Perchè guardi non con occhi di bambino, ma con lenti di cui ora tenterò di insinuare la fumosità , o quanto meno la difettosità .Nicola ha scritto:La stupenda armonia del creato non l'ho mai vista,
Al tempo.Nicola ha scritto:e comunque quando l'entropia avrà compiuto il suo corso non rimarrà niente di niente, nemmeno il ricordo di niente.
Questa dell'entropia - che per altro è solo una grandezza fisica, e perciò non può compiere proprio niente - come spauracchio è un'ovvia conseguenza della pseudo-divulgazione à la Mario Tozzi.
Innanzittutto, e limitando il discorso al puro "scientismo", ci sarebbero due diversi aspetti da considerare, uno pratico e un altro teorico. Quest'ultimo porta al noto principio di Nerst, e quindi alla previsione della "morte termica", però sotto un'ipotesi spesso stranamente dimenticata, e cioè che il sistema "universo" sia finito e chiuso; se così non fosse, nessuna possibilità di equilibrio "fine di mondo". Ma ammettiamo che l'ipotesi sia un giorno verificata; qualcuno ci garantisce che non sia semplicemente un inganno dovuto alla nostra limitatezza, ed a quella dei nostri strumenti?
Venendo all'aspetto pratico, l'entropia è semplicemente un concetto che permette di valutare sotto determinati aspetti alcuni processi fisici, e come già accaduto potrebbe essere sostituita un giorno da qualcosa di più efficace; ad esempio, in certi ambiti di studio applicativo è già stata affiancata da grandezze che forniscono maggiori informazioni (per altro, anche a livello teorico tutta la questione della "morte termica" è ampiamente contestata. In realtà tutti questi sono niente altro che "vasetti mentali": ovvio che questo mondo avrà una fine, quando Dio vorrà ).
Da qui si potrebbe allargare ad libitum il discorso, partendo dal presupposto che la scienza moderna (cioè quella sperimentale) quando è seria ha un punto di partenza intoccabile, e cioè l'impossibilità di spiegare alcunchè. Essa può solo, a partire da evidenze quantitative, inventarsi delle leggi sempre quantitative che possano permettere di prevedere con una certa accuratezza i risultati, in modo tale da consentire il governo e lo sfruttamento delle applicazioni pratiche.
Esempio banale, il corpo che cade. Quale sia il motivo di fondo perchè ciò avvenga non lo può dire la fisica; questa può solo evidenziare come sia possibile descriverne il moto a partire da un determinato sistema di leggi, creando così la meccanica classica. Quando nel secolo scorso lo sviluppo della strumentazione ha mostrato come non fosse più possibile descrivere certi fenomeni con questa teoria, ecco che si è inventatato il sistema di relazioni della meccanica quantistica. Forse che questa spieghi il mondo meglio della prima? Per niente. Semplicemente, in certi ambiti meglio della prima si adatta ai risultati sperimentali. Che poi la divulgazione (o meglio propaganda) di cui sopra disquisisca, ad esempio, della spiegazione scientifica dell'origine dell'uomo è affermazione tanto inesatta quanto motivata da ben altre e sottili ragioni.
Dimentichi che Egli è colui che è, e che la perfezione scevra da bisogni dovrebbe contemplare per coerenza anche l'infinità bontà , da cui la volontà che altri, per quanto inferiori (ma sempre a sua immagine creati) godano di questa perfezione.Nicola ha scritto:Se fosse perfetto - per definizione - non avrebbe bisogni, quindi non avrebbe creato proprio nulla
A me parrebbe invece quella dello scritto la forma migliore di discussione, ma ovviamente non posso discutere da soloNicola ha scritto:Comunque la discussione sarebbe interessantissima ma considero il mezzo forum totalmente inadeguato

Mandi.
Luigi