Poncerello in visita ufficiale in Italia

[Lorenzo]

C'è poco da ridere e da cantare la democrazia in Libia. Se va giù Gheddafi la Libia finisce in mano ad inglesi e francesi (per inciso si vocifera di aliquote SAS già  presenti in loco a "monitorare" la situazione) e per i termosifoni di casa nostra saranno cavoli amari.

I nostri accordi energetici con la Libia sono frutto di decenni di diplomazia, e i fottuti inglesi nel giro di qualche mese manderanno tutto a remengo, con il beneplacito degli italioti che si rallegrano per il popolo "liberato" dal dittatore.

Io non mi rallegrerei tanto.

[Lorenzo]

Potrò anche sembrare duro, ma stiamo parlando della Libia: il 32% del suo petrolio viene importato dall'Italia, mentre i suoi giacimenti vengono stimati in 42 miliardi di barili.
Il mese scorso il Sudan è stato chiamato alle urne per decretare la secessione del paese in due parti, il sud ricco di petrolio e il nord dove sono piazzate le raffinerie. E tenendo conto che negli ultimi anni Pechino aveva investito molto nell'area...
Ora tocca alla Libia, e via con il carosello delle brèching niùs: i MiG che mitragliano le folle, le fosse comuni sulla spiaggia, 10.000 morti e rotti.
Anche a pochi giorni da Desert Storm si parlava di iracheni che irrompevano negli ospedali e fracassavano i neonati sul pavimento.
E abbiamo visto che era un'operazione di PR.
In quella successiva si millantava la capacità  del Rais di shakerare quantità  industriali di barili di antrace e aflatossine dalla mattina alla sera.
E tutti abbiamo visto i miracoli della democrazia in un paese diviso tra sciiti e sunniti.
La recente "aggressione" russa alla Georgia, le fosse comuni di TimiÅŸoara e Srebrenica, all'occorrenza i cadaveri conservati nelle celle mortuarie degli obitori possono tornare molto utili per invocare il provvidenziale intervento interalleato.
Tutti si sono già  dimenticati di Tunisia, Egitto e Bahrein: in effetti, con il controllo in mano all'esercito, basterà  sostituire il fusibile Ben Ali o il fusibile Mubarak e il quadro di comando preesistente verrà  ripristinato.
L'Italia ha interessi esclusivi in Libia, e questa esclusività  pare stare sul gozzo agli stessi che con la scusa dell'autodeterminazione dei popoli (una volta tanto, per tornaconto, la riconoscono) hanno smembrato il Sudan.
Ma questo non significa che non nutra apprensione per quello che sta accadendo sull'altra sponda del Mediterraneo.

Concordo su tutto.

[Luigi]

Più ancora che gli inglesi, io direi i loro cugini d'oltreoceano. È sintomatico al riguardo che la situazione sia davvero cambiata solo dopo la presa di posizione di Obama.
Ora poi, che da quella testa di ponte occidentale in Europa che è il Benelux, è intervenuto anche il Tribunale speciale, non ci sono più dubbi: Gheddafi è morto, politicamente e materialmente.
E i cittadini libici non avranno che da perderci.

Così, dopo aver perso la concessione ENI di Nassirya, ora trema anche il baluardo libico-algerino: e poi dicono che non esiste una manovra antitaliana...

Mandi.
Luigi

[Lorenzo]

Più ancora che gli inglesi, io direi i loro cugini d'oltreoceano. È sintomatico al riguardo che la situazione sia davvero cambiata solo dopo la presa di posizione di Obama.
Ora poi, che da quella testa di ponte occidentale in Europa che è il Benelux, è intervenuto anche il Tribunale speciale, non ci sono più dubbi: Gheddafi è morto, politicamente e materialmente.
E i cittadini libici non avranno che da perderci.

Così, dopo aver perso la concessione ENI di Nassirya, ora trema anche il baluardo libico-algerino: e poi dicono che non esiste una manovra antitaliana...

Mandi.
Luigi

Esattamente.

