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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Franz ha scritto:
Hellis ha scritto: Dimmi che per la location della foto non l'hai fatto apposta... :--""
Ero lontano e la sfilata stava partendo, dello sfondo mi sono accorto quando ho scaricato e ritagliato la foto, ma avevo solo quella.... :--""
Vecchia lenza, come direbbe il mitico Vittorio Munari.... :mrgreen:
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

lettera del presidente agli stagisti
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

mi consola l'ultima frase: Se il pianeta avrà  un futuro..........ecc.. dai che forse ci sono speranze che non si faccia più niente (:re:)
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Beh, anche lo specificare che non sono alpini non è male.
Certo che parlare di coraggio... insomma....
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

salve
ho riportato la lettera per evidenziare il fatto che i ragazzi non possono essere considerati alpini
per quello che riguarda il coraggio e la determinazione mi sembrano affermazioni un po tirate
tali aggettivi mi sembra il caso di riservarli agli alpini in armi
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Direi una bella presa di posizione, doverosa anche, vista la fuga in avanti di alcune sezioni che hanno fatto sfilare gli stagisti nei recenti raduni. Spero che Perona metta i puntini sulle "i" anche per il discorso Cappello anche se, visto l'andazzo di regalare e far indossare il nostro simbolo a chiunque vada a genio a capigruppo e presidenti di sezione, non ho molta fiducia in merito.
Tra l'altro, leggendo il forum ANA, del quale non sono mai stato assiduo frequentatore, e i commenti sui gruppi di facebook dell'ANA e di Truppe Alpine, sembra che ci sia una discreta schiera di persone che non si scandalizza per quest'uso improprio.
Ad ogni modo, per me i simboli hanno importanza - sarò forse datato - e il Cappello è il simbolo per eccellenza di noi Alpini, e va difeso come tale. Perciò spero valga il discorso che i non Alpini non portino il Cappello (se non sei qualcosa, perchè devi portare dei simboli che non ti appartengono?) ma credo sia purtroppo una speranza vana... Se prevarrà  una linea morbida e non intransigente, per quanto mi riguarda il prossimo anno l'ANA perderà  un socio effettivo.

Quanto al coraggio... non riesco a capire cosa c'è di coraggioso nel fare 15gg da turista in montagna.
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Non sono alpino ma d'accordo con tutti voi.
Comunque, dall'ultima riga di Pierpa, a me dovrebbero darlo con la penna bianca! :mrgreen:
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

http://www.youtube.com/watch?v=eFTHe2ZJqUE certo che questi non hanno bisogno di stagisti! :--""
http://www.youtube.com/watch?v=BEGys0AMYMg non per fare paragoni , certo che It Army ne ha strada da fare come addestramento formale :mrgreen: verso la fine ci sono le "gnocche" che sfilano, veramente "cazzute"(scusate se è "leggermente" OT)
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

cavalli ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=eFTHe2ZJqUE certo che questi non hanno bisogno di stagisti! :--""
http://www.youtube.com/watch?v=BEGys0AMYMg non per fare paragoni , certo che It Army ne ha strada da fare come addestramento formale :mrgreen: verso la fine ci sono le "gnocche" che sfilano, veramente "cazzute"(scusate se è "leggermente" OT)
che paura cavolo! mi hanno messo veramente molta angoscia speriamo che preparino la guerra volendo la pace altrimenti sarà  durissima!!
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Come ulteriore contributo alla discussione inserisco un intervento di Jolly46 apparso sul forum ANA.
Spero di non dar fastidio così all'autore o ad Ax.
Mandi.
Luigi

INIZIO

Ho letto molti degli interventi ed ho avuto l'impressione che artatamente o casualmente si sia voluto "nascondere" il tema centrale della discussione spostando l'attenzione sulla novità  ed interesse dell'iniziativa sul "campo estivo" (termine che mi pare più corretto di mini-naja o dello straniero stage).
L'iniziativa in se e per se può essere considerata interessante, molto interessante nonchè utile sia per i ragazzi sia per i militari che in mancanza della leva obbligatoria devono fare un po' di marketing per i futuri arruolamenti.
La sovraesposizione mediatica dei nostri tempo ha reso ancor più importante ed appetibile la faccenda e magari ha aperto scenari sul futuro delle Associazioni d'Arma che, per erosione naturale e ricambio tendente a zero, sono destinate in più o meno lustri alla scomparsa definitiva.
Direi che l'ANA ha avuto fiuto a cogliere la palla al balzo, altre associazioni certamente non avrebbero avuto riflessi così pronti e reattivi!

