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grazie

Vedo che questo argomento,nonostante gli anni,suscita ancora interesse,e come tutti i fatti drammatici hanno anche dei lati oscuri,io non conosco i fatti,se non per quello che si diceva in caserma,poi il tempo ha contribuito ad offuscare anche i ricordi più nitidi,ma posso dire che la lapide la abbiamo posata e ci fù anche una cerimonia alla quale parteciparono i "pezzi grossi" tra i quali il Col. Barberis del 5°,inoltre anche i genitori del povero Tigrucci,io personalmente ricordo di avere portato con il motocarrello,proprio la madre del tenente,per un tratto di salita e ricordo anche che l'ultimo pezzo volle farlo a piedi,sono stati dei momenti davvero toccanti,venne celebrata una messa proprio dove avevamo posto la lapide.
ricordo anche un drappello di ragazzi del 7/93 che avevano finito il militare,ma che hanno voluto lo stesso presenziare a questa cerimonia.
Sono passati tanti anni dal quella estate del 1994,magari quel posto è cambiato parecchio,magari quella lapide non c'è più,ma mi piace pensare che,invece,sia ancora là  a ricordare quello che è successo.
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Francesco
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Del Ten. Tigrucci ricordo la foto nell'ufficio del Capitano ma dicevano soltanto che forse c'era stato un cazziatone di troppo...
Ten. Francesco Papi
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Posto le foto in un altro messaggio per non mescolare i bei ricordi con quelli tristi.
Nella prima foto ci sono io, con qualche chilo di più (perché nonostante le fatiche ero mooolto compiaciuto), il giorno che tentammo l'ascesa all'Adamello ma tornammo indietro per le avverse condi meteo.
Nella seconda siamo sulla cima di Cresta Croce.
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carralabomba
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sbrago da caserma.........
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Gian Luca
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Allora beduini ho comprato uno scanner solo per onorare questa mitica cartella: eccomi in una pausa svacco con la mia potentissima naja al campo estivo, se ricordo bene è stata fatta in val di fanes dopo l'ascensione, con ferrata finale, alle Counturines:
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Da notare dietro al gruppo il comandante della squadra alpieri, aiutante De Sole, ottimo e paziente alpinista, persona eccezionale.
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Ultima modifica di Gian Luca il ven set 07, 2007 1:39 pm, modificato 1 volta in totale.
E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)
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Gian Luca
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Su una cengia in mezzo alla nuvole lungo la ferrata al Paterno
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In vetta al Paterno il Comandante del Reggimento Banella, il Capitano Guani, il maresciallo Fatigoni e un altro sottufficiale di cui non ricordo il nome
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Gian Luca
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In un punto esposto della ferrata a Punta Anna, Tofana I
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Gian Luca ha scritto:Allora beduini ho comprato uno scanner solo per onorare questa mitica cartella: eccomi in una pausa svacco con la mia potentissima naja al campo estivo, se ricordo bene è stata fatta in val di fanes dopo l'ascensione, con ferrata finale, alle Counturines:
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Belle le foto, De sole!!! Mi insegno a sciare, a bestemmie!!!
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Francesco
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Grande!
De Sole si congedò verso metà  della mia permanenza alla Polonio.
Il maresciallo sulla cima del Paterno mi sembra si chiami Maestripieri. E' un abruzzese.
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Federico
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Gian Luca ha scritto:Allora beduini ho comprato uno scanner solo per onorare questa mitica cartella: eccomi in una pausa svacco con la mia potentissima naja al campo estivo, se ricordo bene è stata fatta in val di fanes dopo l'ascensione, con ferrata finale, alle Counturines:
E PESS :lol:
Da notare dietro al gruppo il comandante della squadra alpieri, aiutante De Sole, ottimo e paziente alpinista, persona eccezionale.
Foto magnifica!!

Noto fra il resto: i mitici sacchetti viveri (certe cose proprio non cambiano mai, eh?).

Una curiosità  (che non vuole essere una critica!!): vedo pochi schioppi, solo un paio a destra nella foto. Per cui chiedo: eravate tutti armati o solo alcuni?

Seconda domanda: ma vi lasciavano mettere a terra le armi così?

Per il resto conmplimenti!! Segnalo che una mia dipendente, appassionatissimissima di montagna (queste vacanze le ha passate sulle Dolomiti e tutti i finesettimana se li fa a zonzo sopra i 2.000. La Grigna, per lei, è una passeggiata) e che ha un fratello Smalpino (quindi è roba tosta davvero), ha visto queste foto è ha fatto i suoi complimenti :D

Ciao
Art. Federico
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Gian Luca
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Ringrazio molto, specialmente per i complimenti della dipendente :lol:
Non so perchè ma dopo aver letto i racconti di Cassin so per certo che per me la Grigna NON sarebbe una passeggiata (specialmente ora in cui lo sten della foto è un lontano ricordo, sob) quindi ricambia.

