La celebrazione dell'Anniversario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale, comunemente definito “Commemorazione del 4 novembre”, assume quest'anno una particolare solennità : si ricorda, infatti, il 90° anniversario della fine della Guerra e della Vittoria dell'Italia.
Alcuni storici definiscono questo momento come il compimento dell'indipendenza italiana che vede annessa alla nostra Patria il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia.
Se da una parte vi sono sentimenti di gioia per il risultato ottenuto e sentimenti di riconoscenza per tutti coloro, militari e civili, che hanno versato il loro sangue affinchè ciò potesse avvenire, dall'altra vi è il rammarico per non essere riusciti ad ottenere il medesimo risultato attraverso la via della diplomazia e del dialogo costruttivo tra gli stati.
Chi sale sulla cima del Monte Grappa, luogo di una delle più cruente battaglie della Grande Guerra, può ammirarvi un grande monumento ossario dove riposano decine di migliaia di soldati italiani ed austriaci; è significativo fermarsi davanti al sacello della Madonnina ad ascoltare il silenzio rotto solo dal sibilo del vento: non è un silenzio comune, è un “silenzio che parla”. Tutti quei giovani che hanno dato la loro vita ci insegnano quotidianamente ad essere costruttori di pace; tuttavia, sia in passato che ai giorni nostri, il loro monito non sembra essere ascoltato: c'è stata un'altra grande guerra e a tutt'oggi ci sono altre guerre sparse nel mondo.
A tutti noi l'impegno, sull'onda dell'insegnamento di questi soldati caduti, di essere quotidianamente e con tutti gli strumenti possibili costruttori di pace, rifiutando la violenza e ripudiando la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali, come recita anche la nostra Costituzione che quest'anno compie sessant'anni.
Omar Busbani.
REPARTO COMANDO
E SUPPORTI TATTICI "CADORE"
"FORZA ED INGEGNO"
Un pensiero a tutta la gioventù in grigioverde che sempre rimarrà con noi - l'elmetto di traverso e il '91 in spalla - fino a quando anche uno solo ricorderà .
In giorni cupi per la nostra Patria, valga anche come speranza.
"Dovunque è Italia, dappertutto è monte Grappa..."
Mandi.
Luigi
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IV novembre 2008.jpg (94.15 KiB) Visto 909 volte
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)
ma ne valeva proprio la pena che accadesse tutto cio?
Non ho mai fatto l'errore di valutare con la testa di oggi, questioni di 90 anni fa. Con il senno di poi qualsiasi cosa si può evitare e fare diversamente vista dopo che questa è avvenuta.