Ed in se l'iniziativa non è nemmeno una novità  assoluta, da decenni l'Aeronautica organizza per gli studenti i Corsi di Cultura Aeronautica che vengono svolti su aeroporti civili e prevedono delle attività  di volo, ma alla fine l'Aeronautica mica consegna i dorati ed ambiti brevetti di volo, solo spiega ai ragazzi qual'è la strada per arrivare a fregiarsene. Dimenticavo lì i ragazzi non ricevono nesssuna uniforme ne' copricapo, per questi e per chi vorrà  ci saranno occasioni in futuro.

Perchè è qui che sta il punto di tutta la faccenda: aver travestito da militari dei civili ed avergli anche fatto credere che con una semplice vestizione fossero diventati militari.
Gli è stata data l'uniforme con le stellette e cappello senza che esistesse alcun titolo per ricevere tali "simboli". E questo non lo dice il sottoscritto che magari stamattina si è alzato con il piede sbagliato ma lo dicono le Leggi ed i regolamenti di questo Stato e del suo Esercito.
L'articolo 1 del vigente "Regolamento sulle uniformi dell'Esercito" recita testualmente: "E' fatto assoluto divieto di indossare l'uniforme ai cittadini che non abbiano prestato servizio militare".
L'uso del termine assoluto toglie ogni dubbio sulla volontà  del regolamento e taglia la testa a qualsiasi ipotesi e congettura che ho letto qua e la, personalmente mi meraviglia e mi rattrista molto che un Generale di Corpo d'Armata non conosca i regolamenti della sua forza armata.
Certo sono passati i tempi di quando un Generale Comandante la Fanteria della Divisione "Folgore" misurava se gli scudetti sulle maniche dei suoi Ufficiali e Sottufficiali fossero esattamente posti a 12 centimetri dalla cucitura della spalla. Lo zelo dei tempi della guerra fredda forse oggi non è più necessario ma il rispetto degli assunti principali di un regolamento credo ancor oggi debbano essere osservati se non altro perché basati anche su una Legge vigente dello Stato.
Chi poi è Ufficiale in congedo sa benissimo che per mettersi in uniforme nelle occasioni consentite deve darne opportuna segnalazione al Comando interessato ed apporre sulla stessa apposito distintivo indicante la categoria del congedo (distintivo previsto anche per l'ANA come ben saprete). Ovviamente in qualsiasi associazione d'arma un socio "aggregato" od "amico" che non ha svolto il servizio militare non può in nessun modo indossare l'uniforme non avendo i requisiti previsti da norme e leggi.

Quindi è assodato ed evidente che nel caso in questione regolamenti, leggi e disposizioni non sono state osservate e rispettate, concedendo l'uso dell'uniforme a dei ragazzi che non avevano assolutamente nessuno status militare ma erano dei civili in tutto e per tutto, e tali sono ancor oggi non essendo mai stati incorporati nella forza armata.
Ed il grave è che si deve vedere anche un Ufficiale Generale dell'Esercito Italiano che fa' finta di nulla e consegna dei cappelli a dei "civili con le stellette al bavero", alto ufficiale che magari in tanti anni di servizio avrà  "cicchettato" migliaia di Alpini per inosservanza sul corretto uso dell'uniforme.
Ovvero in nome della pubblicità , del marketing, del "volemose bene" sono state calpestanti leggi e regolamenti che da sempre, noi che abbiamo portato le stellette vere, quelle "certificate" dal Giuramento collettivo ed individuale, abbiamo sentito il dovere di osservare e rispettare.