Questioni tecniche:
In marcia tutti indistintamente eravamo armati, gli artiglieri con schioppo, ufficiali e A.Sa. con pistola.
Tuttavia rammento che al campo invernale si era sì armati con dotazioni individuali di colpi per la pistola, ma senza colpi di fucile a parte 6 caricatori che venivano distribuiti agli artiglieri maggiormente affidabili.
Al campo estivo sinceramente non ricordo perchè ero anziano e la storia dei colpi era "roba per topi".
Gli alpieri invece non erano armati.
Sulla giusta osservazione della disposizione armi: l'abitudine in marcia della mia batteria era di non fare mai parco armi, neanche quando si faceva la pausa più lunga per il pranzo.
C'era tutta una procedura di passaggio degli ordini dal comandante di batteria al nucleo di coda e si faceva zaino a terra lì dove si era, senza altri formalismi.
L'impressione era quindi di un certo svacco, è vero, anora maggiore nella foto perchè il campo era alla fine e avevamo compiuto una piccola impresa.
Unica eccezione fu proprio il giorno della fotografia: per l'ascensione alle Conturines (3.064 m) lasciammo tutti gli schioppi in perfetto parco armi all'attacco della ferrata, con una guardia scelta fra chi non se la sentiva di fare la pur non lunga ascensione. Le armi furono riprese al ritorno perchè le Conturines in ferrata si salgono solo dalla val di fanes (dalla valle di san cassiano ci sono strapiombi impraticabili) e quindi si torna indietro e non si fa il giro.

Due parole su "chi non se la sentiva". Sia la 31 che la 32 quell'anno fecero ascensioni impegnative, con passaggi veramente esposti.
Un esempio è la ferrata Strobel a Punta Fiames, con passaggi in scaletta e altri punti da brivido puro che fanno scrivere nel testo "Ferrate per principianti": "Questa ferrata NON è per principianti e la si sconsiglia vivamente!"
Beh, per noi era la prima vera ferrata dopo l'addestramento nelle palestre e dunque all'inizio del campo l'impressione dei soldati (e anche mia) era un po' quella dell'essere mandati allo sbaraglio.
Sia Gandini che Ingala però diedero la possibilità  a chi soffriva di vertigini di non fare le ferrate. Di questa discrezione nella scelta ne approfittò solamente un capopezzo che aveva realmente paura, gli altri strinsero i denti e le fecero tutte e 5.
Dico questo, letti anche i post precedenti sulle sventure del nostro Reggimento, perchè è probabile che tale possibilità  fu data dopo che al campo invernale (con sci e pelli di foca) ci fu aspra polemica fra il Comandante di Gruppo e un artigliere della 33 che letteralmente si rifiutò di compiere le escursioni, temendo le valanghe.
Questo ragazzo chiamò i genitori esponendo le sue preoccupazioni; il risultato fu il seguente:
i genitori chiamarono il Comando a Bolzano, il comando chiamò il Comandante della Tridentina che aveva personalmente deciso che TUTTA la brigata quell'anno avrebbe fatto il campo sugli sci, il Comandante la Tridentina chiamò Banella, Banella che era a Merano chiamò Sulig che era con noi a Silandro.
Sulig convocò tutto il Reggimento nel piazzale, diede l'attenti, poi curiosamente ci fece mettere seduti :shock: e partì con il cazziatone di Reggimento più sfiammante che avessi mai sentito, della durata di un buon 20 minuti, in cui elencò tutto il curriculum dell'aiutante De Sole accademico del Cai, con non so quante aperture di prime e via discorrendo, che le escursioni erano sicure, che se qualcuno voleva non fare le escursioni non rompesse il c**** che invece le avrebbe fatte perchè nella naja non ci sono opzioni e via su questo tenore.
Il risultato fu che il personaggio comunque non fece le marce, venne sbattuto a far servizi, ma nessun altro del Quinto osò lamentarsi.
Al campo estivo invece le paure evidentemente, e giustamente secondo me, erano di ben altro tipo e quindi l'opzione fu concessa per le sole ferrate.

A breve altre foto, quando torno a Faenza raccolgo anche quelle del campo invernale sugli sci (palpata colossale dove trovai infinitamente lungo...).
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Mi sono appena iscritto a questo forum, ho letto le prime 10 pagine e noto con piacereche parlate dei vostri Comandanti,
vorrei farvi delle domande:
qualcuno si ricorda del T.Col. Presti?
vi ricordate qualche nome dei 130 muli che erano in 32 btr.(Porro, Ombrina, Siana, Pakita, Naufragio.......
grazie.
io ho fatto a Silandro la naja nel 1972
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murena6
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Me lo ricordo si, è andato avanti qualche anno fa dopoun brutto periodo di depressione. Mi ha fatto mangiare sempre bene.
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