La stanza era quella prevista per il gruppo, sì. Si trova vicino all'ingresso ovest.
Confermo che nel resto dell'opera non vi è traccia nè di cavi nè di lampade, per cui non credo che lì ci sia mai stato un G.E.
La cosa interessante sono i tubi che ci sono nel pavimento. Dovrebbero essere la presa d'aria e lo scarico del gruppo. Si vedono raramente, dato che di solito o non li hanno messi oppure non si vedono semplicemente.
Chiedo scusa per la domanda forse stupida: in questa immagine si vedono delle etichette fatte con la dymo.
Può essere una prova di un utilizzo nel reimpiego, oppure no
Dipende che intendi per utilizzo nel reimpiego. Sicuramente le hanno rimaneggiate nel dopoguerra, ma sull'uso, si potrebbe aprire un lungo dibattito che solo chi ha fatto servizio o chi ha informazioni dal reparto, potrebbe concludere. Non è il primo esempio di opera in cui i lavori sono evidenti e/o non completi. A quanto si è appurato alcuni sbarramenti o parte di essi erano in riattivazione, poi si è deciso di non riattivare nulla o di attivare parzialmente.
Ad esempio a Landro Nord, un'opera è stata secondo me presa in considerazione per il reimpiego, ma mai usata. E' imbiancata, ha i portelli esterni in vetroresina e le scale a chiocciola (mai installate sembrerebbe) sono state sostituite con scale a pioli metallici, simili a quelli visti in qualche opera in Friuli. A parte questi segni però, l'impianto elettrico non c'è mai stato ed è certo che non era nell'elenco delle opere riattivate.
Potrebbe anche essere che sia stato giudicato troppo dispendioso riattivare l'opera completa oppure si sia considerato che le armi nonsparassero secondo il piano di difesa della zona del dopoguerra e che si sia deciso di usarla come comando sbarramento e/o osservatorio, oppure semplicemente, da allestire in secondo momento, secondo momento che non è mai arrivato.
