Il progretto "Pianeta Difesa", chiamato più semplicemente "mininaja", si è concluso con un grande successo. I primi 145 giovani, 45 dei quali ragazze, i cui nominativi sono stati segnalati dalla nostra Associazione (come era stato richiesto dallo Stato Maggiore dell'Esercito) hanno ricevuto questa mattina il cappello alpino dalle mani del comandante delle Truppe alpine gen. Alberto Primicerj e dagli istruttori del 6° Alpini, comandato dal col. Massimo Gianni Poli, che li hanno addestrati in queste due settimane.»»
"Non abbiamo fatto loro alcuno sconto" ha detto il col. Poli, che è entusiasta di come questi ragazzi e ragazze hanno risposto: "hanno dimostrato tenacia, affiatamento, spirito di sacrificio e hanno stupito per la loro capacità di inserimento nel mondo alpino".
Era presente alla cerimonia della conclusione del corso anche il nostro presidente Corrado Perona che ha spiegato il significato e il valore morale del cappello alpino, invitando i giovani a custodire questo prezioso simbolo e di esserne degni nella vita civile. Si è anche augurato che, forti di questa esperienza alcuni di questi ragazzi e ragazze possano arruolarsi nelle Truppe alpine.
Da homepage ANA.it
.....cala il vento nella valle la campana suona ancora mentre il sole se ne va.......
axtolf ha scritto:Dunque in pratica adesso uno diventa alpino facendo un stage...
Non direi, al massimo adesso si diventa "socio ana"
Pare possano essere iscritti solo come soci aggegati (gli Amici degli Alpini per capirci) però potranno indossare il copricapo con al penna alla manifestazioni ANA perchè l'EI (nella persona di un generale degli alpini ) glielo ha messo in testa !
un abbraccio alpino
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono.
(Voltaire)
Da quello che scrive Abbadia sembra che l'ana sia ignara di tutto, a me pare cis sia dentro con tutte le scarpe altro che fare le cose senza conoscere i regolamenti aniani
Tutto questo 'marketting' pubblicitario su uniformi,copricapi militari,addestramenti, attività motorie all'aria aperta... che vede coinvolti i ciovini, che da anni non sanno piu' cosa significa andareafareilmilitare, mi sà tanto di voglia di re-introdurre il cuneonelfianco della vita dei 'ciovini' appunto.
Insomma, forse q.uno si è accorto che la Legge NON ha abolito la naja, ma l'ha solo...sospesa.
Certo reintrodurre dalla sera alla mattina il famigerato 'cuneonelfiancodellavitadeiragazzi' non si può, onde evitare orde di mamme piangenti e pargoli sottoschock.
Però tutte 'ste iniziative belliche, da ripetersi sembra in varie parti d'Italia, mi sanno di tentativo x riabituare il 'paese' a vedere i propri pargoli in uniforme...ed essendo bastiancontrario x statuto la cosa non mi dispiace
Certo che se l'iniziativa si ferma alla 'macchietta' della mininaja allora
X quanto riguarda i vertici ANA e il Cappello Alpino dato a destra e a manca ...personalmente non ho nulla in contrario che questi 'ragazzi' si possano iscrivere - ma ne avranno la voglia? - come 'amicidegliAlpini', poi se un giorno faranno la Naja, diventeranno a pieno titolo Alpini, non prima!
Saludos
Max Diable 7/84
Ultima modifica di 7°Alpini il ven set 25, 2009 6:52 pm, modificato 1 volta in totale.
Ovvio che l'ANA (o più correttamente la sua dirigenza) sia del tutto d'accordo, visto che a suo tempo venne firmato fra questa e lo SME un apposito memorandum d'intesa.
Non commento il fatto del Cappello Alpino - "sacro simbolo della specialità " che alla fine, almeno simbolicamente, costituisce discrimine fra chi Alpino è e chi Alpino non è - consegnato con tale inaudita leggerezza.
Non mi viene proprio in mente niente da scrivere, tanto è lo sconcerto.
