Penso che il problema non sia far parlare i complici, che probabilmente sono conosciuti dallo Stato, ma il problema è semmai cosa vogliamo fare di queste persone e di tutti quelli come loro.
Infatti, come qualcuno ha sottolineato, la donna magari tra cinque o sei anni sarà fuori per varie ragioni. Rilancio, cosa succede se, come spesso accade, tra processi e ricorsi, viene assolta per cavillo giuridico o perchè non ha commesso il fatto? Abbiamo a che fare con qualcuno che ha appoggiato un omicidio, che ha letto una dichiarazione in aula e che quindi è palesemente complice del delitto, quindi dovrebbe essere impossibile che questa persona finisca in libertà .
Che tristezza invece quando sarà a piede libero di nuovo. La giustizia non funziona bene, bisogna dirlo. In un caso come questo bisognerebbe stabilire un minimo di pena sotto il quale non è possibile andare, partire dal presupposto che ha praticamente confessato e che quindi non può esistere nessuna argomentazione di un difensore o cavillo giudiziario che la rimetta in libertà o che gli tolga l'accusa (e la pena) per lo meno, per complicità in omicidio e terrorismo.
Ragionando in maniera molto pragmatica, tanto meglio che l'altro terrorista sia morto, perchè anche lui avrebbe rischiato di passare per un povero innocente e venire liberato subito o poco dopo, con buona pace dei parenti delle vittime e delle medaglie d'oro. Non è bello ma così forse ci siamo risparmiati lo strazio di pensare che chi ha privato i figli di un padre venga rimesso in libertà .
Non appoggio la tortura, ma penso che certe volte siamo troppo civili concediamo troppe vie d'uscita anche a chi in maniera evidente è colpevole, e anche dopo averlo così giudicato, mettiamo a disposizione tantissimi cavilli a cui appellarsi, processi che durano anni, al termine dei quali nessuno si ricorda come erano andati i fatti e quindi nessuno è disposto a sbattersi per fare giustizia, a parte quei poveretti che sono stati colpiti dalla tragedia, per i quali non viene lasciata spesso neppure la scelta di avere giustizia. Ricordiamoci che la legge c'è ma sembra che spesso tutti se ne dimentichino. Alla fine non reprimere con costanza e forza queste forme di terrorismo non fa altro che peggiorare le cose.