Spero che mi scuserete se ho abbondato di foto panoramiche,ma come detto precedentemente lo spettacolo che si presenta agli occhi dell'ecursionista è veramente unico
Buona visita(anche se purtroppo solo virtuale)a tutti
Anche oggi effetuerò 2 invii di fotografie


1° INVIO
Settore Fortificato del Delfinato
Sotto-Settore della alta Durance (Briançon)
Avamposto dello Chenaillet
Il monte Chenaillet è un rilievo alto 2650 m ubicato circa a 3000 metri da Monginevro in direzione SE e 1000 metri a W dal confine Italiano che seguendo la cresta da cima La Plane prosegue verso il Colletto Verde,monte Gimont,cima Saurel e i cosiddetti Colli Centrali.
Ad W dello Chenaillet,ovvero alle sue spalle,si estende il pianoro dei Gondrans con tutte le sue opere fortificate e i Forti Janus e Infernet.L’importanza della posizione non sfuggì agli strateghi francesi che intorno al 1875 realizzarono sulla sommità un avamposto costituito da postazioni in pietre a secco destinate ad ospitare mitragliatrici e con funzioni di osservatorio.
Per il personale di presidio vennero realizzati dei baraccamenti(di cui restano labili tracce) sul versante W del rilievo.
Altri lavori non troppo importanti vennero eseguiti nel periodo fra le 2 guerre mondiali mentre nel 1939 quando ormai era chiarissimo il sentimento antifrancese da parte delle autorità Italiane si decise di potenziare la sistemazione in cima allo Chenaillet.
Il rilievo venne completamente traforato da due gallerie con entrata sul versante W(Francia) e postazione per mitragliatrice sul versante E (Italia)
Successivamente allo scavo i corridoi vennero rivestiti con placche di cemento prefabbricate portate in loco a dorso di animali da soma in modo da evitare il più possibile la preparazione del cemento in sito.
Il tutto era circondato da vari ordini di reticolati a protezione di eventuali attacchi da parte della fanteria.
I lavori vennero eseguiti utilizzando i militari come mano d’opera.
L’interno dell’avamposto non è visitabile essendo stato demolito,dagli ingressi si può procedere di qualche metro e notare il sistema del rivestimento composta da elementi prefabbricati,poi diventa impossibile causa l’occlusione del corridoio e questo vale per entrambe le gallerie,mentre dalle due postazioni ubicate sul versante che guarda l’Italia non è neppure possibile accedere.
Interessante comunque la visita esterna degli ingressi e delle postazioni sia quelle a secco che quelle in muratura dell’avamposto.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale lo Chenaillet fu teatro di aspri combattimenti.
Nel corso dei combattimenti del giugno 1940 che videro opposti Italiani e transalpini lo Chenaillet venne conquistato dalle truppe Italiane il 23 giugno 1940 con un’azione che vide un’intenso fuoco di preparazione da parte dell’artiglieria Italiana,a cui partecipò anche la quarta sezione della 515a Batteria dello Chaberton con i pezzi delle torri n. 7 e 8 le ultime superstiti del bombardamento effettuato due giorni prima dai mortai francesi da 280 mm.
Nel corso dell’azione venne catturato al completo il presidio francese che occupava l’avamposto.
Si rivelò inutile il tiro dell’artiglieria francese dell’Opera Maginot dello Janus iniziato dopo la conquista da parte delle truppe Italiane,l’avamposto rimase saldamente in mano Italiana fino all’armistizio del 25 giugno 1940
Dopo lo sbarco in Provenza degli alleati nell’agosto del 1944 i tedeschi in ritirata dalla Francia meridionale occupano verso la fine del mese alcune Opere del Vallo Alpino e francesi fra le quali lo Janus,Gondran e lo Chenaillet nella zona del Monginevro e Claviere.
Con un’azione di sorpresa il 5 settembre truppe francesi riprendono lo Chenaillet tenuto da truppe tedesche.
Il successivo 20 ottobre alpini del Battaglione “Tirano” e truppe tedesche contrastate dai difensori dell’avamposto riconquistarono definitivamente lo Chenaillet che rimase in mano Italo-Tedesca fino alla fine delle ostilità.
Durante l’assalto all’avamposto cadde l’alpino Renato Assante del Battaglione Tirano,alla sua memoria venne concessa la MOVM
Le vie di accesso allo Chenaillet sono molteplici sia partendo da Claviere che dal Monginevro,noi abbiamo scelto quest’ultima utilizzando la telecabina Chalmette e la seggiovia Gondran raggiungendo così la sommità del rilievo ove è ubicato il Forte Gondran C,da qui scendere in direzione dell’Ouvrage Maginot Gondran E,superarlo e continuare a scendere fino all’inizio del “Sentiero geologico” ed iniziare la salita che ci porterà in cima allo Chenaillet.
Da qui si potrà ritornare dalla stessa via dalla quale siamo saliti(Attenzione informarsi sull’orario di chiusura degli impianti di risalita che avviene normalmente alle 16,30) oppure proseguire verso il Colletto Verde e da qui scendere verso Claviere attraverso la Val Gimont.
Naturalmente è possibile rinunciare agli impianti di risalita ma in questo caso bisognerà aggiungere un’ora circa di cammino.
Dal Forte di Gondran C alla cima dello Chenaillet si possono preventivare circa 2 ore e mezza di cammino.
L’escursione descritta è stata effettuata il 9 luglio 2012,mentre alcune immagini sono state scattate nel corso di escursioni in zona in tempi diversi.
Gianfranco e Graziella