Spero soltanto che adesso, per un eventuale briciolo di dignitosa coerenza superstite, nessuno vada più a redarguire i soci aggregati (maledetto il giorno che li hanno fatti entrare) che si comprano il Cappello. Almeno questi lo pagano di tasca loro.
E magari ora qualcuno comprende meglio il motivo reale della rapida sparizione dalla ribalta del precedente Presidente Nazionale.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
linzen ha scritto:Da quello che scrive Abbadia sembra che l'ana sia ignara di tutto, a me pare cis sia dentro con tutte le scarpe altro che fare le cose senza conoscere i regolamenti aniani
L'ANA ha accettato in pieno la richiesta dei politici, ha sbrodolato quando é stato chiesto di scegliere i giovani ( una scelta molto ...ristretta) , sta cercando di appigliarsi a tutto per giustificare il fatto che sia dato loro il cappello in barba ai regolamenti e allo statuto .
Tanto dentro che con Primicerj, a dare i cappelli ( voluto minuscolo) , c'era Perona .
Al prossimo Consiglio di Sezione chiedero' che sia permesso agli ADA della sezione di portare il cappello alpino .
Non vedo perché lo possano fare 130 ragazzi con 14 giorni tutto compreso di finta naja e non lo possano portare quelli che lavorano al nostro fianco da decenni .
Ho sempre combattuto CONTRO questa possibilita' , contro i cappelli tarocchi e contro gli Ada col Cappello; non mi sento di farlo piu'.
linzen ha scritto:Da quello che scrive Abbadia sembra che l'ana sia ignara di tutto, a me pare cis sia dentro con tutte le scarpe altro che fare le cose senza conoscere i regolamenti aniani
L'ANA ha accettato in pieno la richiesta dei politici, ha sbrodolato quando é stato chiesto di scegliere i giovani ( una scelta molto ...ristretta) , sta cercando di appigliarsi a tutto per giustificare il fatto che sia dato loro il cappello in barba ai regolamenti e allo statuto .
Tanto dentro che con Primicerj, a dare i cappelli ( voluto minuscolo) , c'era Perona .
Al prossimo Consiglio di Sezione chiedero' che sia permesso agli ADA della sezione di portare il cappello alpino .
Non vedo perché lo possano fare 130 ragazzi con 14 giorni tutto compreso di finta naja e non lo possano portare quelli che lavorano al nostro fianco da decenni .
Ho sempre combattuto CONTRO questa possibilita' , contro i cappelli tarocchi e contro gli Ada col Cappello; non mi sento di farlo piu'.
ah, ok sembrava dal tuo scritto precedente (almeno a me) che ritenevi l'ana innocente, cosa che non è, almeno nelle alte sfere.
comunque visto che da quanto ho capito alcuni di voi sono "importanti" nelle loro sezioni io non chiederei l'estensione ad latri ma la restrizione per questi a norma di statuto se è come dite chiaro in proposito, con tanto di minaccia di disassociarsi e portare piu' gente possibile con me se non tutta la sezione quando fattibile.
se arrivasse questo segnale da parecchia gente mi piacerebbe vedere se i genialoni politicizzati che comandano la vostra associazione preferiscono i nuovi surrogati (poi vorrei vedere quanti si assoceranno) a quelli veri di alpini.
Già il dare il cappello ( minuscolo) a cani e porci con il beneplacito dell'A.N.A è scandaloso.
E' invece COMICO ( ma ci sarebbe da piangere) a sentire questo " hanno dimostrato tenacia, affiatamento, spirito di sacrificio e hanno stupito per la loro capacità di inserimento nel mondo alpino"!!!!
IN 14 GIORNI ??????Bip,bip,bip,bip--------
Ci sono 3 regole per affrontare un nemico.
1° sii sicuro di te stesso
2° non aver paura
3° non avere pietà
PETER62 ha scritto:Già il dare il cappello ( minuscolo) a cani e porci con il beneplacito dell'A.N.A è scandaloso.
E' invece COMICO ( ma ci sarebbe da piangere) a sentire questo " hanno dimostrato tenacia, affiatamento, spirito di sacrificio e hanno stupito per la loro capacità di inserimento nel mondo alpino"!!!!
