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AUGURI VIVISSIMI vecchio Lele! :D
Si va su, eh? :twisted:
Vedrai...vedrai! Il tempo vola!
Buona Festa e datti da fare e divertiti anche per me.
Omar.

P.S.: Attento Beppe a non darti troppe arie! Il vecchio Omar come ti ha riabilitato, ti disabilita!...e non manca molto! :twisted:
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Beppe
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Ancora!
Mi stai perseguitando in tutte le discussioni!
Ti lancio una maledizione eh!
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Beppe ha scritto:Ancora!
Mi stai perseguitando in tutte le discussioni!
Ti lancio una maledizione eh!
Oseresti fare cio' ad un vecchio come Omar?!?!?!?!?!
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Lele ha scritto:
Beppe ha scritto:Ancora!
Mi stai perseguitando in tutte le discussioni!
Ti lancio una maledizione eh!
Oseresti fare cio' ad un vecchio come Omar?!?!?!?!?!
Hai capito che roba, facciamo valere la scaglia Omar!!!!!!! :lol:
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Mauro ha scritto:Hai capito che roba, facciamo valere la scaglia Omar!!!!!!! :lol:
Beh, dai, vecchio...vecio..... sono la stessa cosa?!?!?!?! Beh, forse no.....
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:lol: :roll:
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Ti sto perseguitando, Beppe? Beh, come tutti i nobli, anch'io ho un fantasma!
Il Conte!
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C.le Busbani ha scritto:Ti sto perseguitando, Beppe? Beh, come tutti i nobli, anch'io ho un fantasma!
Il Conte!
Allora vecchio conte quando sarai in riviera?
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Lele ha scritto:
C.le Busbani ha scritto:Ti sto perseguitando, Beppe? Beh, come tutti i nobli, anch'io ho un fantasma!
Il Conte!
Allora vecchio conte quando sarai in riviera?
Ohhhhh, Cassiopea sicuramente dalla riviera si vedrà .
Giusto? Giusto.
Altrimenti l'uomo.......somatizza. :lol:
(Non c'entrava nulla ma mi andava di scriverla, ihih)
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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Presumo, caro Mauro, che tu abbia bisogno di una bella vacanza!
A proposito: sono forse io che vengo in Friuli? Fatti vivo, valà ...che è meglio...o ti faccio incarcerare con la maschera di ferro finché non arrivi a trent'anni!
Il Conte Bastardo Dentro! :twisted:
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C.le Busbani ha scritto:Presumo, caro Mauro, che tu abbia bisogno di una bella vacanza!
A proposito: sono forse io che vengo in Friuli? Fatti vivo, valà ...che è meglio...o ti faccio incarcerare con la maschera di ferro finché non arrivi a trent'anni!
Il Conte Bastardo Dentro! :twisted:
Ehi ma così divento hannibal the cannibal. Certo che mi farò vivo, spedirò un paio di messaggi durante le vacanze. Speriamo di incontrarci!!!
Ciao Omar!!!
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Roma per un reggiseno, a Madrid per una pizza, a Parigi per un Dvd. Una mappa dello shopping "risparmioso" che vede l'Italia piuttosto defilata...

Per godervi un caffè comodamente seduti in un bar del centro o una serata in pizzeria con gli amici lasciate perdere Roma e fate un salto a Madrid. Per carità , non è una questione di bontà  dei prodotti: baristi e pizzaioli nostrani sono sicuramente all'altezza della loro fama internazionale e il Belpaese resta ancora a pieno titolo la patria dell'espresso e della Margherita. Peccato che rispetto alla capitale spagnola un caffè al tavolo costi il 30% in più e una pizza addirittura il 150% in più. A Roma però conviene comprare una lavatrice o un reggiseno, o anche l'avveneristico I-pod, l'ultima tendenza in fatto di personal hi-fi. Per una bottiglia di vino o un DVD andate invece a Parigi, e visitate Londra per acquistare dei corn-flakes (ma solo quelli: tra le capitali europee infatti quella britannica risulta in media la più cara; merito - o colpa - dell'orgogliosa autonomia e della forza della sterlina rispetto all'euro).
Questa singolare, e a tratti sorprendente, mappa dello shopping conveniente in Europa è contenuta nel rapporto annuale della banca d'affari DrKW. Ciò che ne risulta è un continente unito dalla moneta (in parte) e diviso dai prezzi. Ancora notevoli e spesso inspiegabili, infatti, le differenze tra i prezzi al consumo degli stessi prodotti. L'unico dato confortante è una lenta tendenza all'allineamento tra le sei grandi città  dell'eurozona considerate (Amsterdam, Bruxelles, Parigi, Francoforte, Roma, Madrid), che tendono a “fare blocco”, con differenze interne rispetto alla media europea relativamente contenute (dal -5% di Madrid al +2,2 di Parigi). Niente a che vedere con le “sorelle povere”, ovvero le neo-assunte capitali dell'est, che con il -26,1% di Praga e il -25,5% di Varsavia sono ancora (ma per quanto?) dei paradisi del risparmio.

