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ziode
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Cambio di comando

dal giornale "Il Secolo XIX" di oggi:
CAMBIO AL VERTICE
Esercito,Vaccino al comando
IL GENERALE di Brigata Piercorrado Meano lascerà  lunedì prossimo, il comando Militare dell'Esercito “Liguria”. Al suo posto subentra il generale di divisione Giuseppino Vaccino, 58 anni, proveniente dal Comando militare della Nato ed anche dell'International security assistance impegnata in Afganistan con sede nei Paesi Bassi, dove ha ricoperto fino al 30 settembre 2010 l'incarico di direttore delle Risorse.
È stato inoltre vicecomandante Eurofor a Sarajevo.
A ufficializzare la cerimonia sarà  il neo comandante del primo comando Forze di Difesa, generale di Corpo d'armata Roberto Bernardini

Un generale Alpino sostituice un altro generale Alpino
un abbraccio alpino
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono.
(Voltaire)
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wintergreen
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Re: Cambio di comando

Pur non togliendo alcunché ai due generali, mi fa specie che sia necessario un due stelle per ricoprire un incarico per il quale sarebbe sufficiente un maresciallo maggiore, magari aiutante del Corpo Commissariato ed Amministrazione .
I comandi militari hanno perso ogni significato con la fine del servizio di leva ed i nuovi sistemi elettronici consentono da anni la gestione accentrata di tutte le informazioni.
Infatti basta guardare quali sono le loro funzioni ufficiali (Sito EI), validi per tutti:
*******
Il Comando Militare Esercito "******a" è il comando territoriale della Regione Militare ****, che conduce le attività  legate al Reclutamento, alle Forze di Completamento e alla Promozione e Pubblica Informazione sul territorio della Regione *****.
In tale veste è alla continua ricerca di sinergie con gli Enti locali per meglio mettere a disposizione del cittadino i servizi offerti dalla struttura militare locale.
********
A livello locale sarebbero forse sufficiente alcuni uffici informazione.
Ma dico FORSE, perché stanno abolendo anche i NIP tenuti in vita, anche ufficialmente, solo per dare una scrivania a qualche impiegato e saranno sciolti a mano a mano andranno in pensione. (vedi Direttiva SME protocollo n.3871 del 10 agosto 2010), a dimostrazione della loro inutilità .
Eventuali necessità  di mobilitazione potrebbero essere facilmente svolte dall'Arma dei Carabinieri.
Siamo costretti a vedere in vita una quantità  di uffici inutili, dato il numero di colonnelli e generali in servizio (?) il cui organico è rimasto invariato anche se il numero dei militari si è ridotto enormemente .
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friz
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Re: Cambio di comando

il discorso è alquanto complesso, ma winter ha una buona parte di ragione (non tutta, non ti montare la testa). Osservo però che: la collocazione di un due stelle in un simile incarico è, dal punto di vista economico, punitiva in quanto un' indennità  dirigenziale viene "declassata" (con conseguenze su tfr e pensione). L'alternativa sarebbe o il collocamento in ARQ (aliquota riduzione quadri) con trattamento economico invariato, quindi nessun risparmio, ovvero il passaggio ad altra amministrazione (con mantenimento della qualifica di Dirigente Generale e dell'attuale trattamento economico, quindi nessun risparmio): ovviamente non considero la possibilità  di soppressione fisica anche perchè entrambi sono cari amici :wink: .
La dotazione organica delle categorie (Ufficiali, Sottufficiali, ecc.) viene determinata sulla base di previsioni che si proiettano su un arco di tempo di oltre vent'anni (la durata di una carriera) ed è difficile prevedere su tale lasso di tempo le variazioni del contesto strategico (o anche solo socio-economico): 25 anni fa esistevano ancora le Divisioni ed i Corpi d'Armata, i Comandi d'Arma ed altri 8 Alti Comandi Periferici. Alcuni anni fa si pagò un errore degli anni '50 relativo ai Sottufficiali (allargamento della base d'arruolamento non progressiva) con una crisi di "scomparsa" simultanea dei "marescialloni".
Un luogotenente in gamba potrebbe svolgere buona parte dei compiti (non tutti), ma si dovrebbe confrontare con Prefetti, Rettori Universitari, Sindaci, Presidenti di Province e Governatori, ecc. siamo sicuri che il background professionale di quello sarebbe adeguato a quelli di questi ultimi, laddove spesso non lo è neppure quello di qualche due stelle?
Infine non è vero che la dotazione organica di Colonnelli e Generali (e neppure di Tenenti Colonnelli) sia rimasta invariata: da circa 10 anni vengono promossi annualmente 18 Generali di Brigata anzichè 27, 8 di Divisione anzichè 12 e 4 di Corpo d'Armata (ora, per favore, mi si risparmi la solfa che non ci sono tante Divisioni, ecc.: il grado è legato a progressioni economiche ed il discorso è analogo a quello di Magistrati, Diplomatici, Prefetti, ecc.).
Personalmente concordo che siano ancora troppi (si potrebbero forse trovare altri metodi per garantire la progressione economica senza penalizzazioni rispetto ad altri comparti della Pubblica Amministrazione) ed il risultato, come in ogni inflazione che si rispetti, è la svalutazione del bene in oggetto (in questo caso il grado): ma a chi interessa ciò? al Ministro che crede di avvicinare il popolo alle Forze Armate mediante gli stage di mini-leva? (:88:)
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wintergreen
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Re: Cambio di comando

