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Sapevate di Palladium?

Mi sono documentanto un pochetto sul progetto Palladium di Microsoft, fra l'altro leggevo sul Nuovo che è appoggiata da buona parte dei Repubblicani in nome dell' 11 Settembre. A me pare una gran porcata. Comunque riporto uno dei tanti articoli letti.

Il punto su Palladium

Riassunto delle puntate precedenti: secondo i piani di Microsoft, svelati in anteprima da MSNBC/Newsweek, sulla prossima generazione di Pc potranno funzionare soltanto programmi preventivamente autorizzati, in modo da dare una svolta definitiva sulla questione del copyright e dei diritti digitali su software, audio e video. Tra gli "effetti collaterali" ci sarebbe anche l'affossamento definitivo di Linux. Reazioni, approfondimenti e commenti.

[ZEUS News - http://www.zeusnews.it - Prima Pagina, 09-07-2002]

Era prevedibile che il mio articolo sui progetti di Microsoft di cambiare l'hardware dei computer in modo da poter decidere quali programmi potete usare (e persino quali documenti potete leggere) suscitasse un po' di polverone. Non posso rispondere personalmente a tutti coloro che mi hanno scritto, ma riassumo qui le risposte ai dubbi e alle domande più frequenti.
Molti mi hanno scritto che secondo loro, siccome tutte le protezioni precedenti sono state superate, scavalcheremo anche questa. Attenzione: le protezioni precedenti erano basata puramente sul software (che è facile da modificare, basta avere un PC e gli strumenti opportuni, ossia programmi), mentre questa è basata sull'hardware. Alterare l'hardware richiede strumentazione: apparecchi, insomma, il cui costo non è zero.

Richiede soldi, tanti soldi, e un laboratorio, mentre alternare il software è una cosa che si può fare in un angolo del soggiorno senza sporcare. Insomma, scardinare un hardware interamente cifrato è molto, molto più difficile che farlo per il software. Basta considerare la fatica fatta da Andrew "Bunnie" Huang per analizzare una piccola parte del funzionamento di X-Box, che è soltanto un abbozzo incompleto di quello che sarebbe una macchina Palladium.

Altri dubitano che i produttori seguiranno l'iniziativa di Microsoft e produrranno soltanto computer Palladium, per cui avremo sempre qualche fornitore da cui procurarci computer "aperti" come quelli attuali, su cui far girare quello che vogliamo. Sono d'accordo: il problema è quello che succede nel lungo periodo (e in informatica "lungo periodo" significa quattro o cinque anni). Inizialmente le macchine Palladium saranno poche, richieste principalmente da chi fa informatica senza pretese (l'utente che vuole un PC Windows con Office, Outlook e Internet Explorer, punto e basta), mentre gli smanettoni continueranno a comperare PC tradizionali.

Ma Palladium andrà  a ruba negli uffici, non appena gli amministratori di sistema si renderanno conto che impedisce ai dipendenti di installare nei PC aziendali ogni sorta di programmi (dai giochi ai sistemi di scambio come WinMx, edonkey eccetera) e di alterare il funzionamento del computer. Sono le aziende a trainare il mercato dell'informatica: se smettono di comperare PC tradizionali, i loro prezzi schizzeranno verso l'alto a causa del calo dei volumi di vendita, contraendo il numero di utenti smanettoni (che non potranno permettersi un vero computer). In più, conquistando l'ambiente di lavoro, Palladium abituerà  le nuove leve ad avere PC che non si possono toccare e considereranno normale questo fatto, proprio come oggi si considera perfettamente normale il fatto che il software del telefonino non è modificabile da parte dell'utente. Questo porterà  a una minore diffusione della cultura informatica (hacking).

Fa niente, non compreremo i computer Palladium e ci terremo quelli vecchi, potreste obiettare. Il problema è che i computer non sono eterni. I dischi rigidi si scassano, gli alimentatori si bruciano, i processori friggono, le lenti dei masterizzatori si appannano. Prima o poi qualsiasi computer si guasterà . Cosa faremo quando il nostro vecchio Pentium IV tirerà  le cuoia e nei negozi ci saranno macchine Palladium a prezzi popolari da X-Box e PC "aperti" a prezzi da Porsche? La maggior parte della gente comprerà  Palladium per ovvi motivi di portafogli.

