Parlando con alcuni ufficiali dell'esercito italiano è venuto fuori che in ambito militare,NATO e internazionale, i reparti di fanteria di linea dell'esercito inglese sono considerati i migliori,seguiti da quelli israeliani e a seguire l'accoppiata australiani/suddafricani!!! degli americani si è detto che hanno tanta potenza di fuoco ma poca tecnica e esperienza!!
Cosa ne pensate di questa grdatoria?
la mia opinione (da semplice appassionato di argomenti militari)
riferendosi all'insieme delle qualità dei soldati degli ufficiali e del addestramento
è la seguente
primo posto inglesi dopotutto non perdono una guerra dal1783
secondo posto israeliani
terzo posto tedeschi e francesi
Per quanto riguarda i reparti di fanteria francesi,a parte la legione straniera, in Bosnia e kosovo non hanno dato una buona prova,per quanto riguarda i tedeschi è dalla fine della seconda guerra mondiale che non vengono impiegati in combattimento quindi mancano elementi per poterne trarre un giudizio.
L'esercito austrialino è stato sempre formato da professionisti e avuto modo di operare in Korea e in Vietnam a fianco degli americani accumulando esperienze!! per i suddafricani vale la stessa cosa hanno affrontato da soli per decenni i vari gruppi di guerriglieri prima in rodesia poi in angola, per non parlare del corpo di spedizione cubano che operava in angola fino alla fine degli anni 80!!
personalmente ritengo che uno dei fattori che determinano l'efficacia di un esercito
sia l'adattabilità ai vari teatri operativi e il modo di affrontare i problemi
e in questo ritengo che i tedeschi siano ancora abbastanza efficaci
in quanto ai francesi anno fatto la loro bella esperienza in Ciad dal 80 al87
Perdonate la schiettezza: come si fa a giudicare la qualità delle fanterie dal PKO, o anche da operazioni tipo Libano 2006 e Gaza 2008, o perfino dal Vietnam?
Nordlingen, Wagram, Tannenberg.
Questi sono i banchi di prova dove si testa il valore della Fanteria; altro che la Bosnia o il Kossovo...
Note a margine.
Anche l'esercito prussiano del 1806 era formato da professionisti. Il risultato è noto.
L'Impero Britannico non perderà una guerra dal 1783, ma in tale lasso di tempo la qualità media della fanteria inglese (sottolineo: inglese) è variata fra il penoso e l'appena sufficiente.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Per me spesso, in queste valutazioni, una componente preponderante è quella emotiva.
Inoltre vale la storia, l'attualità e l'ambiente.
Qualcuno ha considerato, solo per ipotesi, giapponesi, cinesi o indiani?
A me piacciono moltissimo le tradizioni dei reggimenti inglesi, con le loro bandiere piene di nomi di battaglie in mezzo mondo.
Però non mi pare correto dire che dal 1783 non hanno mai perso una guerra. Perchè, per esempio, dimenticare le guerre afghane?
a mio avviso più che costretti a sgombrare come successo in America
sono semplicemente arrivati alla conclusione che il gioco non valeva la candela
come d'altra parte anno fatto in seguito i russi
e come (questa è una mia opinione personale ) faranno presto gli Americani
d'altra parte con la fine del grande gioco
l'area a progressivamente perso di interesse per l'impero britannico
Può essere, ma visto quello che sta succedendo ancora oggi, il grande gioco in Afghanistan non è mai finito e gli Inglesi sono praticamente nella stessa situazione di stallo di 2000 anni fa.
Il problema è, più in generale, che un tipo di esercito e di addestramento può valere in un'area ed essere inutile in un'altra.
E' sempre difficile fare classifiche e spesso è un'esercizio meramente teorico.
Anche nello sport si dice: Chi è stato il più grande? E si cerca di confrontare persone che hanno vissuto in periodi diversi, con diverse modalità di comportamento e di preparazione .
Idem i generali.
