ROMA - "Storia di Uomini e di Armi": è il titolo della mostra con cui l'Esercito, in occasione del 147/o anniversario della sua fondazione, intende documentare "i luoghi, gli uomini, i reparti e la tecnologia di ieri e di oggi", con l'obiettivo di "non dimenticare la storia e soprattutto gli uomini che hanno contribuito a farla". Sarà inaugurata martedì prossimo, presso il Sacrario delle bandiere del Vittoriano, a Roma, e resterà aperta fino al 31 agosto.
Quattro i settori in cui si articola la mostra. Il primo riguarda i primi difficili anni di vita del neonato Esercito italiano: dal tragico fenomeno del brigantaggio alla breccia di Porta Pia, fino alla campagna di Libia del 1911. Tra i reperti esposti la straordinaria "Collezione Serra", 3.400 soldatini in uniforme che riproducono l'Esercito del 1866. Il secondo settore è dedicato alla Grande Guerra. In mostra anche la giubba e i resti dell'aereo del leggendario Francesco Baracca e i cimeli degli Arditi. Il terzo si riferisce invece alla Seconda Guerra Mondiale ed alla Guerra di Liberazione con reperti, documenti, fotografie ed una selezione di rare uniformi ed importanti cimeli d'epoca, tra cui la cifrante "Enigma", impiegata dai tedeschi per criptare gli ordini impartiti alle loro truppe. Nel quarto ed ultimo settore, infine, l'Esercito di oggi, moderno e tecnologicamente all'avanguardia: in mostra anche il Soldato futuro, un programma - che sta gradualmente arrivando ai reparti - finalizzato ad incrementare l'operatività dei soldati.