Hellis ha scritto:• L' ANA è una Associazione d'arma. Da 90 anni a questa parte.
Proprio per fare il pignolo: nei primissimi anni l'ANA fu, più correttamente, associazione reducistica. Solo chi aveva prestato servizio in zona di guerra (e solo in prima linea) negli Alpini poteva iscriversi. Esclusi montagnini - che infatti ebbero per qualche anno una loro associazione - addetti ai comandi, cappellani e un po' di altre categorie.
Dopo questo periodo iniziale, come in tutte le realtà umane soggetto a naturali assestamenti, i fondatori riconsiderarono molto rapidamente la faccenda (forse anche prendendo atto dell'esistenza dell'ANCR, cui destinare tutti uniti l'intento più "reducistico"), tanto che entro il 1929 la situazione diventò, dal punto di vista dell'affiliazione, pressochè quella durata fino al 1976.
In quell'anno, o subito dopo (ora non ricordo con precisione), venne introdotta la figura del "socio aggregato", o "amico degli Alpini".
Dal punto di vista formale non cambiava nulla. Dal punto di vista sostanziale era la prima spaccatura dell'argine.
Infatti è noto come, non vivendo in conformità al proprio pensiero, si finisca a pensare nel modo in cui si vive.
Da allora lo spirito di corpo, del tutto legittimo ed anzi encomiabile in gente che a tale animo aveva dovuto dar forma sul campo di battaglia, cominciò a sfumare in una generale "esaltazione dell'Alpino" a prescindere (vedi protesta ufficiale per la foto di Roberto Sandalo in uniforme, pubblicata dal "Corriere della Sera").
Concetti vagamente inquietanti - stante il loro camaleontismo - come "alpinità " o "spirito alpino" iniziarono a farsi largo sempre più.
Il punto di arrivo non poteva, continuando su questa strada, che essere quello che stiamo vivendo, con furieri e magazzinieri ridicolizzati da chi dovrebbe essere il primo a difenderli, e quei ragazzi - che affermano di essere alpini senza un'ora di naja - fatti invece oggetto di commoventi esaltazioni.
Compromesso dopo compromesso, si è ovviamente arrivati anche ad una concezione meramente quantitativa dell'Associazione, per cui ci sono molti iscritti tali solo perchè, un giorno, hanno incontrato al bar sotto casa il capogruppo locale. Capogruppo che ogni anno passa di nuovo in quel bar per recuperarne la quota d'iscrizione; salvo non vederli più, nemmeno in Adunata, per altri 12 mesi.
Probabilmente è a questa categoria di soci che qualcuno si riferisce, parlando di maggioranze che appoggiano l'inversione in corso.
A scanso di equivoci: non ho nulla contro i soci aggregati. Anzi, fra loro ho alcuni buoni amici con cui ho diviso fango e acqua con la P.C.
Ma proprio per la considerazione che ne ho, non capisco come si possa farli associare solo per piegare la schiena, senza alcun diritto di elettorato.
Mandi.
Luigi
P.S.: sempre a scanso di equivoci, l'allarme del TWR non era causato da Bravo51, con il quale spero sia stato chiarito ogni eventuale malinteso riguardo la mia considerazione morale per l'Arma di Fanteria (della quale anzi mi disturba la situazione attuale, come già scritto in altra discussione).