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10.4 IL PROGRAMMA DI ALIENAZIONE/PERMUTA/VALORIZZAZIONE DEI BENI IMMOBILI DELLA DIFESA
10.4.1 Programma dismissioni
Il programma di dismissioni dei beni immobili della Difesa prese il via con l'approvazione del provvedimento collegato alla Legge Finanziaria per il 1997, che ne disciplinava l'attuazione al comma 112 dell'articolo 3 ed al successivo comma 113, per quanto concerne il diritto di prelazione degli enti locali.
Il successivo provvedimento collegato alla Legge finanziaria 1999, n. 448 del 1998, ne ha disposto la continuazione integrando le relative norme di attuazione all'articolo 44. Le risorse derivanti da alienazione e valorizzazione degli immobili, ai sensi del disposto di legge, sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, nel complessivo limite di 1400 miliardi di lire, allo stato di previsione del Ministero della Difesa, su proposta dello stesso, per il conseguimento degli obiettivi di ammodernamento e potenziamento operativo e infrastrutturale delle Forze Armate.
L'obiettivo principale delle citate disposizioni di Legge era di reperire risorse finanziarie utilizzando il patrimonio in uso alla Difesa, ma non più necessario o rispondente alle moderne esigenze, per destinarle alla Difesa stessa, a compensazione delle riduzioni apportate al suo bilancio a seguito della difficile situazione economica della finanza pubblica. Ad esso si aggiungevano gli obiettivi secondari, ma non per questo meno importanti, relativi alla razionalizzazione della presenza militare sul territorio e ad un più proficuo riutilizzo del patrimonio demaniale con grande rilevanza urbanistica e sociale, perseguibile con le permute.
La realizzazione completa del programma richiedeva un'ampia serie di adempimenti tecnico-amministrativi che hanno comportato per la sola fase di avvio un impegno complesso protrattosi per oltre un anno. Tali adempimenti, di competenza dell'Amministrazione della Difesa, hanno riguardato:
- l'individuazione degli immobili da inserire nel programma di dismissione e la sua approvazione con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 agosto 1997, su proposta del Ministro della Difesa sentiti i Ministri del Tesoro e delle Finanze (sono stati individuati 302 immobili);
- l'individuazione a mezzo bando di gara, a livello comunitario, della Società a prevalente capitale pubblico avente particolare qualificazione professionale ed esperienza nel settore immobiliare, cui affidare l'incarico di gestire il programma di dismissioni.
Successivamente è stata fatta la stipula della convenzione regolante i rapporti tra il Ministero della Difesa (Direzione Generale dei Lavori e del Demanio) e la Società CONSAP, vincitrice della citata gara, per quanto concerne la gestione del programma di dismissione, ed è stata nominata, con Decreto del Ministro della Difesa la Commissione di Congruità , prevista dall'articolo 3, comma 112, lettera c), della Legge 662/96, composta da un rappresentante dei Ministeri della Difesa, Tesoro, Finanze, Lavori Pubblici e da un esperto in possesso di comprovata professionalità nel settore, nonché presieduta da un Magistrato della Corte dei Conti.
In sostanza, ad oggi l'attività delle dismissioni ha comportato:
- la vendita di oltre 100 complessi immobiliari per un valore di circa 150 miliardi, in particolare la precisa situazione delle "vendite" è la seguente:
n. 28 contratti già definiti, per un valore totale di circa 33 miliardi di lire;
n. 33 contratti preliminari firmati, per un totale di circa 44 miliardi;
n. 22 contratti preliminari predispost per la firma, per circa 30 miliardi;
n. 7 contratti sottoposti all'esame autorizzativi del Ministero dei Beni ed Attività Culturali - M.B.A.C. - per un valore di 20 miliardi;
n. 10 contratti da definire a seguito dell'emanazione del nuovo regolamento del M.B.A.C. per complessivi 12 miliardi.
- La finalizzazione di numerosi accordi di Programma diretti sostanzialmente a razionalizzare la presenza militare in determinate aree (Modena, Piacenza e Bologna) e alla stipula di diversi protocolli d'intesa con gli Enti Locali (Roma, Trento, Pisa, Viterbo, Torino, Napoli, Firenze ecc.) che dovranno essere sviluppati sul piano tecnico;
- la cessione gratuita dei beni alla Valle d'Aosta, al Trentino Alto Adige e al Friuli Venezia Giulia e il censimento dei beni da cedere alla Sicilia e alla Sardegna;
- la consegna dei beni relativi ai fondi immobiliari del Ministero delle Finanze.
10.4.2 Casi particolari.
Un trattamento particolare viene riservato agli immobili militari situati nelle Regioni a Statuto Speciale e nelle province di Trento e Bolzano.
Regione a Statuto Speciale della Val d'Aosta
Il D.P.C.M. 8 novembre 1995 prevede il trasferimento alla Regione di n. 128 immobili. Trattasi in buona parte di manufatti posti in quota, facenti parte dall'ex "Vallo Alpino" non accatastati, e per i quali esistono difficoltà di identificazione delle proprietà .
Ad ogni buon conto, le operazioni di trasferimento sono in corso a mano a mano che gli immobili vengono identificati e trascritti; cosa possibile soltanto durante la stagione estiva, essendo gli stessi situati in quota, in zone normalmente innevate per la maggiore parte dell'anno. Gli immobili più significativi sono stati comunque già trasferiti alla Regione ed entro il corrente anno verrà attuato il trasferimento del bene più importante, costituito dalla funivia del Monte Bianco.
Province Autonome di Trento e Bolzano
Il Decreto Legislativo 21 dicembre 1998, n. 495, prevede i beni immobili, già in uso alla Difesa, da trasferire al patrimonio delle citate provincie.
Il trasferimento dei suddetti immobili avviene con modalità molto semplici, tramite la firma dei relativi verbali di consegna - da parte dei rappresentanti del Ministero delle Finanze/Dipartimento del Territorio, del Ministero della Difesa e delle province interessate che danno titolo per l'intavolazione e la voltura a favore delle province stesse degli immobili di cui trattasi. Le operazioni di trasferimento sono state in massima parte già ultimate, salvo che per pochissimi immobili per i quali sono tuttora in corso.
La Difesa, oltre agli immobili elencati nel citato Decreto Legislativo, ha provveduto sempre tramite il Ministero delle Finanze, Dipartimento del Territorio, a trasferire alle province autonome di Trento e Bolzano anche le opere della ex fortificazione permanente.
Regione a Statuto Speciale Friuli-Venezia Giulia
Il Decreto Legislativo 24 aprile 2001, n. 237, prevede i beni immobili, non più utili alla Difesa, da trasferire al patrimonio della Regione Friuli. Le operazioni di trasferimento sono in massima parte già iniziate.
fonte:
http://www.difesa.it/Approfondimenti/Li ... arte+X.htm