demarchi ha scritto:Trovo imprudenti oltre che sbagliate molte delle dichiarazioni della Menapace.
Certo, piuttosto imprudenti che sbagliate: non sia mai che gli italiani si accorgano della realtà . Ecco spiegati i paginoni del "Corrierovsky della Neretva" ed i servizi della RAI a "difendere" le Freccie.
demarchi ha scritto:a) la sen. Menapace è stata partigiana combattente e sul foglio matricolare è riportato il suo grado: sottotenente;
Ah, e come ti sbagliavi? Un'anonima sottotenente (il corso AUC dove l'ha fatto?) È il solito grigio ugualitarismo sovietico: almeno i bandidos romagnol-sudamericani si autonominavano "Primo Maresciallo dell'Impero".
Rimane il dubbio: il grado di sottotenente dà il diritto di considerare "lavoro di merda" l'indossare le stellette?
demarchi ha scritto:b) al di là dei giudizi, perché anziché gridare alla lesa patria a proposito delle Frecce Tricolori non si chiede che vengano sospese le costosissime esibizioni considerato lo stato agonizzante dei bilanci della difesa e perché non si chiede che per feteggiare le forze armate non si ricorra a esercizi meno costosi della parata del 2 giugno ( per chi non lo sapesse, il solo noleggio delle tribune per quella di quest'anno è costato oltre 800 mila euro)?;
Certo, bisogna fare il possibile affinchè il popolino rimanga una massa amorfa plasmabile dai manovratori. Tutto quanto sappia di identità , Patria (non col p minuscolo), appartenenza è deleterio. Via perciò servizio di Leva, parate militari, PAN e così via. Al massimo, qualche bandierone giusto per i mondiali di calcio.
Poi, si sa, quando uno agonizza se non ha la maschera dell'ossigeno è meglio toglierli pure la flebo. Eutanasia, si chiama.
Comunque, visto che molti dei personaggi in tribuna erano quest'anno lì per caso quando non addirittura contro la loro volontà , si potrebbe effettivamente risparmiare sulle tribune. In compenso, qualche carro armato e un paio d'obici.
demarchi ha scritto:c) il vero scandalo, per restare alle commissioni difesa, è che a quella della Camera sieda il deputato Cesare Previti, pregiudicato per reati corruttivi, condannato in via definitiva, attualmente detenuto agli arresti domiciliari grazie ad una leggina confezionata su misura: credo che questo sia molto più grave, per il prestigio delle nostre istituzioni e delle nostre forze armate, di una senatrice che esprime opinioni per qualcuno discutibili, ma pur sempre opinioni.
Ecco, mancava la solita gara a chi la fa più lontano.
Bastava dirlo, che tiravo fuori i gulag, Pol Pot e lo strupro della Germania. Almeno così vincevamo facile.
Mandi.
Luigi