E mi si dirà  a questo punto: ma l'ANA che c'entra? E' stata una decisione dell'Esercito.
Certo ma venire a dire che l'ANA, principale collaboratore dell'iniziativa e volano del reclutamento, nulla sapesse, nulla immaginasse, nulla potesse fare o suggerire, mi sembra abusare dell'intelligenza (anche se poca) di noi che leggiamo e che qualche lustro di esperienza ce l'abbiamo e ben conosciamo non solo il mondo militare ma anche quello associativo nei suoi molteplici aspetti e contradditorietà .
I resoconti e le immagini post avvenimento mi sembra siano sufficienti a far intuire la consapevolezza e partecipazione in toto dell'associazione, peraltro giusta e condivisibile visto il preminete ruolo che gli era stato affidato.
Personalmente ed andreottianamente parlando sono convinto che l'ANA invece sia stata felice ed entusiasta di quei cappelli esibiti in pompa magna perchè pubblicitariamente la "trovata" andava anche a suo favore (ed i primi eventi post colonia sembrano dare ragione al mio pensiero), essendo automatico l'abbinamento ANA-cappello alpino.
Per inciso stessa considerazione avrei fatto se si fosse trattato di basco rosso, altro copricapo molto ambito quanto inflazionato in tantissimi non aventi diritto.

In sostanza che senso ha avuto vestire da militari dei civili, passando sopra ad ogni regola?
La risposta è una sola .... pubblicità  e propaganda ..... nel miglior stile delle "veline", non quelle televisive ma quelle giornalistiche.
Oggi tutto fa spettacolo ed i cappelli alpini sono stati funzionali a questo spettacolo.
Con l'aggravante di aver "illuso" dei ragazzi presentando una mendace realtà , erano e sono rimasti dei civili ed invece mi par di capire che sono convinti e qualcuno gliene da' certezza che "hanno fatto il militare"!
Ma il "militare" è un'altra cosa, non solo l'aspetto burocratico della incorporazione ed immatricolazione ma soprattutto ed essenzialmente si è "militari" dal momento del Giuramento di fedeltà  alla Repubblica, sia esso collettivo (ovvero di reparto e valido anche per chi in quel fondamentale giorno è assente per causa maggiore) che individuale (ove alla formula di rito aggiungiamo anche l'assenso scritto).
Non mi pare che ai nostri giovani civili sia stata chiesta la grande prova del Giuramento quindi la loro permanenza in Pusteria è tale e quale a quella in qualsiasi altra colonia estiva ..... cambia solo il gestore.

E mi viene da pensare se si sarebbero divertiti meno vestiti in altro modo, seppur in modo consono e con una certa uniformità  e sobrietà ? Avrebbero valutato diversamente l'esperienza?
Se la gioia per la partecipazioene fosse stata legata solo dalla vanità  dell'uniforme e del cappello, penserei preoccupato che si tratti di ragazzi pienamente integrati nell'attuale società  dell'apparire piuttosto che dell'essere. Invece in tutta questa faccenda mi sembrano i protagonisti migliori e gli unici a meritarsi il giusto apprezzamento, magari questo mio intervento potrà  disturbargli od infastidirli ma sono stato educato dalla mia famiglia (e soprattutto da mio padre che passò la sua vita con le stellette) a parlar chiaro ed in modo onesto guardando lealmente negli occhi.

In sintesi, sarò chiaro ed aspro, quello che ho visto nelle foto purtroppo è solo "carnevale" fuori stagione, teatrino intollerabile per chi, parafrasando una grande figura, è convinto che le stellette si portano cucite sulla pelle. E vedere coinvolti l'Esercito e l'ANA deprime ancor più.

E' probabile che il mio intervento possa essere considerato solo un orpello burocratico o questione di pura lana caprina, liberi di pensare ciò, certo se sarò tacciato di mentalità  vecchia ed arretrata lo considererò un grande onore perchè profondamente convinto che l'uniforme ed i suoi accessori non siano semplicemente un capo di vestiario buono per tutte le stagioni e per tutte le TV ma il simbolo principale e fondamentale della condizione militare, delle tradizioni e dei "colori" di reparti, che come diceva il grande ed amato Paolo Caccia Dominioni costituiscono un tutt'uno inscindibile ed irrinunciabile.

