Chevalier
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Una cosa che molti non capivano era il fatto che per un ragazzo che cominciava a lavorarea 14 anni il servizio militare era una sorta di vacanza dalla vita monotona. Per un ragazzo neolaureato o ancora studente era solo un fastidio.
Molte nazioni che conservano la leva come la Russia tengono conto dell'ordine sociale accorciando il servizio o anche dispensando i laureati, o cumunque permettendo loro di svolgere servizio in condizioni sicuramente diverse da quelle nelle quali le presterebbe un non laureato, valorizzando gli studi.
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Robby73
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Luigi ha scritto:
Forse il nostro ha paura che qualcuno chieda davvero di mettere alla prova la sua reflorazione.
Ci sarebbe da ridere.
Tornerebbe obiettore in un millisecondo.
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Robby73 ha scritto:
Luigi ha scritto:
Forse il nostro ha paura che qualcuno chieda davvero di mettere alla prova la sua reflorazione.
Ci sarebbe da ridere.
Tornerebbe obiettore in un millisecondo.
?
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Luigi
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Robby73 ha scritto:Ci sarebbe da ridere.
Tornerebbe obiettore in un millisecondo.
Sempre se gliene danno la possibilità .
Io sono un inguaribile ottimista, per cui non escludo che la Leva venga ripristinata senza alternative che non siano vent'anni di galera.

Però riconosciamolo, il nostro si è di molto ingentilito.
Adesso affetta anche sagace titubanza. Forse ha subodorato il pericolo è si sta trasformando di nuovo.
Quasi quasi mi piaceva più prima :--""

Mandi.
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Hellis
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Sul dispensare dalla leva un neolaureato o un laureando, parliamone. Io parelerei meno genericamente di neolaureati e laureandi 'meritevoli', perchè di cazzoni che frequentano le università  ce ne sono parecchi.
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Hellis ha scritto:Sul dispensare dalla leva un neolaureato o un laureando, parliamone. Io parelerei meno genericamente di neolaureati e laureandi 'meritevoli', perchè di cazzoni che frequentano le università  ce ne sono parecchi.
E come distinguere i neolaureati meritevoli da quelli non meritevoli? In base al voto di laurea? In base al prestigio dell'ateneo? O in base a cosa?
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Hellis
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Chevalier ha scritto:
Hellis ha scritto:Sul dispensare dalla leva un neolaureato o un laureando, parliamone. Io parelerei meno genericamente di neolaureati e laureandi 'meritevoli', perchè di cazzoni che frequentano le università  ce ne sono parecchi.
E come distinguere i neolaureati meritevoli da quelli non meritevoli? In base al voto di laurea? In base al prestigio dell'ateneo? O in base a cosa?
Devono essere stabiliti dei parametri (medie, periodicità  degli esami in base al tipo di laurea).
Ma è controproducente vitalizzare il furbismo itaglionico, per il quale si premiano sempre i fancazzisti. Un pò di responsabilizzazione, eccheccazzo!
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belpietro
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Chevalier ha scritto:
Secondo me la leva era male applicata perché tra i tanti difetti che aveva vi era quello di non rispettare l'ordine sociale e naturale della società .
neanche per sogno.
la leva è sempre stata organizzata in modo da rispettarlo, l'ordine sociale.
anche troppo.
infatti finché la società  ha fatto altrettanto (cioé fino agli anni '50) il problema non si è presentato

successivamente gli studenti /studiati hanno cominciato, anziché assumersi la propria dovuta responsabilità  "sociale", a non optare per un servizio più impegnativo e magari di poco maggiore durata
prima limitandosi a fare il militare di truppa
poi sforzandosi in tutti i modi (preferibilmente quelli non leciti) per essere lasciati a casa
infine ingrossando il numero degli obiettori, di cui erano la gran massa gli studenti - cittadini
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Ah, i corsi e i ricorsi della storia, credo sia del Vico; o per meglio dire "siamo alle solite"!!!! :D
Comunque, vi cito le parole di un amico a tre botte rosse+stella, dice:< tagliano circa 60.000 unità ,ovvero la testa e la coda( VFA>>>>VFP), ora come ora o passi dai marescialli oppure da Modena,il resto è nebbia:--"". :x
Veni nec recedam.
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Hellis ha scritto:
Chevalier ha scritto:
Hellis ha scritto:
Devono essere stabiliti dei parametri (medie, periodicità  degli esami in base al tipo di laurea).
Ma è controproducente vitalizzare il furbismo itaglionico, per il quale si premiano sempre i fancazzisti. Un pò di responsabilizzazione, eccheccazzo!
Se avessi mai messo piede in un'università  sapresti che la difficoltà  di un esame non è data dalla materia di studio o dalla forma dell'esame stesso ma sempre ed unicamente da una cosa: la persona che ti valuta. Va da sè che un esame scritto che per un prof vale 30 e lode, per un suo collega che insegna la stessa materia può valere 18, e per un altro zero.
Comunque già  nel sistema di leva una forma di meritocrazia per otterenere i rinvii per studio c'era, si doveva infatti superare un minimo di 2 esami ogni anno per poterlo ottenere ogni volta, e c'era un'età  massima, che variava a seconda della facoltà , oltre la quale non si poteva più rimandare.