Infine c'è il problema di Internet. Potremo anche tenerci stretti i vecchi PC, ma per cosa potremo usarli, se Palladium (o qualsiasi altro meccanismo del genere) prende piede? Se i siti Web funzionano soltanto con macchine Palladium, dove andremo? A dimostrazione di quanto sia facile condizionare il mercato, fate un salto al sito di e-commerce di Agip. Come segnalato da un lettore di Punto Informatico, il sito funziona solo ed esclusivamente con Internet Explorer. Se usate un altro browser, il sito proprio non viene visualizzato. Non è un'incompatibilità  del browser: è sabotaggio bello e buono. Infatti se dico al mio browser Opera di annunciarsi al sito dicendo di essere Internet Explorer, tutto funziona a meraviglia. Se gli dico di presentarsi col suo vero nome, non funziona niente.

Una cosa che il mio articolo non ha chiarito è la distinzione tra Palladium (iniziativa Microsoft) e TCPA (iniziativa preesistente di varie grandi aziende nel settore hardware). Sono due progetti distinti, che però mirano allo stesso obiettivo: realizzare un PC sicuro tramite una rivoluzione dell'hardware. Palladium sarebbe l'implementazione Microsoft di un sistema operativo sicuro, ma non è detto che sia l'unica. La situazione, comunque, è confusa anche per gli addetti ai lavori, per cui ho raccolto un po' di link ad articoli più tecnici del mio (sono quasi tutti in inglese). Come vedrete, si parla molto di quest'iniziativa, e se si va avanti a parlarne così male, morirà  prima ancora di nascere.

Questo non vuol dire che l'allarme è ingiustificato e possiamo tornarcene a dormire sotto le coperte. Palladium e TCPA faranno la fine che si meritano soltanto se protestiamo e continuiamo a farlo ogni volta che qualcuno riprova a tirar fuori quest'idea balzana (il Clipper Chip, il numero seriale dei Pentium, eccetera). E' quindi importante che se ne parli e si continui a farlo.

E se ne parla parecchio! ZDnet dice esplicitamente "Microsoft, ecco perchè non possiamo fidarci del tuo sistema operativo sicuro". Da un altro articolo di ZDNet traggo questa frase da incorniciare: "Microsoft exposed its motivation for Palladium when, on filing a core patent for the technology, it used the term Digital Rights Management Operating System. Far from providing authenticity, integrity and privacy of data, Microsoft actually wants to police copyright laws. Now I have a major problem with this, not least because I don't like the idea of a company that has been found guilty of criminal activity providing technology that will be used to police laws."

Traduzione: "Microsoft ha rivelato il vero movente che sta dietro a Palladium quando ha usato l'espressione "Sistema operativo per la gestione dei diritti digitali" come titolo di uno dei suoi brevetti chiave per Palladium. Lungi dal fornire autenticazione, integrità  e riservatezza dei dati, Microsoft vuole in realtà  fare il poliziotto del copyright. La cosa non mi garba affatto, anche perchè non mi piace l'idea che un'azienda che è stata riconosciuta colpevole di attività  criminali fornisca una tecnologia che serve a far valere le leggi". Eh già : il processo antitrust non è ancora finito, ma la colpevolezza di Microsoft non è più in dubbio: resta solo da decidere la pena. Secondo Eweek, i produttori di computer guardano con scetticismo all'iniziativa Microsoft. Bruce Schneier, esperto di crittografia e sicurezza, in un articolo di CBS News dice "Se funziona, sarà  la prima volta che succede in tutta la storia dell'informatica." ("If this works, it will be the first time in the history of computing that it works"). Trovate altri indizi su come sta andando la campagna (dis)informativa intorno a Palladium presso The Register. Anche i giornali non specialistici cominciano a fare baccano: ne parla anche il New York Times.

Per contro, ecco la rassicurante campana di Microsoft. L'analisi meno rassicurante di Punto Informatico (in italiano) è presso questa pagina. C'è anche un possibile interesse della Commissione Antitrust dell'Unione Europea a proposito dei pericoli di Palladium. Altri dettagli tecnici su Palladium qui.

Per finire, ecco un paio di scenari "interessanti" per Palladium che non hanno trovato posto nel mio lungo articolo:

-- La vostra azienda ha bisogno, come capita spesso, di un programma scritto su misura. Per poterlo far girare su un computer Palladium, dovrà  pagare la sua certificazione. Ogni volta che vorrà  modificarlo o correggerne un difetto, dovrà  pagare una nuova certificazione.

