Rinforzi

[m57]

sono dell'idea che se avessimo mandato più medici (ma anche idraulici, elettricisti...) e meno soldati la situazione sarebbe migliore. Quando la gente ha la pancia piena e un posto caldo/tranquillo è più disposta a discutere anzichè sparare.
Del resto non possiamo pensare di esportare/imporre il nostro modo di vivere e la nostra democrazia.
Ci vuole tempo, e sto parlando di generazioni. Sempre ammesso che loro vogliano cambiare.

[m57]

dimenticavo un'altra cosa, circa le missioni di "pace".
se c'è da distribuire medicinali o altro ci possono andare i boy scout o i pompieri.
se ci mandiamo i soldati .....è intrinseco che non c'è pace.......

quand'ero piccolo, e guardavo la sfilata del 2 giugno il commentatore continuava a ripetere che ....in caso di calamità  naturale. Tutto serviva per quella che poi è diventata la protezione civile.
Ora si sono inventati i "soldati di pace".
NON è vero. Purtroppo i soldati servono per fare la guerra, o per evitarla... facendo la "voce grossa"

[Luigi]

Sul fatto poi che si mandino uomini ad addestrare l'ANA lo fanno tutti. Ne menano vanto in primis inglesi e francesi: L'ultimo contingente francese è formato da Gendarmi, a detta di RAID, quello francese, di dicembre meglio dotati di armi e mezzi dei soldati

E va bene.
Io però osservavo solamente una pecca logica a partire dai due lanci di agenzia segnalati da Ax, in uno dei quali si affermava che gli USA richiedevano truppe per combattere, e l'Italia mandava truppe per addestrare.
Che poi i contingenti occidentali, in Iraq come nei Balcani come in Afghanistan, giochino a nascondino è cosa risaputa:
http://www.tomdispatch.com/post/175090

Vedo poi che il metodo ANA - non in senso afgano - prende piede.
Vietata qualsiasi critica, altrimenti si infanga o si sputa nel piatto.
Tutto va bene, madame la marquise.
Con l'eccezione unica, naturalmente, della Leva.

Mandi.
Luigi

P.S.: senza dimenticare che Patria e Stato sono due realtà  differenti...

[Lorenzo]

Uno dei motivi è quello di fare aumentare il nostro prestigio all'estero!!! e penso che ci stiamo riuscendo!!

[wintergreen]

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Vedo poi che il metodo ANA - non in senso afgano - prende piede.
Vietata qualsiasi critica, altrimenti si infanga o si sputa nel piatto.
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Io trovo che su questo forum, e ringrazio il WM, ognuno abbia sempre potuto esprimere le proprie opinioni e mi sembra avventata la tua considerazione.
Ma forse ti riferisci al fatto che molto spesso non mi trovo d'accordo con le tue posizioni.
Nessuno, mi sembra, ti ha mai impedito di esprimere le tue critiche, e men che meno io, ma lasciamia il diritto di dissentire, quantomeno sui toni.
Il richiamo al metodo ANA, come lo chiami tu può valere solo per gli altri?
PS
Comunque ti posso dire che leggo sempre con interesse i tuoi interventi, anche se, evidentemente, spesso non li condivido.-

[Luigi]

Io posso cercare di rispondere di quanto scrivo.
Chiedermi conto di quanto non scrivo significa sopravvalutare ampiamente le mie capacità .

Non ho mosso alcun appunto a Simone.
Non ho invocato censure.
Non ho criticato l'addestramento dell'Esercito afgano.

Ho solo osservato una discrepanza fra le notizie riportate dalle due agenzie.
Ho contestato il fatto che, di fronte alle critiche, si risponda in modalità  RAI con le opzioni "fango sull'ANA" piuttosto che "sputi sull'Italia".

Non mi sembra di aver difeso, a suo tempo, il 105/14 dicendo ad esempio che le tue critiche erano una pugnalata alla schiena delle Truppe Alpine...

Mandi.
Luigi

[axtolf]

Direi che sull'onda "delle emozioni" tra voi c'è stato un po' di malinteso... direi che non è nemmeno il caso di scuterne mi sembra molto evidente che non vi siete capiti.

Comunque sia anche io ho notato una discrepanza tra le notizie, ma non gli ho dato molto peso, ho dato la colpa ai giornalisti che forse hanno messo del loro nell'interpretare gli annunci dei vari governi.
Per quanto riguarda il "prestigio" dell'Italia.
Io credo che sia corretto che rispettiamo quelle che sono le richieste dei nostri alleati, quello che sarebbe auspicabile invece sarebbe una politica comune da parte dell'Europa in materia di questa e molte cose. Se fosse l'Europa a rispondere alle richieste degli Stati Uniti ed eventualmente dire di no o di si, sarebbe un gran passo avanti, anche per risolvere altre problematiche che a torto o a ragione sono considerate collegate alle missioni all'estero. Sfortunatamente a Bruxelles si perdono a decidere per noi dei simboli religiosi e a mandare avanti il carrozzone.

Dal punto di vista strettamente militare, mandare personale e mezzi, se fatto bene, costituisce una notevole fonte di esperienza per i nostri militari, nonchè un banco di prova per mezzi ed equipaggiamenti. Di per sè, ovviamente, non è di certo una motivazione sufficente per mandare gente all'estero.

Dal punto di vista economico e politico, spero solo che ne valga la pena.