne e uomini che ogni giorno, lontano dai riflettori e dalle passerelle, mettono a disposizione le loro vite e il loro impegno nelle missioni di pace all’estero. Noi militari siamo belli soprattutto per il senso di quello che facciamo».
Nata a Sassari, un gran sorriso che la contraddistingue, Laura è incuriosita dalla sfida. «Ma per i militari le sfide sono il pane quotidiano», sottolinea. «Ho parlato con i miei comandanti e con gli organizzatori di Miss Italia per cercare di avere un’idea più chiara di cosa sarei andata a fare». «I miei superiori sono stati subito d’accordo – continua la sottufficiale dell’Esercito – e fanno tutti il tifo per me. Allora mi sono convinta e ho accettato di partecipare al concorso di Miss Italia».
Laura ha davanti a sè altre sfide: «Vorrei tentare di passare nell’Arma» per seguire le orme del padre che è carabiniere, poi «vorrei fare una esperienza all’estero, partecipare alle missioni di pace, non ho preferenze – spiega – ho giurato di servire l’Italia e quindi ovunque mi chiamino io sarò pronta. Il motto della nostra Brigata Sassari è “sa vida pro sa Patria”, non mi resta che metterlo in pratica».