Chi ha vissuto il militare, sia in modo positivo che subendolo, chi in particolare ha frequentato i corsi AUC, ben sa che ci sono tanti atti, azioni, regole ed imposizioni che possono sembrare incomprensibili, inutili, orpelli lontani dalla realtà  e dalla concretezza.
Con l'esperienza, con la maturità , si capiscono poi i perché di tutti questi fastidiosi "ostacoli" o "soprusi", un ammaestramento per me fondamentale è in un episodio della ritirata di Russia che certamente molti di voi conosceranno.
In quei tragici momenti, quando principale era l'istinto di sopravvivenza, il comandante della 32^ batteria del gruppo Bergamo, l'allora Ten. Gallarotti (che da Generale comandò il 4° C.A. Alpino), impose che tutte le mattine i suoi montagnini facessero adunata in ordine chiuso come fossero nel cortile della loro caserma anziché stravolti nel ghiaccio ed affamati.
Con la mentalità  di oggi definiremmo questo ordine come una inutile stupidata, tempo perso, ed invece con questo metodo Gallarotti tenne unito il reparto, evitò al massimo lo sbandamento e riuscì a salvare dalla morte e dalla prigionia ancor peggiore della morte la maggior parte dei suoi uomini.

Ed è con queste piccoli atti, e fra essi ci metto anche la tutela morale e spirituale del cappello alpino, che si alimenta lo spirito di corpo e l'orgoglio dell'appartenenza. E sono piccoli tesori che non possono essere dati in saldo al primo cliente che si presenta.
Al tempo della mia 1^ nomina per avere il "diritto" di fregiarmi del distintivo del reparto ove ero assegnato dovevo aspettare fossero trascorsi sei mesi dal mio arrivo, nonostante avessi alle spalle i mesi del corso AUC dovevo ora "guadagnarmelo" sul campo. Ci tenevo a quell'emblema, avrei fatto carte false per portarlo al taschino della giacca ma mi era state insegnato a rispettare le "regole" ed attesi serenamente il trascorrere dei mesi: alla fine il "premio" fu ancora più ambito, emozionante e gratificante.

Certo l'Esercito di oggi è profondamente diverso da quello di soli pochi anni fa ma "colori", tradizioni ed insegne rimangono l'eterno tratto di unione, il cuore pulsante, il collante che rendono l'istituzione un qualcosa di profondamente diverso e lontano da un'anonima azienda od attività .
Senza tradizioni condivise e rispettate, senza la laica liturgia dei simboli, delle insegne e dei colori, un Esercito diventa un accozzaglia di mestieranti e stipendiati.

E quindi se svendiamo simboli e colori, facendo perdere loro il "peso" della storia e del tempo, non facciamo altro che alimentare il disgregamento delle tradizioni e la perdita della memoria collettiva, nonché facilitare il passaggio alla facile cultura dell'usa e getta.

Scusate la prolisità , queste sono riflessioni di uno che il cappello alpino non l'ha mai messo, nemmeno per scherzo, anche se alla visita di leva era "alpino complementare", magari il mio pensiero sarà  minoranza ma un bel motto della mia Arma "al di sopra delle aquile" dice
..... "pauci sed semper immites" …..

Noi pochi, noi felici pochi, noi schiera di fratelli con le stellette ....................


FINE
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Hellis
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

...a te invece ti censurano eh!? :evil:
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jolly46
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Nessun problema Luigi, anzi.
Ho ritenuto utile intervenire anche se sapevo che nulla sarebbe stato chiarito.
E' il difetto dei "forum istituzionali" (UNUCI compreso s'intende) ovvero si può discutere ma non si può criticare troppo le decisioni prese in alto, in un caso come questo poi che poteva forse minare certi rapporti ad alto livello.

Ora la discussione l'hanno anche chiusa per "inaridimento", ottima scappatoia, appena ho letto il messaggio di chiusura mi è venuto in mente un famoso proclama " ............ risalgono disordinatamente le valli che avevano sceso con baldanzosa sicurezza". :mrgreen:

Peccato perchè volevo aggiungere il fatto che ora il problema è tutto sul groppone dell'ANA, l'Esercito ha dato il cappello ed ha chiuso la cosa lì. Quei ragazzi non sono militari e quindi non rientrano nella loro giurisdizione. Arrivederci e grazie.
Glielo hanno regalato, che se lo mettino o no oramai è un problema che non li tange, il problema ora è tutto ANA.

