Luigi ha scritto:
Se quindi bisogna aprire le porte delle FF.AA. agli omosessuali conclamati solo perchè possono essere bravi soldati, non vedo perchè non far lo stesso con altre categorie.
Mi pare una forzatura fuori luogo mettere sul tavolo la categoria ‘omosessuali' con i ‘cacciatori di negri' e ‘sterminatori di ebrei e non ebrei', quantunque queste ultime due potessero essere composte da ottimi combattenti.
Il mondo omosessuale non è solo il carrozzone dei gay pride. Spesso non viene ostentato con comportamenti ‘evidenti' perché di fatto sono e si sentono ugualissimi agli altri, salvo negli affetti e nell'intimità . Potremmo avere un vicino di casa o il dirimpettaio di scrivania gay ignorando del tutto la cosa.
Stefano
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«Oltre la morte, Fanteria d'Arresto»
Concordo con M26
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Ma ho l'impressione che tu avessi compreso benissimo il tutto.
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Ma vah!
PS
Mi rifiuto di commentare i concetti “almeno ogni tanto” riferito alle SS e “comportamenti aberranti” riferito agli omosessuali.
Per la serie scripta manent, appare chiarissimo nel mio messaggio il termine Waffen SS, di norma destinate - come noto - a ruoli di combattimento, a differenza delle Allgemeine SS e delle SS "Testa di morto" (quelle dei campi, per intenderci); per cui la locuzione "almeno ogni tanto" mi pare del tutto corretta. O si combatte o si sterminano civili; e se l'attività principale è il combattimento, va da sè che la seconda diventa saltuaria.
Per il resto, sono pienamente consapevole che il comune sentire occidentale, potentemente nichilista e mortifero, avverta quanto ho scritto come una forzatura fuori luogo (o peggio). Pazienza. Sono talmente convinto della giustezza di quanto sostengo da non prendermela minimamente.
Però, se mi è consentito, bisogna che vi decidiate.
Affermare che gli omosessuali sono ugualissimi a noi, tranne che negli affetti e nell'intimità , a me appare come una contraddizione.
O sono uguali, o non sono uguali.
Ma se fanno scelte diverse penso sia giusto rispettarle. Sei omosessuale? Affari tuoi, noi prendiamo atto della tua scelta e non ti facciamo entrare nelle forze armate, allo stesso modo in cui non facciamo entrare tutti gli altri privi di un profilo psico-fisico adeguato.
Perchè? Lapalissiano.
Già è un porcheria, dal punto di vista militare, inserire in un plotone fucilieri di maschi ventenni e sani un paio di ragazze, come dimostrato dalle esperienze di combattimento statunitensi ed israeliane (ma al solito la nostra esterofilia è talmente becera da prendere dagli altri solo il peggio).
Possiamo soltanto immaginare cosa significhi metterci anche un paio di omosessuali. Anzi, non serve nemmeno l'immaginazione, poichè dove ciò già accade se ne son viste le conseguenze; in un ufficio un omosessuale può anche passare ignorato, solo però finchè non si "innamora" del collega di scrivania (ma del resto, se uno non è ebreo è difficile che si accorga di avere una SS come vicino di casa). A quel punto sono cavoli in ufficio, figurarsi sul campo di battaglia.
Comprendo ovviamente che per la civiltà occidentale sia militarmente più importante il progressismo demente che la torre B dell'USS Iowa.
Però, aggiungo, i risultati si vedono tutti.
Questo limitandoci al piano pratico.
Poi, se vogliamo andare sul teorico, la "millenaria civiltà cristiana" di cui sopra è chiara al riguardo (compresi i "comportamenti aberranti", o "contro natura" che dir si voglia).
O di qui, o di là . Tertium non datur.
Ognuno prenda la sua decisione.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Va da sé che quando le SS si attivavano, non andavano troppo per il sottile.
Ed i paesi dell'Appennino tosco emiliano nel 1944 purtroppo conobbero direttamente l'efficienza militaresca delle Waffen SS. Nella sola Sant'Anna di Stazzema oltre 500 trucidati in un'unica azione. Senza scendere nei particolari raccapriccianti. E fu solo l'inizio. Ma era un'attività saltuaria …
Chiudo ricordando che al processo di Norimberga le SS vennero dichiarate organizzazione criminale, senza distinzione fra buonini e cattivelli.
L'omosessualità è un comportamento fuori natura, ma personalmente lo tollero. E' una libera scelta personale dell'individuo. E' sempre esistita da quando l'uomo muove i suoi passi sulla terra e difficilmente sarà la teologia a dissolverla dal pianeta.
Ma sono tradizionalista. Non comprendo e rifiuto matrimoni gay o peggio adozioni o concepimenti in vitro fra coppie omosessuali, notizie che tanto eco trovano nei mass media.
In ambito selezione personale per le Forze Armate od altri Corpi l'omosessualità dichiarata deve rimanere requisito fondamentale per il diniego all'arruolamento.
E' un lavoro particolare, di norma non si timbra il cartellino ed in caserma o sulle navi si vive a stretto contatto. Un omosessuale potrebbe alterare l'equilibrio psico fisico dei commilitoni. Perchè la presenza di una donna no?
Sul posto di lavoro, anche in ufficio, ci si può innamorare fra uomo e donna. Anche qui possono sempre essere cavoli amari.
Credo che fondamentale sia mantenere distinta l'attività lavorativa e professionale dalla sfera sentimentale e dall'istinto sessuale. Ma qui ricadiamo nel temperamento delle persone.
Stefano
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«Oltre la morte, Fanteria d'Arresto»
Va bene.
Almeno, la prossima volta però si prenda in considerazione l'ipotesi di non intitolare una discussione "Ne parliamo?", quando poi non si ha la minima intenzione di farlo.
Pensavo inoltre che almeno in questa sede il politicamente corretto e i suoi trucchi trovassero "lungo".
Mi sono sbagliato. Pazienza.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Infatti c'era il punto di domanda.
D'altro canto mi sembra che ne abbiamo parlato in modo educato e ciascuno ha espresso il proprio parere.
Ognuno poi trarrà le proprie conclusioni.
Qualcuno (Cavalli non dire chi!) disse il 2 aprile 1912:
“”””
Noi crediamo che un movimento forte e vitale sia inconcepibile senza qualche polemica: la perfetta identità di vedute si può realizzare solo in un cimitero
""""""
Semplicemente non mi piace che si voglia discutere solo entro ben precisi e delimitati confini, e che invece di confrontarsi sugli argomenti e sui fatti si ricorra al trucco in serie - o peggio - per cercare di ottener ragione.
Comunque, l'aggettivo "aberrante" ha in italiano un preciso significato, Sant'Anna di Stazzema ha ben poco a che fare con le persecuzioni degli ebrei, e anche l'omicidio accompagna l'uomo dalla notte dei tempi; non per questo risultando una bella cosa.
Mandi.
Luigi
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
Personalmente io invece tollero (ma il termine giusto è un altro, ben più pregnante) un omosessuale in quanto tale. Ma sono del tutto intollerante sui comportamente che costui eventualmente scelga di seguire per soddisfare la crapula.
La distinzione non è dappoco.
Noto una certa pervasione di femmineo (parlo di archetipi classici). In teoria qui si dovrebbe invece aver ben presente, e possederlo saldamente, quello virile. E, ri-noto, nemmeno i classici (che ben conoscevano il fenomeno) avevano un terzo archetipo "gaio". Si nasce maschio o femmina (o meglio, dal momento che non siamo animali: Uomo o Donna). A ciascuno il suo.