-- Per motivi non molto chiari, in Windows XP ogni volta che l'utente effettua una ricerca nel proprio computer i dati della ricerca vengono trasmessi a Microsoft. Oggi questo comportamento invadente può essere bloccato installando un firewall non-Microsoft come Zone Alarm. In futuro, grazie a Palladium, Microsoft potrà  vietare l'installazione di programmi a lei sgraditi. "Perchè vuoi installare un firewall? Ce n'è già  uno integrato in XP!". Come no; quello integrato in XP è un colabrodo, dato che blocca i programmi che cercano di entrare nel PC ma non quelli che cercano di uscire senza la vostra autorizzazione.

Preoccupati? No, la cosa si evita se se ne parla. Per citare Ray Bradbury, non ho scritto l'articolo per prevedere il futuro, ma per prevenirlo.
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Lele
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Certo che questi qua anziche facilitarci la vita ce la complicano......grrrrrr
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Hellis
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Secondo me il problema è più pesante.
Chi scriverà  applicazioni (ad esempio come noi che ci scriviamo procedure di calcolo ed archiviazione in VB-VBA e in C) dovremo poi pagare le royalties e registrarci a Palladium, pena inficiare il nostro lavoro; ammesso poi che il Sig. Gates ci permetta di usarlo.
Ma c'è di più.
Chi svilupperà  tecnologie innovative dovrà  sottostare alla mannaia Microsoft, che se avrà  il proprio tornaconto approverà , altrimenti non dovrà  fare nient'altro che non includere il software in palladium, per affogare sul nascere nuove tecnologie.
In pratica con Palladium verrà  conferito al Sig. Gates e congrega il potere di scegliere lui ciò che è giusto per noi.
Evviva il liberismo all'americana.
Il bello che per esporre questo muscchio di stronzate è stato pure invitato a parlare nel nostro Parlamento. Quante azioni Microsoft avrà  il nostro Premier nel portafoglio?
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La possibile soluzione.........
andare di Machintosh :?:
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Mauro
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Caro Hellis non so che dire, a parte che il nome Palladium mi ricorda una discoteca al lago di Bracciano che è una figata pazzesca, ora l'hanno anche ristrutturata...uno sballo (in tutti i sensi). :lol:
Mah...staremo a vedere.
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C'è ancora molto da definire su Palladium, di fatto MS ha fatto uscire delle versioni nuove di OS nelle ultime settimane, che sono di f<tto solo dei remake delle versioni precdenti.
Anche in queste versioni sono stati scoperti vari strumenti per rendere difficile alcune operazioni che liberalizzavano molto lavoro e copie dei programmi, oltre che diverse cosette simpatiche che spedivano informazioni in MS. Senza andare tanto lontano già  SQL 97 se installato in certi ambiti cercava di spedire statistiche di utilizzo.

Effettivamente però queste sono cose abbastanza note e poco importanti. Il problema sta nella parte ben evidenziata da Hellis. Io sono comunque convinto che la comunità  open source che è sempre piu' grande, in qualche modo ci "salverà " da questa cosa, sempre ammesso che si sviluppi così. E' difficile passare a Linux o sistemi simili per chi nella vita ha usato solo windows, ma ormai ci sono ampi segni di cambiamento di tendenza per quanto riguarda certe cose. Anche da noi ad esempio sono state giudicatre troppo esose e complicate le richieste di MS per alcuni applicativi di backoffice e si è passati a concorrenti emersi dal mondo opensource. Alla fine è anche una questione di costi oltre che di convenienza...
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Nicola
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Di software ed hardware non mi intendo, per cui passo la palla. Per quanto riguarda l'analisi economica presente nell'articolo, secondo me fa acqua da tutte le parti, è un'economia da "L'angolo dell'esperto" delle riviste più popolari.
Ricordiamoci poi che l'antitrust americana è la più seria a livello mondiale (non è molto, ma qualcosa...), perde colpi di tanto in tanto ma è strutturata molto più seriamente delle controparti europee.
Sempre che cespuglione Bush non riesca nell'impresa di comprarsi pure quella :cry: .
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OK Sten, l'articolo è tratto da un sito per "smanettoni". Ma se lanci una ricerca con Google utilizzando le parole "Palladium Microsoft Intel" vedrai che se na parla un pò da tutte le parti, e in toni seri.
L' antitrust americana è una istituzione al pari di quella che doveva controllare e proteggere i cittadini dai flop borsistici, che doveva condannare chi si macchia di inside trading (come il Presidente Bush), quindi ciò mi insegna che l'antitrust americana è una istituzione comprabile al pari delle altre.. rievviva il liberismo monopolista
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Bisogna però dire una cosa.