IN 14 GIORNI ??????Bip,bip,bip,bip--------
Peter i tempi cambiano ...noi 14 mesi e piu' loro 14 giorni ..vuoi mettere !!!!! ahahahahhaha !!!!!
I giovincelli di adesso percepiscono piu' in fretta ...ahahahhahahhaha !!!!
.....cala il vento nella valle la campana suona ancora mentre il sole se ne va.......
PETER62 ha scritto:Già il dare il cappello ( minuscolo) a cani e porci con il beneplacito dell'A.N.A è scandaloso.
E' invece COMICO ( ma ci sarebbe da piangere) a sentire questo " hanno dimostrato tenacia, affiatamento, spirito di sacrificio e hanno stupito per la loro capacità di inserimento nel mondo alpino"!!!!
IN 14 GIORNI ??????Bip,bip,bip,bip--------
Di là , Franz dice e ha ragione che non sono più 14gg,ma 9.....tra vestizione viaggio... e oggi è venerdì....
elio1947
Btg.GEMONA
70^cp Lupi di Ugovizza
il mio spirt ator ti svole.
I numeri ormai contano poco, 150 poi 145 poi 130 (domenica) poi ieri 133 e oggi di nuovo 150...
ma chi presentava la forza a San Candido? e chi faceva il contrappello? Se li sono persi ritrovati ripersi e ritrovati di nuovo tutti.
salve
a mio modesto parere
il fatto che l ana non voglia accertare che la sospensione della leva
porterà alla fine della associazione per mancanza di soci
tutte queste iniziative amici degli alpini progetto difesa
finiranno per trasformarla una specie di loggia come quelle americane (tipo i figli del deserto)
con un copricapo particolare come segno di appartenenza
Pare che a Bergamo verrà lanciata l'iniziativa 'Accompagna anche tu un Alpino di cartone!'; per fare in modo che la sfilata sia più corposa, si sta valutando l'opportunità di introdurre sagome di cartone che ritraggono un alpino, interponendole fra due Alpini in carne ed ossa.
A breve verrà pure sperimentato il CappelMat, una sorta di elargitore automatico di cappelli alpini fruibile da tutti i possessori della StageCard (rigorosamente firmata in originale dal comandante supremo di tutti gli Alpini stagisti del mondo), che fornirà di cappello alpino in plastica riciclata i fortunati prescelti. Possibilità di fornire anche cappello alpino in kevlar con luci da conge a batteria 12 V.
Signori, siamo all'epilogo. Serriamo il nostro quadrato.
linzen ha scritto:Da quello che scrive Abbadia sembra che l'ana sia ignara di tutto, a me pare cis sia dentro con tutte le scarpe altro che fare le cose senza conoscere i regolamenti aniani
L'ANA ha accettato in pieno la richiesta dei politici, ha sbrodolato quando é stato chiesto di scegliere i giovani ( una scelta molto ...ristretta) , sta cercando di appigliarsi a tutto per giustificare il fatto che sia dato loro il cappello in barba ai regolamenti e allo statuto .
Tanto dentro che con Primicerj, a dare i cappelli ( voluto minuscolo) , c'era Perona .
Al prossimo Consiglio di Sezione chiedero' che sia permesso agli ADA della sezione di portare il cappello alpino .
Non vedo perché lo possano fare 130 ragazzi con 14 giorni tutto compreso di finta naja e non lo possano portare quelli che lavorano al nostro fianco da decenni .
Ho sempre combattuto CONTRO questa possibilita' , contro i cappelli tarocchi e contro gli Ada col Cappello; non mi sento di farlo piu'.
ah, ok sembrava dal tuo scritto precedente (almeno a me) che ritenevi l'ana innocente, cosa che non è, almeno nelle alte sfere.
comunque visto che da quanto ho capito alcuni di voi sono "importanti" nelle loro sezioni io non chiederei l'estensione ad latri ma la restrizione per questi a norma di statuto se è come dite chiaro in proposito, con tanto di minaccia di disassociarsi e portare piu' gente possibile con me se non tutta la sezione quando fattibile.
se arrivasse questo segnale da parecchia gente mi piacerebbe vedere se i genialoni politicizzati che comandano la vostra associazione preferiscono i nuovi surrogati (poi vorrei vedere quanti si assoceranno) a quelli veri di alpini.