Lungi da me montarmi la testa
Sono sempre del concetto “quand che la m***a la munta a scagn, o ca la spusa o c'la fa dagn”
Ho solo riportato le mie impressioni personali, con la speranza che qualcuno mi dia una visione diversa.
Faccio una premessa: il problema dei militari è che, avendo le stellette, è facile riconoscerne il grado.
E' molto più difficile valutare se il livello gerarchico di centinaia di alti dipendenti dello Stato è corrispondente a quello della loro responsabilità  effettiva e, fatto più importante, se gli Uffici che dirigono servono.
Basta vedere la pletora di nuove province, con allegate Prefetture, uffici vari, Catasto, motorizzazione e chi
più ne ha ne metta.
Quindi è molto più facile fare osservazioni ai militari.
Tornando agli organici di colonnelli e generali, evidentemente ignoro i dati contingenti e mi limito solo a confrontare le tabelle organiche di legge.
Nel 1980; in piena guerra fredda e servizio militare obbligatorio, erano previsti 21 generali quattro stelle, 46 due stelle e 125 una stella . Attualmente (pur scorporati i CC), sono rispettivamente 24- 54- 165.
Per quello che riguarda i Comandi militari e collegati CEDOC nel settore amministrativo, la loro necessità  è sparita con l'abolizione della naja e l'accentramento dei dati a livello nazionale.
Nella fase transitoria per gestirli non servono altri gradi, ma marescialli d'Ufficio (in attesa di penione)
Per quello che riguarda “la ricerca di sinergie” indicate nel sito EI come attività  dei CM, se non l'hanno trovata in 60 anni è duro che la trovino oggi e, al di fuori delle battute, qualcuno mi dovrebbe spiegare il significato della frase!.
Per le necessità  di mobilitazione, ripeto, sono sufficienti i CC, che se ne sono sempre occupati dove e quando l'EI non aveva strutture (zone rurali e di montagna)
Infine il problema non è il general in se stesso, ma la struttura che lo accompagna: abitazione di servizio, uffici, addetti agli stessi, autovetture.
Se li chiudessimo tutti pensa quanti immobili, quasi sempre in posizioni centrali, da vendere!
Rimangono quindi solo le necessitò di rappresentanza, per cerimonie e incontri, cui si potrebbe fare a meno, anche a livello di autorità  civili.
Condivido in pieno che una grande fetta del problema è legata a scelte fatte 20 o 30 anni fa, ma la soluzione non è certamente quella di mantenere in essere strutture inutili .
Tu dici che il collocamento in ARQ (aliquota riduzione quadri)[per noi civili mobilità  lunga o prepensionamento] non comporterebbe alcun risparmio.
Per me non è vero: si pagano i generali- ma le spese di rappresentanza si riducono, si chiudono strutture inutili evitando costosi oneri di manutenzione, si riutilizza personale in altre funzioni e, magari, si recupera qualche Eurino vendendo le sedi.
Infine sposo in toto il tuo ultimo paragrafo: sanissimi concetti, che purtroppo, sono e saranno sempre disattesi!
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wintergreen
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Re: Cambio di comando

Caro Fritz, speravo in un tuo commento (anche distruttivo) alle mie elucubrazioni.
Sono sbagliate o non?
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friz
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Re: Cambio di comando

non intendevo polemizzare...in effetto non dispongo (più) dei dati del 1980 che citi (qual'è la fonte?) anche se, corretto il refuso dei quattro stelle (tre, vero?), ricordo perfettamente essere allora più di 30 (il numero è sempre oscillante di due o tre unità  per...computi tecnici). gli altri non ricordo, ma mi par strano che, atteso che essendo in atto una graduale riduzione dal 2003 (lo so per certo...sulla mia pelle :roll: ), oggi ormai a regime, i numeri siano aumentati.
poichè credo nella potenza dell'aritmetica, mi piacerebbe sinceramente ricostruire insieme a te (vedo che non siamo in molti interessati) questo arcano.
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wintergreen
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Re: Cambio di comando

Non c'è nessuna polemica nella tua risposta, a me è andata benissimo.
Per i 21 generali nel copia incolla ho perso quelli a tre!
I dati che ti ho inviato sono quelli delle tabelle organiche allegate alle leggi di avanzamento, teoricamente insuperabili.
Da un certo punto di vista hai ragione tu perchè negli anni 80, visto l'enorme numero di generali fuori ruolò si aggirò la legge determinando un numero massimo di ufficiali generali (32 a tre 84 a due e 238 a una stella).
Ma non era una cosa seria: nel 1966, rispetto ai ad un organico complessivo di 192 generali ce ne erano 588, di cui 99 in soprannumero e 297 a disposizione (si tratta di dati ufficiali, anche se non ho sottomano la fonte).
Al di fuori del numero dei generali in servizio, rimangono poi i miei dubbi sulla necessità  che per dirigere un CEDOC serva un colonnello e un CM un generale a due stelle (anche se in alcune regioni ne basta una).
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friz
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Re: Cambio di comando

vedi, c'è anche un problema di responsabilità : i centri documentali sono una sorta di uffici notarili ed è richiesto il livello di un notaio (come ben sai, spesso il "lavoro" di un notaio consiste nell'avallo di una firma, previa semplice identificazione del firmatario, lavoro che potrebbe svolgere un coscritto, ma che la legge pretende ricada sotto la responsabilità  di un notaio, laurea, dottorato, concorso ultraselettivo, praticantato, ecc.).
per i numeri, è ormai scomparso,di fatto, l'istituto "a disposizione", quindi i numeri che ho fornito sono effettivi, riferiti alle Armi di f., c., a., g. e t. e non più vanificati da quei trucchi ordinativi.

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