Si, quello che dici te è giusto. Ma quando un'attività diventa di massa, cioè vengono coinvolte molte persone in uno spazio ristretto (metto in relazione la velocità di spostamento con lo spazio occupato dallo sciatore in questo caso) credo che ci sia bisogno di maggiori regole (e come al solito farle rispettare), e non basta la buona volontà . Io provo, e ho provato con altre persone, a formulare la tesi (che per altro già esistente) di dividere le piste per le 2 pratiche (snow e sci), ipotizzando il fatto che lo sciatore ha una visuale centrale (quindi più naturale), mentre chi pratica lo snow (ora non mi viene il nome) ha un'angolatura prima in un modo poi nell'altro, così da non fare in tempo a ragionare (parlo in frazioni di secondo) in situazioni di pericolo (che puo' essere benissimo il vedere una persona "davanti" a se). Poi ad esempio un'altra ipotesi potrebbe essere la traiettoria distinta seguita, la prima principalmente dritta e la seconda curva.
Per i caschetti obbligatori per i piccini non avrei grandi controversie (fino ai 14 anni, ci si puo' discutere), è un po' una palla per loro, ma vabbè, almeno i più "faciloni" sono costretti ad indossarlo. Che te (ve) ne pare?##?

Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
C.le Istr. 9°/96
Brigata Alpina Cadore