Vedi Linzen , quello che chiedi non é possibile .
Diciamo che anche chi ha incarichi , al 80% segue la corrente o piu' semplicemente ...se ne frega e continua per la sua strada , esclusi i " principi" che devono essere allineati e coperti.
Quante sezioni pensi abbiano chiesto ai Gruppi di segnalare chi voleva partecipare alla triste iniziativa?
La maggior parte non ha saputo nulla e la Sezione di Milano ha dato 6 elemnti; evidentemente l'informazione ha funzionato meglio.
Chi riveste un incarico di piccola responsabilita' come il sorroscritto viene bollato ufficialmente sul forum ufficiale ana, di essere " distruttivo" perché chiede l'applicazione del regolamento e dello statuto o almeno uguali diritti tra Aggregati ( chi ha fatto e chi non ha fatto lo stage ).
Se andate su Facebook sia su Associazione Nazionale Alpini che su Truppe Alpine , potete leggere i commenti all'iniziativa ( si , anche sul luogo " ufficiale" dell'Associazione) e farvi un 'idea di come la pensano gli Alpini .
Non servono commenti, basta leggere quelli che ci sono .....
Credete che se ne terra' conto ? Io credo proprio di no .
E' stato detto: il cappello lo ha dato lo Stato e non noi ( ANA ) , poi a consegnare i cappelli tarocchi c'era il Presidente Perona, che in questo modo ha avallato ( se ce ne fosse stato il bisogno ) , la cerimonia in violazione palese dello Statuto e del Regolamento.
E chi fa notare queste cose e l'ingiusta disparita' di trattamento tra Aggregati, viene tacciato di essere solo distruttivo .
Un par di palle !!!! ho solo chiesto che fosse applicato il Regolamento e lo Statuto IN VIGORE >; piu' proposta di cosi' !!!!!!!!
Se mi è concessa una notazione tattica, fate attenzione: spostando la discussione sul piano "14 giorni vs. 14 mesi" ci si mette da soli nelle condizioni di esser sconfitti.
Perchè a questo punto l'obiezione facilissima, e che infatti è stata mossa sul forum ANA dal Vicepresidente nazionale, è questa: ma allora chi ha fatto la guerra potrebbe dire la stessa cosa a voi. "Chi non ha combattuto non è Alpino".
O senza arrivare a tanto, il buon Cavalli potrebbe far valere i suoi trent'anni di servizio e farci chiudere baracca e burattini.
Invece a mio avviso la considerazione corretta, anche se poi pessimamente sviluppata, è ancora del Vicepresidente nazionale: è lo Stato italiano che riconosce chi è Alpino e chi no. L'ANA, semplicemente, di questo prende atto da sempre (e giustamente, aggiungo).
Il discrimine insomma non è la durata del servizio, e tanto meno la sua durezza, ma il servizio stesso.
Come infatti lo Stato decide chi può o non può portare il Cappello Alpino?
Semplicemente sottoponendo il "candidato" ad adeguate visite psico-fisiche, arruolandolo quindi per coscrizione o concorso, iscrivendolo nei ruoli, facendogli svolgere un preciso e definito periodo di ferma, e quindi congedandolo non senza aver compilato le sue note caratteristiche. Il tutto testimoniato da apposito foglio matricolare o stato di servizio, a seconda della categoria di appartenenza.
Quando tutto ciò viene fatto in quel particolare ambito dell'Esercito Italiano denominato "Truppe Alpine", si ottiene il diritto a indossare il copricapo denominato "Cappello Alpino", che di tale ambito è il simbolo per eccellenza. Cappello che è un accessorio facente parte dell'uniforme, e non confondibile con similare materiale borghese (a differenza, ad esempio, di una maglietta verde, che non è in grado in sè di far distinguere un soldato da un civile).
Anzi, al pari delle mostrine è oggetto esclusivo proprio dell'uniforme. E tale deve rimanere.
