149^ Batteria G.a.F.: cannoni al Lago Ramella.
Il testo seguente è ricavato da internet:
“Nell'incantevole scenario della conca dei 13 laghi di Prali (TO) in alta Val Germanasca è ubicato il lago Ramella (m. 2586) più conosciuto come il lago dei cannoni. Questo curioso soprannome gli deriva dal fatto che nel 1937 venne posizionata nei suoi pressi la 149ª batteria di artiglieria della GaF (Guardia alla Frontiera) e che due dei cannoni che la componevano, caso unico in tutto il fronte Alpino Occidentale, sono ancora in postazione nelle rispettive piazzole, sulle rive del lago Ramella.
Nel 1939 essa risultava completata. La 149ª batteria era composta da 4 cannoni 149/35 posizionati in piazzole allo scoperto rivestite di muri a secco (pietre) e cemento. Completavano la dotazione dei ricoveri per truppa e materiali e delle baracche per gli esplosivi. Di questi ultimi lo scrivente non ne ha trovato traccia. Con tutta probabilità gli uomini alloggiavano nei sottostanti ricoveri Perrucchetti (che vedremo più avanti) ad una quota di circa 2400 m. Due postazioni per cannoni (la n. 1 e la n. 2 quelle che conservano ancora i pezzi da 149) erano posizionate esattamente sulla riva del lago, mentre le altre 2 (la n. 3 e la n. 4) erano più in basso (queste conservano solo miseri resti dei cannoni) e si incontrano scendendo ai ricoveri Perrucchetti. Compito della 149ª Batteria era di battere il vallone di Abries (Francia). Nel corso della guerra con la Francia, 11-25 giugno 1940 la 149ª entrò ripetutamente in azione contro truppe francesi posizionate nei pressi dei villaggi di Echalp e di Montà nei pressi di Abries. Nel 1950 la batteria venne smantellata e tutto il materiale ferroso possibile venne recuperato. Come già detto i cannoni posizionati sulle piazzole 1 e 2 vennero privati della volata (tagliata con la fiamma ossidrica) dei sistemi di puntamento e degli otturatori. Ancor più tragica la situazione dei pezzi posizionati sulle piazzole 3 e 4: qui i resti, come si potrà vedere dalle fotografie allegate, sono veramente ai minimi termini. Non si capisce comunque perché il materiale ferroso sia stato totalmente recuperato. Si precisa che i numeri alle piazzole sono stati attribuiti dallo scrivente. Ultimata la visita alla batteria si consiglia di scendere verso i ricoveri Perrucchetti ormai in vista di fronte a noi,un centinaio di metri di dislivello più in basso. Questi ricoveri furono costruiti nei primi anni del 1900 e furono utilizzati dalle truppe alpine fino al conflitto con la Francia del 1940”.
da Internet:
Concorso Fotografico Nazionale - Comuni-Italiani.it - Edizione 2009.