Queste informazioni sono spesso molto grossolane e piene di errori, nel senso che chi scrive ha una visione limitata di alcune problematiche connesse a campi di cui magari non è esperto.

Tempo fa girava una mail che spiegava che con l'ADSL ci stavano fregando perchè con l'ADSL non solo eravamo rintracciabilissimi, ma il cattivissimo e meschino provider teneva traccia di tutto quello che facevamo in rete ecc ecc ecc...
Non è che non è vero, è solo che queste cose si fanno anche con le connessioni con il modem gratuite. Gli ISP hanno l'obbligo di tenere per cinque+cinque anni i tracciati dei sistemi, e quindi anche tutto quello che navighiamo. Io per la mia azienda metto nel caveau 1 Giga di log ogni settimana di questa roba ad ad esempio.

Quindi quello che c'è scritto è vero in parte o comunque non ancora verificabile. Sta di fatto che ci sono decine di società  che si occupano di fare le pulci a Microsoft e di sicuro se qualcuno volesse mettere certe cose nei programmi, il sistema meno probabile sarebbe, da un punto di vista, windows, visto che tutti ci guardano.
Ora venendo al fulcro della questione dico:
Ma ci rendiamo conto che fare una cosa del genere lo ammazza windows? Io trovandomi in una situazione di dover dipendere dal produttore del software per usare il pc, passo a linux e con un 486 faccio girare anche un webserver. Non dimentichiamoci poi che i sistemi GROSSI non girano su windows. Non dimetichiamo anche che facendo così MS affossa tutti i linguaggi di programmazione, compresi i suoi, in quanto come gestirebbe il milione di librerie esistenti nel mondo per alcuni linguaggi?

Vedremo comunque....
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Mi fate paura quando parlate con tanta naturalezza di queste cose!
Noto con piacere che la mia "ignoranza informatica" non ha limiti.
Palladium a me fa solo venire in mente un paio di scarpette da basket che usavano ai miei tempi e che vinsi quale migliore realizzatore ad un torneo (come vedete non sono diventato ricco con gli ingaggi ed i premi partita, al tempo non esistevano).
Buonanotte.
..... E PER RINCALZO IL CUORE!
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jolly46 ha scritto:Mi fate paura quando parlate con tanta naturalezza di queste cose!
Quando hai a che fare con questo mondo tutto il giorno diventano naturali questi argomenti. Microzzoz, linuz, makintoc, e tutto il mondo open ciuch diventano il pane per i propri denti! :lol: :lol: :lol:

