Ha ragione Andrea per quanto mi riguarda.
Ricordo anche che c'erano altre trattenute perché, chissà quando, erano state acquistate delle posate d'argento e si scherzava dicendo che ormai le avevamo pagate come oro.
Da noi in A.M. la Calotta aveva anche un esclusivo tavolo a Mensa Ufficiali riservato solo al Consiglio di Calotta e guai se qualcun altro si accomodava.
Al centro del tavolo una testa d'aquila bronzea che serviva da campana allorchè, in occasione dei "pranzi di corpo", battendola, si doveva "chiamare" il silenzio affinchè il Capo Calotta potesse prendere parola nella massimo attenzione.
Ed era anche il Capo Calotta al brindisi finale che per primo lanciava il tradizionale grido "Gheregheghez" ripetuto all'unisono da tutti i convenuti.
Altra consuetudine di Calotta era che aveva la prerogativa assoluta di assegnare il distintivo di reparto al Subalterno neoassegnato, cosa che avveniva dopo 6 mesi dall'arrivo e non prima .............. e guai a chi si metteva il distintivo anzitempo acquistando una "patacca" dal sarto!
Mi pare di ricordare, ma parlo del 1975/76, che versavamo una quota di "partecipazione" ma si trattava di una erogazione liberale e volontaria.
cavalli ha scritto:caro M26 guarda che la trattenuta era la quota circolo, di cui eri socio, e non per la calotta.
OK, grazie per la precisazione.
Quindi da noi la calotta c'era, ma fine a se stessa, almeno in quel periodo. Di sicuro nessuno ha chiesto contributi volontari per questa istituzione.
Stefano
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«Oltre la morte, Fanteria d'Arresto»