Lorenzo ha scritto:Grazie.
era solo per capire quanta forza operativa c'è in un reparto di artiglieria odierno e quanti scaldano la sedia.
La mia impressione è che ci siano tante mansioni che potrebbero essere raggruppate sotto l'unica voce Comando, tipo Batteria Comando, Tiro, BSAO ecc.
La struttura attuale mi pare piuttosto caotica e poco efficiente.
Ma è un'impressione mia, probabilmente.
Non che cambiando la struttura le proporzioni cambino...
Risento forse della formazione da mortaista. Quando lo facevo io avevamo una squadra tiro di Compagnia (per la verifica/conferma dei dati di tiro) ed una per ogni plotone con annesso un radiofonista, più le varie armi per ogni plotone.
L'acquisizione obbiettivi era responsabilità del comando o al massimo dei comandanti di plotone (S.Ten.), la difesa vicina ce la facevamo da soli ogni plotone a turno.
Di "servizi" non ne avevamo, ovvero ci pensavamo noi direttamente.
Avevo intuito dalla domanda i tuoi dubbi derivanti dalla formazione da Mortaista. Noi Artiglieri, ancorchè Montagnini, abbiamo, anzi, avevamo, un'organizzazione un po' più pesante, e non solo quella.
Comunque: a parte il fatto dell'ordinamento italico su di un Reggiuppo (termine coniato se non sbaglio dal Vecio Wintergreen insieme a Reggiglione, per definire un Reggimento grande quanto un Gruppo/Battaglione

), l'organizzazione in questo modo credo che sia anche da ascrivere alla mutata operatività . Se prima come unità base si prendeva la Batteria (4 Pezzi), ora la base dovrebbe essere la Sezione (su 6 Pezzi se non erro).
In pratica un Reggiemnto di Artiglieria oggi conta lo stesso numero di Pezzi che aveva una Brigata un tempo, quando aveva due Gruppi su tre Batterie su quattro Pezzi ciascuna.
Il tutto potrebbe cambiare, almeno per i Semoventi, quando (se?) entreranno in linea inuovi Pzh2000. Infatti qesto mezzo è, da solo, potenzialmente autonomo in tutto quanto a calcolo dei dati di tiro e sulla propria localizzazione (non ha bisogno cioè nè dei Goniometristi che lo "battano" nè del Posto Comando che gli passi i dati di tiro in Alzo, direzione, carica e spoletta). Ha inoltre una cadenza, almeno potenziale, di fuoco ben maggiore degli M109L che andrà a sostituire, il tutto a vantaggio di una ulteriore implementazione delle capacità "Shoot & Scoot" (Spara e Spostati), tale da rendergli possibile l'aver cambiato posizione
prima dell'arrivo dei colpi di controbatteria sul punto di origine dei colpi. In pratica, entro 5 minuti, 'sto coso fa:
- presa di posizione
- messa in Batteria
- calcolo della sua posizione
- calcolo dei dati di tiro sulle coordinate ricevute direttamente, se del caso, dagli Osservatori/richiedenti l'intervento
- missione di Fuoco (nei test ha fatto: 3 colpi in meno di 10 sec, 12 colpi in 59 sec, 20 colpi in 1'47 sec)
- allestimento per la marcia
- allontanarsi dal punto da cui ha sparato.
Calcola pure che intrinsecamente i Pzh2000 è molto più preciso dell'M109L perchè si calcola da solo la sua velocità alla bocca con un radar e corregge di conseguenza i dati di tiro, in automatico, a seconda di questo dato. Il caricamento è automatico e la centrale di tiro provvede ad automaticamente spolettare i colpi prima di prelevarli dal deposito interno e, quindi, prima di incamerarli. Se il mezzo è settato su "full auto", può funzionare con 2 (due!) operatori. Si porta dietro 60 colpi e il rifornimento delle munizioni, su appositi pallets, volendo lo fa, manco a dirlo, da solo.
Ciao
Art. Federico
40a Btr, AMF(L)
Gr.A.Mon. "Pinerolo"
(4° Rgt. A. Mon.)
Brigata Alpina Taurinense
3°/86