I "primati" italiani

Stuzzicati dai risultati del rapporto, proseguiamo, come consumatori attenti e pronti a ulteriori sorprese, sulla strada un po' accidentata delle comparazioni. Con l'aiuto del Centro Europeo Consumatori di Bolzano ci addentriamo, per cominciare, nel roboante mondo dell'automobile dove riceviamo la prima batosta. Scopriamo infatti che 86 su 91 dei principali modelli in circolazione costano di più in Italia che negli altri paesi dell'euro. E non si tratta solo dei modelli stranieri ma anche delle nostrane Fiat, Lancia e Alfa Romeo. Per risparmiare fino al 48% per cento sull'acquisto di un'auto conviene dunque spingersi in Danimarca, Finlandia o Grecia.
E non cercate di consolarvi andando al cinema. Arrivati al bar del locale, scoprireste che l'immancabile sacchetto di pop-corn con bicchiere di Coca-Cola costa a Milano ben 6,30 euro, meno solo che a Dublino e a Lille (Francia), ma molto di più che ad Atene (3,30), a Bruxelles (4,20) e a Stoccolma (4,98).
Se avete un bambino piccolo, peggio che andar di notte: su i prezzi del latte in polvere le differenze sono abissali. In Austria il costo al chilogrammo per il prodotto più caro è di 12,25 euro, ma è sufficiente scendere di pochi chilometri e superare il Brennero per trovare lo stesso prodotto a 42,50 euro al chilo, tre volte e mezzo di più! Non c'è da stupirsi se sempre più famiglie stanno organizzando spedizioni oltre confine per fare scorte di latte: a meno che non abitiate in Sicilia, il risparmio vale il viaggio...
Va un po' meglio con un altro “bene universale”, l'arredamento Ikea: considerando un paniere di prodotti determinato, che va dal divano alle posate, l'Italia con i suoi 856,60 euro si colloca leggermente al di sotto della media europea (862,15). E' curioso notare che in questo caso il paesi più caro risulta essere la Grecia (999 euro), che solitamente si classifica tra i più "risparmiosi".

Milano, l'esosa

E' noto che l'erba del vicino è sempre più verde, ma anche se volessimo smettere di sbirciare nel giardino dei nostri coinquilini europei e cominciare a guardarci in casa, le sorprese non mancherebbero.Anche limitando i confronti allo Stivale, infatti, non riusciremmo a consolarci col classico "mal comune". Due esempi tratti da settori merceologici molto distanti fra loro documentano le enormi disparità  di prezzi tra le città  italiane. Partiamo, anzi torniamo alla cara vecchia pizza Margherita, che può essere considerata l'equivalente nazionale del famoso Big Mac Index creato dall'Economist per rapportare il potere d'acquisto delle diverse valute: ebbene, la regina delle nostre pizze non riceve ovunque lo stesso trattamento, passando dai 5 euro di Napoli al picco degli 8,50 di Milano.
Ben più doloroso - per l'incidenza sul bilancio familiare - è l'altro esempio, quello del mercato degli affitti. Ed è ancora Milano a detenere il triste primato della città  più cara con un canone medio - calcolato dal Sunia - di 1.167 euro contro i 533 di Bari.

Differenze misteriose

Che cosa giustifichi queste differenze interne e internazionali rimane in molti casi un mistero. Non c'entra - almeno non del tutto - l'entrata  in vigore dell'euro perché le differenze riguardano anche i paesi accomunati dalla nuova moneta. E non si tratta nemmeno della legge della domanda e dell'offerta, perché non si spiegherebbe, ad esempio, come mai i corn-flakes a Roma - notoriamente dedita al rito della colazione con cappuccino e cornetto - costino quasi il doppio che a Londra. Non resta che sperare nel lento ma inesorabile processo di "osmosi" che caratterizza le economie integrate, del quale, come dicevamo, si avvertono già  i primi segnali. Questo vale per i prezzi come per gli stipendi. E - si spera - tra Roma e Londra come tra Milano e Palermo.

(Angelo De Marinis)
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