Ora invece questo copricapo è stato consegnato - con l'evidente, implicito assenso al suo impiego - a ragazzi (e purtroppo ragazze) cui obiettivamente ed oggettivamente lo Stato italiano non ha riconosciuto tale diritto, visto che non li ha arruolati nelle sue Forze Armate, e particolarmente in quel settore denominato "Truppe Alpine".
Nessun concorso o coscrizione, nessuna iscrizione a matricola, tanto meno nessun foglio di congedo.
Stiamo parlando di semplici cittadini italiani, benemeriti quanto si vuole, che però non sono soldati. Nè in servizio, nè in congedo.
Quel Cappello Alpino è stato concesso senza che venisse soddisfatta alcuna delle prerogative necessarie al suo ottenimento; nemmeno quella base delle visite psico-fisiche, visto che a quanto mi risulta gli stagisti si sono dovuti presentare muniti di certificato di sana e robusta costituzione rilasciato da autorità mediche civili.
E ancor più importante è il fatto che non solo mancano queste condizioni, se vogliamo piuttosto burocratiche.
Manca, e non può che mancare, l'altissimo impegno del Giuramento di fedeltà alla Patria, che solo differenzia senza possibilità di confusione i soldati dagli altri cittadini. Magari umanamente di gran lunga migliori di chi ha servito in armi la sua terra, ma che soldati continuano a non essere, non dovendo quindi portarne i simboli.
Ora, il Vicepresidente nazionale sbaglia perchè equipara l'azione di un Generale degli Alpini ad una decisione dello Stato.
Con la conseguenza che se domani il suddetto Generale consegnasse un Cappello Alpino a tutti i soci aggregati ANA, se ne dovrebbe accettare il suo impiego da parte di questi.
Errore grave quanto pochi altri, perchè rimarrebbe la completa mancanza del riconoscimento statale.
Giusto per mostrare come non stia discutendo di remotissime ipotesi, segnalo che nella mia sezione c'è un socio aggregato che porta il Cappello, regalatogli a suo tempo da un ufficiale che aveva combattuto nella Grande Guerra. Se tanto mi dà tanto, anche questi dovrebbe essere autorizzato a portarlo; tanto più consideratane la provenienza, moralmente superiore a quella che si ha nel caso degli stagisti.
E invece no, niente servizio militare nelle Truppe Alpine - di vent'anni o di venti giorni che sia, in pace come in guerra, volontario o coscritto, con o senza muli - niente Cappello Alpino.
Questa è l'unica possibilità oggettiva, non soggetta quindi ai desideri di alcuno, per distinguere Alpini e non Alpini. E infatti è quella che, almeno in teoria, si è sempre seguita.
Altrimenti coerentemente dovremmo consentire di esercitare i mestieri forensi a chi non è laureato in giurisprudenza, ma ha semplicemente seguito la trasmissione televisiva "Un giorno in pretura" fin dalla prima puntata.
La cosa divertente, nel senso etimologico del termine, è che a Bergamo il plotone stagisti sfilerà , con paterna benedizione milanese, calzando il Cappello Alpino in aperto spregio dello Statuto Nazionale, che riconosce il diritto a fregiarsi di questo copricapo solo ai Soci, che tali sono con almeno due mesi di servizio nelle TT.AA.
Gli stagisti non hanno un solo giorno di servizio, figurarsi i due mesi. Nemmeno con la raccolta punti delle merendine ci arrivano.
Contemporaneamente, però, si vieta il Cappello Alpino a gente che magari ha portato le stellette per trent'anni.
Sì, siamo decisamente all'epilogo, come scrive Hellis.
A noi, spregiati come "duri e puri", decidere se sarà all'altezza delle tradizioni che abbiamo ricevuto dai nostri padri.
Mandi.
Luigi
P.S.: mi dispiace non aver sotto mano "La guerra è bella ma scomoda", per scansionare il celebre disegno che Novello dedicò all'inflazione del Cappello Alpino dato a tutti; disegno, va da sè, ottimamente commentato dalle parole di Paolo Monelli.
L'uno e le altre decisamente eloquenti.
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)