Nicola ha scritto:E' vero che abbiamo già preso parte a molte altre missioni, vedi l'ultima nei Balcani, considerate a rischio. Se però conoscete gente che vi ha preso parte allora saprete anche voi che i compiti dei reparti italiani erano quasi esclusivamente logistici, mentre il fuoco nemico spettava agli Americani.
In realtà , nelle varie missioni nei Balcani prima si è "imposta" la pace, quasi esclusivamente tramite l'arma aerea, e poi si è proceduto all'invio di reparti sul terreno per il controllo del territorio ed il mantenimento della situazione raggiunta.
Le FF.AA. italiane hanno partecipato ad entrambe le fasi delle operazioni (ad esempio, il gruppo di volo di Nave
Garibaldi ha avuto il suo battesimo del fuoco durante le operazioni in Kossovo); ovviamente ciò è avvenuto con il loro potenziale che, come del resto quello delle altre Nazioni UE, è minimo rispetto a quello USA. Pertanto mi sembra molto riduttivo parlare di compiti esclusivamente logistici, perchè il fuoco nemico è spettato tanto ai piloti USA come ai nostri (e purtroppo ci sono i Caduti a testimoniarlo); semmai, bisogna notare come ipocritamente si sia cercato di nascondere il tutto al grande pubblico, specialmente durante la guerra del Kossovo dove il nostro intervento è stato massiccio (sempre in relazione ai nostri mezzi, ovviamente).
In realtà continuo a leggere che i soldati verranno impiegati in missioni di keep peacing ad alto rischio
E' vero, ma si tratta della solita ipocrisia.
Esiste una differenza fondamentale tra Afghanistan ed operazioni nei Balcani: mentre qui i compiti spettanti alle forze terrestri (salvo operazioni delle SF) sono di peace keeping, cioè di mantenimento di una situazione già raggiunta con perdite (conosciute) praticamente nulle per la NATO, là invece si tratta di vere operazioni di contro-guerriglia che vedono impiegati in combattimento reparti di fanteria leggera con tutto quanto ne consegue, perdite umane incluse. In una parola si tratta di
guerra, sebbene l'informazione al riguardo sia purtroppo molto scarsa (ma sinceramente non so se la colpa sia media o dei comandi militari); anche per questo chiedevo notizia riguardo ad eventuali cerimonie per la partenza dei nostri reparti, perchè i rischi cui vanno incontro i nostri soldati sono veramente elevati, e forse i maggiori dal dopoguerra ad oggi (perciò mi sembrava giusto, qualora fosse possibile, essere loro vicini in modo tangibile).
tuttavia balza all'occhio che la loro politica estera attuale è perlomeno opinabile.
In effetti, ai nostri strabici occhi europei la politica estera yankee ha un bruttissimo difetto: persegue prima di tutto l'interesse degli USA, non anteponendo ad essi piagnistei terzo-mondisti o giaculatorie simil-pacifiste.
Noi invece facciamo finta di lavarci la coscienza con l'ONU, le marce per la pace, la kefiah, "un altro mondo è possibile" e gli ebrei cattivi.
Non si può attaccare un paese (salva la mia antipatia per Saddam) perchè si sospetta detenga armi, semplicemente non esiste nemmeno nel diritto internazionale la nozione di guerra preventiva.
Non bisogna però dimenticare che l'Irak, in 15 anni, ha condotto due guerre di aggressione costate milioni di morti (molti dei quali tra i suoi cittadini), oltre a diverse "campagne" interne di repressione (ricordo che contro i Curdi l'esercito iracheno ha usato niente di meno che l'iprite; informatevi un po' sugli effetti che provoca...); per fare un esempio, Adolf Hitler venne controbattuto (con ancora pochi morti sulla coscienza) alla prima vera aggressione compiuta, e nonostante ciò ancora si maledice il tempo che fu necessario agli stati democratici per comprenderne la pericolosità . Se il tuo vicino di casa si mettesse a sparare sui passanti uccidendone una mezza dozzina, accetteresti che venisse quindi lasciato libero di ripetere le sue prodezze una seconda volta?
La Corea farebbe più notizia se... fosse piena di petrolio, no?
Certamente.
Purtroppo, essendo la nostra civiltà (?) fondata sul petrolio, è per questo che si fanno le guerre, come una volta si facevano per la terra, o gli schiavi, o le miniere di ferro, o che so io; non dico sia una bella cosa, ma la realtà è questa.
D'altronde, come farebbe il povero Gino Strada a passare da un party ad un dibattito, da una serata di beneficienza ad una manifestazione contro gli yankees muovendosi in bicicletta od a dorso d'asino?
Non volete la guerra per il petrolio?
Cominciate a dire addio all'auto, alla televisione, alla settimana bianca, alle vacanze al mare, al cinema, alla partita la domenica, alla discoteca, allo stereo, al pc, ai libri, al ...
(Qualcuno di voi ricorda "Finchè c'è guerra c'è speranza" di Alberto Sordi?
Le reazioni sdegnate dei familiari quando scoprono il suo vero lavoro, e come nonostante ciò lo sveglino lo stesso quando deve partire perchè ha "un carico di 2000 mitragliatrici da piazzare"? Ecco, il paragone mi sembra banalmente ovvio).
Solo, insisto sulla nostra delicata situazione: noi non siamo stati attaccati da nessuno. Gli americani sono stati attaccati dal terrorismo transnazionale ed hanno i mezzi per difendersi.
Gli USA sono
nostri alleati.
(Vediamo di finire una guerra dalla parte dove l'abbiamo iniziata!)
Quante croci hanno lasciato ad Omaha Beach o sul nostro Appennino per liberarci (anche) dal nazi-fascismo?
Quante risorse hanno investito (anche) per evitare che "i Cosacchi abbeverassero i loro cavalli in San Pietro"?
E poi, visto l'11 settembre sei proprio sicuro che possano difendersi da soli?
Attendo i vostri interventi
Beh, il mio c'è ed è piuttosto salato.
(Poi, quando vogliamo dire cosa non mi piace degli USA fammelo sapere

)
Mandi.
Luigi
P.S.: Axtolf dixit:
Pochi si rendono conto che si sta difendendo il nostro modo di vivere da gente che in qualche modo ci odia solo perchè siamo occidentali.
"Rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana..."