Ho citato gli inglesi perchè probabilmente il lavoro sporco stavolta toccherà  a loro. Gli USA sono logorati materialmente e psicologicamente, oltre che poco ben visti. Meglio non urtare troppo gli animi. Tanto si sa che dietro alle manovre USA da quelle parti ci sono i "soliti noti". Gli inglesi hanno anche il vantaggio di averci già  preso a calci nel sedere 70 anni fa nelle stesse zone, quindi sono padroni della tecnica.
Per quanto riguarda noi sfigati è oramai lampante il progetto di logorarci su due fronti, per poi darci il colpo finale. Logoramento politico all'interno, (vedi recenti mosse del tortellino bolognese con la kippà , uomo di punta di Usraele in Italia, processi basati sulle mutandine femminili e chi più ne ha più ne metta) ed esterno, mettendoci in difficoltà  sul piano energetico e facendoci terra bruciata attorno.

Mala tempora currunt...

[Hellis]

Non so che conclusione trarne, ma lo scorso anno il giro del petrolio in Lybia funzionava più o meno così:
- campi petroliferi Eni con general contractor italiani
- campi petroliferi Repsol, spagnoli quindi, con gc italiani a guidare il traino
- campi petroliferi BP, inglesi, in procinto di partire o comunque in fase di studio e costruzione, con gc italiani che aspettavano le commesse, ma restavano per il momento a bocca asciutta

[Lorenzo]

http://www.rischiocalcolato.it/2011/02/ ... a-e-2.html

[Gio]

Nel Mediterraneo è in corso un'altra........ Operazione di Pace.... (mi pare si dica così).

[Lorenzo]

Eh già , che benefattori.

[Innichen]

Un bel carosello di avvoltoi.
Uno spettacolo osceno e ripugnante.

Ma stiamo tranquilli, 8 aerei stanno già  difendendo l'onore italiano dopo il tradimento, per ora si fa quel che si può.
Nella migliore delle tradizioni, aggiungerei.

E poi cosa vi preoccupate? Il nostro presidente ha prontamente assicurato: "Non siamo entrati in guerra. Siamo impegnati in un operazione autorizzata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu".
E Berlusconi minimizza il rischio che corre lo stivale sotto la minaccia dei missili del Tamarro della Sirte.
Io non mi fiderei troppo, nemmeno dell'ombrello alleato, già  ai tempi di Ustica i radar erano difettosi, figurarsi oggi...
In fin dei conti, nei loro arsenali avranno sicuramente qualcosa di più avanzato dei tubi da stufa spaccategole di Hamas, giusto?

Europa, risvegliati! Si, buonanotte...

[Lorenzo]

Un bel carosello di avvoltoi.
Uno spettacolo osceno e ripugnante.

Ma stiamo tranquilli, 8 aerei stanno già  difendendo l'onore italiano dopo il tradimento, per ora si fa quel che si può.

Quale occasione migliore dei 150 anni appena compiuti dalla nostra Santa Repubblica della Massoneria per festeggiare con un classico, italianissimo, voltafaccia?
Mi domando: ma gli idioti che ci governano credono veramente che dopo questa leccata di culo i nostri padroni ci concederanno quello che ci concedeva i terribile Gheddafi?

Tutta l'operazione è ad uso e consumo di Total e BP senza contare le onnipresenti compagnie USA che ormai campano solo con le guerre. E l'ENI starà  a guardare come ci siamo svenduti 40 anni di sforzi diplomatici. E solo un sionista come Frattini poteva dare il benestare ad uno scempio diplomatico come questo.
Io sono basito, sapevo di essere governato da camerieri ma questo è ben oltre la mia immaginazione. Che schifo mio Dio, che schifo.

[Innichen]

Mi domando: ma gli idioti che ci governano credono veramente che dopo questa leccata di culo i nostri padroni ci concederanno quello che ci concedeva i terribile Gheddafi?

Fossero solo i politici, devono mica rendere conto alla plebe del loro operato, il ministro che hai citato (con doppio passaporto sponsorizzato dall'unica democrazia del medioriente) sfoderava un sorriso a 32 denti mentre accoglieva il sosia maghrebino di Jacko all'aeroporto nemmeno un anno fa, il problema è il popolino che si beve tutte le fesserie in salsa atlantista propinate dai soliti imbrattacarte a capo delle gazzette occidentaliste, in forma cartacea, catodica o internettara.
Il caso Khodorkovsky insegna: bastano pochi strilloni ben piazzati contro Putin, il sanguinario massacratore di giornaliste (guarda caso pubblicate in Italia da Adelphi), e il popolino senza rendersene conto finisce a parteggiare per la finanza dei Rothschild e dei Goldman Sachs.