La cosa che però strideva era il fatto che a parte il diritto al rinvio, che come dice la parola stessa era solo la possibilità  con certi requisiti, di spostare in avanti il servizio militare, chi si fosse anche laureato con 110 e lode nella migliore università  del mondo dal momento della laurea non avrebbe avuto nessuna facilitazione o premio rispetto a chi non avesse ottenuto nemmeno la quinta elementare. Tante erano le situazioni nelle quali un quasi trentenne laureato a pieni voti in una prestigiosa università  si ritrovava ad essere comandato da un caporale appena diciottenne e analfabeta.
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Hellis
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Risparmiami i piagnistei sulle colpe degli altri. E' una fase che ho superato circa una ventina di anni fa.
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

belpietro ha scritto:
Chevalier ha scritto:
Secondo me la leva era male applicata perché tra i tanti difetti che aveva vi era quello di non rispettare l'ordine sociale e naturale della società .
neanche per sogno.
la leva è sempre stata organizzata in modo da rispettarlo, l'ordine sociale.
anche troppo.
infatti finché la società  ha fatto altrettanto (cioé fino agli anni '50) il problema non si è presentato

successivamente gli studenti /studiati hanno cominciato, anziché assumersi la propria dovuta responsabilità  "sociale", a non optare per un servizio più impegnativo e magari di poco maggiore durata
prima limitandosi a fare il militare di truppa
poi sforzandosi in tutti i modi (preferibilmente quelli non leciti) per essere lasciati a casa
infine ingrossando il numero degli obiettori, di cui erano la gran massa gli studenti - cittadini

Non so esattamente come funzionassero le cose prima degli anni '50, voglio sperare diversamente, so però come funzionavano dopo quel decennio: un laureato a pieni voti in un'università  prestigiosa era messo sullo stesso piano per la partecipazione ad un concorso AUC di un diplomato per il rotto della cuffia in un istituto professionale, oppure quel laureato era messo sullo stesso piano di un analfabeta nel corso di svolgimento di un normale servizio di leva di 10 o 12 mesi.

Un esempio che viene in mente è la Russia di oggi o la Polonia, dove chi è laureato viene incentivato a diventare ufficiale di complemento ma nel caso che presti servizio come soldato semplice si vede ridurre di diversi mesi il servizio, o nel caso continui la sua educazione con un corso post laurea è esentato da qualunque forma di servizio militare o civile.
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

Hellis ha scritto:Risparmiami i piagnistei sulle colpe degli altri. E' una fase che ho superato circa una ventina di anni fa.
Infatti non giudico una persona per il titolo di studio che ha, ma uno stato che non valorizza chi possiede dei talenti (dimostrati oggettivamante in questo caso da una laurea) e lo mette sullo stesso piano di chi quei talenti non ha ,se non al di sotto, vedi il caporale diciottenne analfabeta che comanda il laureato trentenne, compie non solo un'ingiustizia verso quella persona ma anche uno spreco di risorse.
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PETER
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

personalmente Chevalier,quando sbalzavo o marciavo nella neve a feltre,preferivo avere in colonna uno sten diplomato in un istituto professionale che uno sten laureato in filisofia.Almeno il primo sapeva tirare il sottopancia del mulo ( se occorreva), o pulirsi la gavetta con la sabbia,( se era unta dal campo precedente), o smadonnare se succedeva qualche guaio senza elencarmi i voti o i master ottenuti.SI CHIAMAVA NAJA!
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1° sii sicuro di te stesso
2° non aver paura
3° non avere pietà
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Re: Voci sulla reintroduzione della leva

PETER62 ha scritto:personalmente Chevalier,quando sbalzavo o marciavo nella neve a feltre,preferivo avere in colonna uno sten diplomato in un istituto professionale che uno sten laureato in filisofia.Almeno il primo sapeva tirare il sottopancia del mulo ( se occorreva), o pulirsi la gavetta con la sabbia,( se era unta dal campo precedente), o smadonnare se succedeva qualche guaio senza elencarmi i voti o i master ottenuti.SI CHIAMAVA NAJA!
Non credo che in un istituto professionale si insegni ad accudire i muli o a lavarsi la gavetta, al massimo a bestemmiare che non escludo possa essere utile anche quello al momento giusto.
Comunque condivido parte del tuo intervento: perché mandare un laureato a pieni voti in filosofia a strigliare un mulo e magari uno che da civile fa il gestore di un maneggio in ufficio? A ciascuno la sua professonalità  e il suo ruolo, nel rispetto dell'ordine che che madre natura ci ha dato!

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