Mi permetto di precedere Luigi nella risposta a Nicola.
E' successo che un hacker (o gruppo di medesimi) abbia forato il firewall dell'Università dell'East Anglia, accedendo quindi ai loro server, in particolare scaricando materiale della Climate Research Unit cioè il centro che è uno dei (mi pare siano tre in totale) centri mondiali presso cui si svolge, godendo di finanziamenti multimilionari (in euro), la ricerca sul Global Warming. O, per essere completamente corretti: sul riscaldamento globale causato dall'attività umana. Perchè è questo l'obiettivo delle ricerche: dimostare che l'uomo scalda la terra. Non che la terra si scalda per i cavoli suoi, sempre che lo faccia, ma che essa si scalda per colpa dell'uomo.
Orbene: gli hacker hanno scaricato mi pare 60 giga di files dall'Università dell'East Anglia. Tra tutta sta mole di roba, di sommo interesse l'archivio delle mail. In queste si nota come gli "scienziati" brighino tra loro per far sì che i dati raccolti (oggettivi) possano essere usati al fine di "dimostrare" ciò che essi vogliono: che la terra si scalda, e che lo fa sempre più velocemente a partire da quando l'attività umana è diventata sempre più industriale e ad alto impatto ambientale. Dati corretti, o addirittura omessi. Consigli su come negare l'accesso ai dati di base del centro di studi dell'Università , chiesti da esterni in base all'equivalente inglese del Freddom of Information Act. Suggerimenti su come sputtanare colleghi scettici ecc. C'è tutto.
Il fatto è noto da una quindicina di giorni almeno, ma da noi non se ne parla.
Io ho trovato questo articolo:
Articolo Examiner
Il perchè l'agenda è questa e cioè che stiamo andando arrosto?
Perchè se tu riesci a convincere tutti di questo fatto, sarà molto facile ottenere due cose:
1) aprire finalmente un bel mercato (leggi: Borsa) in cui commerciare emissioni di CO2. C'è già qualcosa diq uesto genere, ma non è ancora né un mercato libero (libero nel senso motlo particolare che la finanza da a questo termine... libertà "spintanee" potremmo chiamarle). Vi si potrebbe persino commerciare aria, quella che respiriamo... Qualcuno pensa che la vita non dovrebbe essere gratis. Vedi l'acqua che si vuole sia una merce da scambiare e non già da fornire, avendo ripagati i costi di funzionamento degli impianti.
2) tassare le stesse emissioni (o l'aria che respiri). Secondo i più oltranzisti, dal momento che un uomo mediamente produce x metri cubi di CO2 all'anno, dovrebbe essere tassato su queste sue emissioni. Respiri, e quindi emetti CO2? Paghi. Ma, siccome noi siamo buoni, più buoni, proprio come i maiali della Fattoria degli Animale, se sei furbo ti puoi venire a comperare dei futures sulla CO2 che magari valgono meno di quanto lo Stato ti fa pagare la "tua" CO2 e così via.
3) un certo consorte di una certa Regina ebbe a dire una volta che il suo sogno sarebbe quello di rinascere sotto forma di un virus mortale, così da dare una bella sfoltita alla popolazione umana. Egli è un noto gaffeur ma, come tutti i gaffeur, nelle loro gaffes mettono il loro vero pensare ed essere. Egli non è, beniteso, il solo. Ci sono tantissimi paladini della denatalità , da ottenersi a qualunque costo, molti tra i vecchi sessantottini. Lo slogan popolare è, solitamente, "siamo in troppi", Ricordate che essi, quando lo pronunciano, in realtà in mente non hanno la prima persona plurale del verbo essere, bensì la seconda: siete in troppi. Perchè voi, esistendo, scaldate il pianeta.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86