E' un altro Kosovo. Contenti i politici, un po' meno gli esponenti della Padagna Taragna, contenta la sinistra, mai come ora così platealmente incamiciata con Washington, contenti i vescovoni terzomondisti e i chierici dell'ecumenismo imposto da e per i morti di fame, contenti i fascistoni nostalgici (con i figli in viaggio studio in IuCchèi) che possono finalmente imporre le mani sulle folle e guarirle taumaturgicamente dal morbo pacifista cattolicheggiante e svirilizzante.

In un suo recentissimo articolo Massimo Fini arrivò persino a parafrasare quella vecchia volpe azzoppata del Goebbels per chiarire fin da subito il suo punto di vista sulla faccenda libica:

«Quando sento parlare di “diritti umani” io metto, idealmente, mano alla pistola.»

[Lorenzo]

«Quando sento parlare di “diritti umani” io metto, idealmente, mano alla pistola.»

Ebbi modo di leggere ed approvare.

Hai disegnato un bel quadretto, triste ma vero.

[Luigi]

Ah, ecco.
Avete detto tutto, posso anche andarmene

L'unica cosa che mi permetto di osservare, da un punto di vista militare, è che nonostante la reticenza del lessico larussiano - ambiguo come il suo stato di servizio - il comando dell'operazione non è USA, non è NATO, non è nemmeno anglo-francese.
Semplicemente il comando non esiste.

Ognuno parte e colpisce gli obiettivi che vuole.
Ho scoperto che ci sono perfino i danesi. L'unica nazione che durante la II GM non montò neppure una resistenza di facciata all'occupazione tedesca non si vergogna di bombardare la Libia!

Nel 2003 abbiamo mandato i nostri soldati in Iraq per difendere la concessione di Nassyria, e ce l'hanno tolta.
Ora siamo al punto di aiutare i francesi a portarci via tutto quanto avevamo costruito in 40 anni in Nord Africa.
Mi viene da piangere.

Mandi.
Luigi

[Hellis]

Io credo che uno dei tanti problemi che abbiamo in politica estera oggi, sia il ventre molle di 'culo flaccido' (utilizzo i termini coniati da chi gli vuole bene).
Ieri quello di D'Alema.

Quando la nostra politca estera era altra roba, nonostante oggi si sputi sulla I^ Repubblica, gli yankees e compagnia briscola avevano di che incazzarsi.
Ci puntavano il dito contro accusandoci di essere filo qui e filo la, ma gli interessi materiali di alcuni italiani e poi dell'Italia sorvolavano scentemente sulle accuse, e ci ponevano comunque in quella luce riflessa di cui gode chi riesce a giocare su un limite non facilmente definibile. Doppiogiochisti. Certo, quasi come tutti gli altri. Ma almeno furbi, o finto tonti, e per questo 'rispettati'.

Poi venne le II^Repubblica, dove la caratura dei personaggi è, ahimè, scesa a livelli veramente da operetta.
Basta rubacchiare personalmente qualche concessione, fare un pò di scena, e poi che il resto vada tutto in vacca.
D'Alema prima e Berlusconi poi, personaggi assolutamente non all'altezza della situazione, ci hanno consegnato al nullame.
Oggi ci si compra con un paio di pacche sulle spalle.
La pagheremo per tanti anni a venire.

[ziode]

Come ho scritto in un altro forum un paio di giorni fa sono stato facile profeta nel dire che ci saremmo esibiti in un bellissimo "un passo avanti e due indietro" (magari con aggiunta di qualche giravolta) secon do le migliori tradizioni; e che ovviamente a nessuno (anche a quelli che non nominano mai l'oro nero) importa molto dei libici, della loro libertà , democrazia, ecc., c'è solo il timore di non poter fare più il pieno all'automobile o accendere il condizionatore d'estate.
Certo che se arrivano a Bengasi inglesi e francesi noi (leggi ENI) rischiamo di rimanere con il c...o per terra !