Il prossimo anno magari distribuiranno il basco rosso od il fez da bersagliere ed ancora arrivederci e grazie.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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Federico
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Ma non è che per caso il ragazzo col capello tirato (incredibile...) che si vede nella foto è parente di qualcuno "importante" nell'ANA?

La pervicacia con cui il sig. Lavlex difende l'indifendibile (e cioè che questi ragazzi non sono mai stati Militari) è commovente comunque. Per lui la cosa è semplice: l'Esercito ha ospitato i ragazzi in una caserma, cosa che non sarebbe successa se la cosa non fosse stata autorizzata. L'Esercito (SME o addirittura il Ministro), poi, hanno regalato il Cappello ai ragazzi. Perciò loro lo possono portare, punto e basta. Cristallino. Tipo: la GdF ha ospitato qualche migliaio di aquilani dopo il terremoto. Erano stati perfino autorizzati ad esservi ospitati. Perciò ora essi possono chiamarsi Finanzieri e indossare il Basco Verde...

Vorrei complimentarmi con Jolly per lo splendido scritto, bravo!

E chiedere a Luigi che cosa abbia mai scritto di cosi pazzesco da essere censurato (ragazzaccio!) :D

Ciao
Art. Federico
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Brrrrrrrrr tira vento dalle parti di la', ma gratta e gratta con le unghie su l vetro , il vetro si é rotto e .....snammmm la porta si é chiuso ...peccato sia rimasta chiusa dentro la Constatazione di Franz : gli stagisti sapevano del cappello e l'ANA no ....sblannng !!!!!!! (:-D)
Beh di la volano bassi , o almeno lo credono... qualcuno si sta strangolando con le sue mani; ora vediamo quanto dura la stanza dove si sta discutendo serenamente con quei ragazzi ....vediamo ...
Ah Luigi ...non ti credere di superarmi ..... circa una settimana fa avevo messo un commento sulla home all'articolo su primicerj che era orgoglioso di loro .
Andate a vedere e trovate " Commenti 0 "
Avevo solo scritto che per la prima volta nella sua storia , l?ANA ufficializzava il fatto che ragzzi che non hanno fatto il militare portano il cappello alpino .

Tutto qui ..

Per il resto , sono d'accordo che ora sono cavoli dell'ANA le TTAA e company , se ne é lavata le mani e ci deve pensare l'ANA a grattarsi le rogne .
Il 24 c'é la Riunione Nazionale dei Presidenti di Sezione ...e all'ODG c'é il Progetto Difesa.... come al solito vedremo quanti Don Abbondio abbiamo eletto !!
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Re: novità Progetto Pianeta difesa.

Ma no, figurati.
È ovvio che se a me danno una medaglia-patacca a te ne danno due... :wink: :D
Certo che Franz ha proprio calato l'asso di bastoni. Ufficialmente la decisione di consegnare il Cappello era stata presa solo a fine corso; e invece, come al solito, il fabbricante non aveva provveduto al coperchio, ed ecco la verità  che salta fuori.

Non so, Federico, quali ascendenze abbia il giovane con Cappello tirato.
Di certo fra gli stagisti c'erano figli di consiglieri nazionali, mogli di consiglieri sezionali, e così via.
Per l'intervento... diciamo che ho espresso le mie opinioni in materia. Spero di essere riuscito a metterlo giù in modo da evitare la querela.
Nel caso, non arance ma bottiglie di grappa :--""

Jolly, mi accorgo solo ora di come quel "al di sopra delle aquile" possa essere equivocato, almeno in un forum di alpini-alpini :-k
Per cui ricordo, a scanso di equivoci, la canzoncina plebea e alquanto priva di "alpinità ", ma che a noi piaceva tanto...

"Se l'aviazione e i corpi speciali
quota tremila ci van con le ali,
noi che le ali le abbiamo ai coglion
quota tremilauno picozza e rampon!"


Con lo spirito dei "vecchi tempi", se me lo concedi, e un abbraccio :wink:

Mandi.
Luigi

P.S.: Linzen, era rimasto in sospeso il punto delle armi.
Una stagista, cui facevo notare come senza armi non è servizio militare, mi ha risposto sbigottita - e pure un pochino sdegnata - che non aveva mai pensato servisse il fucile per diventare alpini. Fai te.
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(G. Bedeschi)


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