Primo esempio che mi viene in mente: come si sarebbe comportato Alessandro il Grande se avesse avuto i problemi di rifornimento di Patton?
Sono del parere che la professionalità di un esercito si veda anche nel modo in cui gestisce missioni tipo di pace-keeping o nella gestione dei rapporti con la popolazione nelle zone di operazione,e gli inglesi eccelleno anche in questo!!
Cinesi? Indiani? nemmeno li prendo in considerazione,mandare all'assalto ondate di soldati non curanti delle perdite,vedi korea anni 50!!!
cavalli ha scritto:non ho elementi per dare giudizi, però negli aurei tempi il susa (fanteria alpina e soldati di leva) dava filo da torcere ai sudditi di sua maestà
Col valido appoggio ravvicinato della 40a Batteria (Artiglieria Alpina di Naja).
Tutto vero. Così come è vero che spesso e volentieri gli Inglesi, che non perderanno mai il pallino dello sport, davano molto più prestigio a che vinceva le gare sportive di contorno che non la guerra finta (una continuativa di una settimana più o meno). Ecco perchè il Capo, se appena poteva, andava a prendersi al CAR gente diplomata ISEF
Prima di tutto, la discussione è incentrata sulle fanterie. L'insieme dell'esercito è una cosa ben differente.
Quindi le capacità si possono discernere con esattezza solo nel cuore della battaglia campale, attività precipua del fante.
Giudicare le qualità delle fanterie dal PKO o dalle guerre coloniali è come giudicare un'auto dalla tappezzeria.
Controprova: la Campagna d'Abissinia è forse esempio insuperato di campagna coloniale. Ne deduciamo che le fanterie italiane fossero dunque per armamento, equipaggiamento, inquadramento e conduzione le migliori del mondo?
E allora: le fanterie inglesi, negli ultimi due secoli, rispetto a quante omologhe allo stato dell'arte hanno dimostrato la propria superiorità sul campo?
Semplice: nessuna.
Napoleone venne messo infine fuori gioco a Lipsia, dove comandava lo Schwartzenberg (austriaco) con in sottordine Blà¼cher (prussiano). Inglesi presenti: nessuno.
Waterloo è solo un colpo di coda, con il Congresso di Vienna già in atto, e Napoleone costretto a centellinare le ultime risorse demografiche di una Francia ormai esausta dopo venti anni di guerre.
Eppure il sopravvalutatissimo Wellington alla fine si trova costretto a implorare la notte o Blà¼cher.
Nelle guerre napoleoniche perfino i reggimenti di fanteria russi sono mediamente migliori degli inglesi.
Passa un secolo, e arriva "l'ultima estate dell'Europa".
Perfino Churchill si accorge, e lo mette per iscritto, che l'azione delle fanterie imperiali sortiva determinati effetti, e quello delle fanterie inglesi ne produceva di ben altri. Che gli unni uscivano dalle trincee nel '14, nel '15, nel '16, nel '17 e ancora nel '18 per vincere, e gli inglesi lo facevano per avere 27.000 caduti in poche ore di battaglia (Somme, 1 luglio 1916).
Tanto che un quarto di secolo dopo il politico britannico ben si guardò dall'addivenire ancora al redde rationem con i tedeschi, prima che i sovietici si fossero incaricati - volenti o nolenti - di spezzare la Wehrmacht...
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
senza imbattermi in giudizi prettamente tecnici a rigor di logica non credo che l'Inghilterra abbia un corpo di fanteria forte. E' un'isola peraltro pianeggiante o "rotondeggiante" perciò con scarsi punti di forza in caso di invasione. Quindi forte aviazione per la difesa e forte marina per il commercio. Le truppe coloniali poi le comprendete fra gli "inglesi"? I francesi poi utilizzano all'estero sopratutto la legione. In Italia io sarei per avere solo gli alpini come unico corpo dell'esercito su cui investire moltissimo, poi aviozione e marina combinate. Questo da profano e seguendo la mia logica. Poi a mio parere è impossibile comparare i successi di corpi delle varie nazioni.