P.s. Non farci caso alle sigle....ogni tanto sfarfallo. :cry:
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Aggiungo qualcosa per spiegare le mie perplessità : dire che sono le aziende a trainare il mercato dell’informatica è una favola. Può essere vero se ci limitiamo a parlare di software (di solito i privati lo copiano anziché comprarlo, perché la pirateria diffusa assicura un rischio minimo per l’utente non in regola). Di qui a parlare di crollo dei consumi dei computer “non palladium” ne passa… i prezzi continueranno a scendere e le prestazioni ad aumentare, questo perché il mercato dell’home computer è in continua espansione a livello planetario. In America un personal ultimo modello costa poche centinaia di dollari. In base a cosa il prezzo dovrebbe “schizzare alle stelle”? Ricordiamoci che il PC lì è diffuso come l’orologio da polso qui.
Anche il discorso dei siti internet non mi torna: perché dovrebbero cambiare, visto che la stragrande maggioranza non è rivolta alle aziende bensì ai privati?
Per finire: il monopolio nelle nazioni democratiche non esiste se non dove imposto dagli stati per esigenze politico-economiche (come non esiste la concorrenza pura, peraltro). Esistono solo forme di oligopolio più o meno allargate, poiché sono “le più convenienti”. Non credo proprio che la Microsoft o chi per essa possa appropiarsi più di quanto ha già  fatto di un mercato appetibile come quello dell’informatica, credo anzi che in futuro Windows diventerà  sempre più “uno” dei sistemi e sempre meno “il” sistema.
Ho detto. Hug!
:wink:
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Sostanzialmente la storia di Microsoft è disseminata di "idee" dei concorrenti affogate sul nascere dallo strapotere acquisito. Non dimentichiamoci, è un dato di fatto, che MS viene presentata come grande azienda innovatrice, fucina di idee, ma in realtà  è una collaudata organizzazione commerciale che sfrutta sul nascere le tecnologie altrui.
Windows, ovvero l'interfaccia GUI (Graphic User Interface) è sostanzialmente stata copiata da Apple, e comunque l'antesignano di Windows e Machintosh è nato nei laboratori della Xerox.
Excel ha copiato integralmente l'idea di Lotus 123; il primo browser non era certamente IE: nel 96 se si voleva girare sul web si utilizzava Netscape (poi affondato anche per lotte intestine, oltre che per la concorrenza forte di colpi bassi da parte di Microsoft).
Outlook era roba da sciaquetti in confronto ad Eudora, e sulle tecnologie per le reti a basso costo Novell la faceva da padrona (e lo standard MS era letteralmente un bidone).
Passando ai linguaggi MS sta tentando di farsi proprietaria di standard accertati: il nuovo C.Net si discosta sostanzialmente dagli standard del C Ansi. Addirittura ha tentato di ipotecare gli standard dei concorrenti, cercando di criptare i nuovi sviluppi di Java, sviluppato da Sun (JVM e Java beans).
Pertanto non è fantascentifico pensare a questo tentativo di monopolizzazione, che è già  in atto da parecchio tempo. Anzi. Ultimamente ha subito un forte scossone grazie all'open source e linux.
Mi ritengo d'accordissimo con Ax sul fatto che una eventuale strategia Palladium sarebbe una falla nella barca MS, e per questo ritengo che sia giusto che MS sappia che i suoi utenti non sono disposti a dipendere da un GF informatico (non sto pensando ai vari feedback segreti che già  adesso inviano informazioni, ma al fatto che possa esistere un soggetto commerciale che possa in sostanza decidere cosa può essere sviluppato e cosa deve morire sul nascere).
L'unica leva che può pungolare MS su temi del genere è sapere che così facendo potrebbe perdere "fidelizzazione". Già  oggi vedo che le aziende non sono disposte ad implementare XP, optando per un più essenziale Windows 2000.
Per quanto riguarda il fenomeno della pirateria informatica penso che ormai sia qualcosa di non più prioritario. Ormai anche una piccola azienda come la mia (20 addetti, 14 fra pc server e workstation) usa 10 word con 10 licenze.
Sul fatto che molti software erano "copiabili" comunque non dobbiamo prendere fischi per fiaschi. E' stata la strada con cui aziende del calibro di MS e Autodesk hanno fidelizzato i clienti. 10 anni fa autocad era l'unico cad professionale copiabile. Per altri prodotti era impensabile. Autocad ha prodotto una larga base di utenti, senza essere realmente il migliore, ma offrendo veltamente la possibilità  di copiarlo. Così è stato per excel, word, etc etc.
Su quei prodotti ci siamo nati, e oggi preferiamo comprare le licenze, perchè tanto ser comprassimo un prodotto concorrente avremmo in più l'aggravante della formazione.
Quindi è stata una strategia condivisa anche dalle major dell'informatica: non nascondiamoci dietro ad un dito.
E' giusto pagare un software, perchè è uno strumento di lavoro frutto del lavoro di altre persone; però certe porcare come le nuove multilicenze Microsoft non mi vanno giù.
Ora le multilicenze MS funzionano così:
1) sei un cliente microsoft e compri 10 licenze per excel 20.0
2) dopo poco tempo microsoft ti propone di accreditarti (pagando annualmente) il diritto di aggiornare la release alla prossima uscita ad un prezzo conveniente, altrimenti se non sottoscrivi l'accordo (pagando annualmente) la prossima versione 21.0 la paghi per intero.

Bella inculata scusate.

Vista dal cliente: sono X anni che aggiorno il prodotto restando cliente fedele MS e ora dovrei pagare un tot all'anno solo per poter usufruire di una futura miglior condizione di acquisto (che non è dato a sapere se e quando ci sarà ).
Questa è già  realtà . Mi pare una "concessione" un pò arrogante, e infatti dopo la proposta abbiamo comunicato al ns venditore MS che al momento opportuno valuteremo se passare a prodotti concorrenti. Confidenzialmente ci ha comunicato che è la risposta che riceve nel 90% dei casi.

A me sta pure simpatico il Sig. Gates, e mi sta pure bene che si sia fatto i miliardi guadagnati onestamente e grazie all'ingegno (non sempre). Ma io utente so da solo cosa mi serve e a cosa aspiro: lui al massimo può e deve rendere allettante la sua offerta.

Ehehe nuoto sempre controcorrente. Ciao a tutti :D

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