In un sito Internet italiano ho trovato le seguenti notizie:
“11 settembre 1943: A[---] G[-------] scende con una squadra a Germagnano e disarma i militi della Gaf alle casermette.”.
(...omissis...)
13 settembre 1943:
“V[-------] G[--------] (Cent) in convalescenza nella sua casa di Mezzenile comincia ad organizzare una banda con l'amico Giulio Pocchiola. La prima sede è in una sua baita nella frazione Consolata. Cent venne unanimemente proclamato comandante. Prima impresa fu il colpo alla caserma della Gaf di Usseglio. L'esito superò ogni aspettativa, giacché oltre al bottino in armi, munizioni, coperte e muli, avuti dopo una finta resistenza, vi fu l'adesione dell'ufficiale (Morgan) e del plotone, passati interamente alla banda.”.
Rispettando la legge sulla riservatezza ho dovuto rinunciare alla trascrizione completa dei nomi dei due protagonisti, anche perchè un civile che assalta una caserma e disarma i militari compie un reato (in tempo di guerra era punibile con la pena di morte). Questo episodio, se così avvenuto, appare senz'altro come uno dei primi della guerra civile, la cui esistenza viene negata da molti oppure viene da altri definita guerra di liberazione; premesso che lo scopo di questo mio intervento non è analizzare tale controversia, resta il fatto che civili (armati ??) avrebbero compiuto un'azione ostile contro un reparto della G.A.F.; ancora non erano state costituite le Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. E non può essere taciuto che Mussolini era stato liberato dai Fallschirmjager in data 12 Settembre 1943, che il Gen. Graziani non aveva ancora pronunciato nel teatro Adriano di Roma il discorso per la ricostituzione delle Forze Armate (discorso pubblicato da “Il Piccolo”, 2-3 Ottobre 1943, n. 236, nonché da molti altri giornali), che non era stata pubblicata la modalità per la presentazione degli Uff.li e S.Uff.li (iniziò il 20 Dicembre, come previsto dai Decreti nn. 14 e 15, 15 Dicembre 1943). Azioni ostili contro reparti della G.A.F non potevano nemmeno essere considerati come atti miranti a combattere il “Tedesco invasore” (usando un'espressione formalizzata proprio allora...dimenticando, per la verità , che molti reparti tedeschi erano presenti in Italia ben prima del 25 Luglio 1943). Dunque a che titolo ma soprattutto “autorizzati” da quale autorità alcuni cittadini potevano compiere atti ostili contro le Forze Armate? Quindi la storia della Guardia alla Frontiera durante la fine del 1943 mi sembra meritevole di approfondimento; immagino che non manchino i fatti in merito e che si tratti semplicemente di portarli alla luce. Ad esempio, ho visto cartoline in franchigia di militari G.A.F. spedite dopo l'8 Settembre 1943. Qualcuno conosce maggiori dettagli sugli episodi di Germagnano e di Usseglio? Altrove avvennero ostilità contro reparti di G.A.F. e di Alpini?