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lampo
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Ancora sui canti della naja

Il lunedì di guardia,
il martedì piantone,
il mercoldì ramazza
e il giovedì istruzion......il giovedì istruzion.
Il venerdì santissimo la marcia c'è da fare,
il sacrosanto sabato rivista da passar....rivista da passar.
Arriva la domenica mi credo in libertà 
ma guardo la tabella e mi trovo consegnà ....mi trovo consegnà .
Mi trovo consegnato di quindici più trenta
e questa è la licenza del povero soldà  ...del povero soldà .
Vado in fureria per dir le mie ragioni,
mi metton sull'attenti e mi sbatton in prigion...mi sbatton in prigion.

La canticchio ancora oggi,dopo averla imparata 40 anni fa,ma non mi ricordo il titolo,c'è qualche "vecio" che se lo ricorda (Elio 47). SALUTI ALPINI
Sota la boca de foch ol ni de l'aquila
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Re: Ancora sui canti della naja

Chi se la ricorda questa?

Macchinista macchinista del diretto
metti l'olio agli santuffi
della naja siamo stufi
e a casa vogliamo tornar...


poi ovviamente continuava.
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Pepsi
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Re: Ancora sui canti della naja

lampo ha scritto:Il lunedì di guardia,
il martedì piantone,
il mercoldì ramazza
e il giovedì istruzion......il giovedì istruzion.
Il venerdì santissimo la marcia c'è da fare,
il sacrosanto sabato rivista da passar....rivista da passar.
Arriva la domenica mi credo in libertà 
ma guardo la tabella e mi trovo consegnà ....mi trovo consegnà .
Mi trovo consegnato di quindici più trenta
e questa è la licenza del povero soldà  ...del povero soldà .
Vado in fureria per dir le mie ragioni,
mi metton sull'attenti e mi sbatton in prigion...mi sbatton in prigion.

La canticchio ancora oggi,dopo averla imparata 40 anni fa,ma non mi ricordo il titolo,c'è qualche "vecio" che se lo ricorda (Elio 47). SALUTI ALPINI

Neanche io ricordo il titolo, ricordo però qualche altro verso:
E la prigione è scura e non si vede mai nessuno
soltanto il capoposto che ti porta la razion ti porta la razion
Una scodella d'acqua e un pezzettin di pan
poi ti sbatte la porta in faccia come se fossi un can come se fossi un can
Come se fossi un cane legato alla catena e queste son le pene del povero soldà  del povero soldà 
Nostri i silenzi e le cime
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lampo
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Re: Ancora sui canti della naja

Pepsi ha scritto:
lampo ha scritto:Il lunedì di guardia,
il martedì piantone,
il mercoldì ramazza
e il giovedì istruzion......il giovedì istruzion.
Il venerdì santissimo la marcia c'è da fare,
il sacrosanto sabato rivista da passar....rivista da passar.
Arriva la domenica mi credo in libertà 
ma guardo la tabella e mi trovo consegnà ....mi trovo consegnà .
Mi trovo consegnato di quindici più trenta
e questa è la licenza del povero soldà  ...del povero soldà .
Vado in fureria per dir le mie ragioni,
mi metton sull'attenti e mi sbatton in prigion...mi sbatton in prigion.

La canticchio ancora oggi,dopo averla imparata 40 anni fa,ma non mi ricordo il titolo,c'è qualche "vecio" che se lo ricorda (Elio 47). SALUTI ALPINI

Neanche io ricordo il titolo, ricordo però qualche altro verso:
E la prigione è scura e non si vede mai nessuno
soltanto il capoposto che ti porta la razion ti porta la razion
Una scodella d'acqua e un pezzettin di pan
poi ti sbatte la porta in faccia come se fossi un can come se fossi un can
Come se fossi un cane legato alla catena e queste son le pene del povero soldà  del povero soldà 
Ed io che credevo che che non ci fossero altri versi.Però il titolo,mi sa che non era un'esclusiva degli alpini.
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Re: Ancora sui canti della naja

Credo tu abbia ragione Lampo, che non è una canzone degli Alpini, io l'ho sempre sentita cantare da quelli della fanteria; però, diciamo del soldato in genere, qualche volta la cantavamo anche noi.
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