Nella discussione sull'UNUCI, cui vorrei partecipare ancora ma evito per non aprire ulteriori polemiche, si è scritto:
“perché gli Ufficiali sono quelli che ci guidavano. Chiunque di noi ne ha conosciuto almeno uno che avrebbe seguito ovunque”
ed anche
“noi subalterni avremmo seguito i "nostri" Capitani ed i "nostri" Colonnelli.”.
Io, purtroppo non condivido e, perdicibacco, non riesco proprio a ricordare un ufficiale che avrei seguito non ovunque, ma anche solo fuori dal sentiero, senza pensarci, ma solo sulla fiducia.
Tra l'altro un paio di volte seguendo i nostri ufficiali perdemmo la strada, e una , scusate se mi monto la testa, dovetti spiegare io da ex boyscout come trovare i riferimenti geografici su una cartina al 25.000.Persone simpatiche, talvolta, volonterose magari, professionali, forse, ma capaci di stimolare gli uomini, zero.
Forse ottimi ufficiali da presidio.
Nessuno mi ha dato qualche cosa, cercando magari di dare una motivazione a quello che facevamo: anche per loro l'unico commento era “è naja”, ed in quel momento eravamo i rappresentanti dell'Italia in un mondo (quello altoatesino) che non ci voleva!
Per fortuna che avevo una mia visione personale solida sul tutto.
Come ufficiali si andava dal tipo Rambo, che minacciava con la pistola gli alpini stanchi, ai tipi fichi, preoccupati del tipo di pantalone da montagna o della bellezza del Bantam nuovo con relativa penna stramassosa, al tipo amministrazione e rispetto della forma, al raffermato che, forse, era il più convinto di tutti di quello che stava facendo.
Ho avuto anche un colonnello comandante che “aveva fatto la Russia”: l'unica cosa che mi ha fatto conoscere, per via gerarchica, era che da capoposto non dovevo guardarlo negli occhi, ma guardare le montagne alle sue spalle.
Per la privacy posso fare i nomi di ciascuno solo a richiesta, ma a mano a mano scrivevo mi sono tornati in mente.
Di storia e tradizioni degli alpini ne sapevo molto più io, come su alcuni aspetti non secondari di problemi militari.
Se adesso volete spararmi, fatelo ma al cuore non al viso e le eventuali maledizioni sottintendetele, già me le posso immaginare.
PS
E non ho parlato degli AUC da Aosta!