nella zona degli sbarramenti di Colma abbiamo trovato un manufatto che contiene 3 ruotismi come da figura allegata(identico manufatto si rileva sulla sinistra orografica della valle,circa alla stessa altezza x e z ) , un generale mi ha detto che trattasi di una stazione terminale di teleferica penso che la risposta possa essere attendibile ma vorrei anche un vostro riscontro, XmaRegio
Allegati
sbarramCOLMA01 copy.jpg (53.73 KiB) Visto 2669 volte
presso lo sbarramento di Coccau (Tarvisio) proprio in prossimità col confine austriaco , sulla riva destra (bacino danubiano) del fiume che scorre in direzione Gailtal
xmaregio
,
Uno identico lo trovi a Porticina sulla carrareccia sul versante a monte del vailco (o stiamo parlando del medesimo ?), un'altro ancora lo trovi sulla stradina secondaria che dirama dalla statale prima della variante in galleria andando verso Tarvisio e che porta a Coccau paese.
Propendo sempre per le pulegge di rinvio dei cavi di uno sbarramento mobile...
Cosa c'è di fronte, qualcosa di simile ?
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"
(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
Se manufatto della 2^GM ottimamente conservato.
Se per tenuta cavi,sempre del periodo bellico,forse in quanto previsti sabarramenti con cavi la cui tenuta sarebbe stata tutta da dimostrare.
Recente non credo perché penso che quei rocchetti non avrebbero tenuto alla spinta di uno o più carri degli arancioni.
Comunque interessanti in attesa di chi ne sappia qualcosa.
Andrea,dalle "tue parti" c'erano manufatti simili?
Che ne pensi?
Gio ha scritto:Se manufatto della 2^GM ottimamente conservato.
Se per tenuta cavi,sempre del periodo bellico,forse in quanto previsti sabarramenti con cavi la cui tenuta sarebbe stata tutta da dimostrare.
Recente non credo perché penso che quei rocchetti non avrebbero tenuto alla spinta di uno o più carri degli arancioni.
Comunque interessanti in attesa di chi ne sappia qualcosa.
Andrea,dalle "tue parti" c'erano manufatti simili?
Che ne pensi?
andando a memoria. nel libro del Muran sul Vallo in Alto Adige (e ci dev'essere anche una foto delle vestigia) si parla del letto della Drava a Versciaco sbarrabile con cavi ...
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"
(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
a mia memoria dopo la riattivazione non erano previsti sbarramenti con cavi, pertanto propendo ad un manufatto pre bellico. Il Generale ovviamente per non fare brutta figura ha detto una "Cavolata" quel manufatto ad una stazione di teleferica non assomiglia minimanente.
I cavi come ostacolo passivo potrebbero anche funzionare sempre che all'atto della loro rottura, sotto la spinta del carro, questi si avvolgessero nel cingolo o nel treno di rotolamento, diffatti uno dei buoni ostacoli anticarro erano i vigneti!
in ogni caso quanto ne potevi fermare?
saluti dalla max trid.
........le opere difensive situate nell'area tra Tarvisio ed il valico di Coccau che furono fra le poche ad essere interessate da eventi bellici subito dopo l'8 settembre 1943. Queste appartenevano a due gruppi difensivi. Lo sbarramento più avanzato (chiamato di Porticina) gravitava immediatamente a ridosso del confine, con opere poste ai lati della statale Pontebbana, intorno all'attuale autoporto doganale. Più interessanti quelle realizzate dalla parte opposta della valle, nella zona di Colma, raggiungibili mediante strade forestali e che sono: una casermetta, un paio di postazioni ed un raro esempio di vallo anticarro a denti che si sviluppa nel bosco per qualche centinaio di metri. Lo sbarramento di Coccau presidiava la valle in posizione più arretrata, ma dominante grazie alla maggior quota. Sulla sommità del colle, ove sorge Coccau di sopra, vi sono ancora un paio di opere mentre le altre sono situate più in basso, lungo il tratto ormai dismesso della statale.
A casa a Fiume ho un disegno ufficiale del Genio italiano dello "sbarramento stradale con i cavi" (roba ottenuta dalla Comune di Pivka).
Segue un'immagine com'era lo sbarramento, quello e' di Ermesburgo (peculiarita' di quel sbarramento ora e' che una opera si trova nel territorio sloveno, mentre l'altra e' nella Croazia!).
tante veloci ed esaurienti le risposte grazie, ed allora eccovi qualcos'altro su Colma
Xmaregio
lappino ha scritto:A casa a Fiume ho un disegno ufficiale del Genio italiano dello "sbarramento stradale con i cavi" (roba ottenuta dalla Comune di Pivka).
Segue un'immagine com'era lo sbarramento, quello e' di Ermesburgo (peculiarita' di quel sbarramento ora e' che una opera si trova nel territorio sloveno, mentre l'altra e' nella Croazia!).
non mi risulta che le opere in argomento siano state impiegate a seguito degli eventi connessi all'otto settembre. Episodi sporadici che videro coinvolti reparti GaF furono a Camporosso 623^ btr., Pontebba la caserma venne occupata in pochi minuti, Ugovizza breve combattimento, Porticina caposaldo sopprafatto in breve tempo, Val Romana tutti i distaccamenti dipendenti dal XVII/D sottosettore soprafatti, Travisio caserma Italia comando del XVII settore epica resistenza. In ogni caso non si contano gli atti di eroismo degli uomini della GaF per difendere la loro posizione di avamposto sull'estremo confine d'Italia. Soggiungo che in quasi tutte le opere, per esigenze su altri fronti, si era proceduto al recupero di tutte le artiglierie e il loro munizionamento possibili.
la max trid.
Saluti a tutti da Changwon,
Re. gli eventi post otto settembre '43 - e lo scacchiere orientale?
Secondo i miei fonti (Denkschrift tedesco e reduci GaF nel libro "Dei sacri confini guardia sicura" di Bernasconi/Collavo), tutte le opere del primo sistema degli settori da Postumia a Fiume (esclusa) erano semplicemente abbandonate (molte di loro disarmate gia prima). I loro presidi, che si sentivano abbandonati, spesso "cambiavano" le loro armi per abiti civili, o per semplice dirito del passagio nel territorio controllato dai partigiani di Tito.
Dopo, sia le opere che le caserme erano saccheggiate dai partigiani, o dalla popolazione locale, e a volte anche distrutte dai Tedeschi, quali non volevano di avere le opere importanti (come la batteria sul Mt. Primo a S. Pietro del carso) eventualmente prese dalle forze di Tito.
Ci sono anche degli altri esempi della "vita" del Vallo orientale dopo il settembre '43: in Slovenia ho visto delle opere con le stemme reali italiane ancora nel posto, mentre i fasci erano cancellati - per me e' la prova che furono i stessi presidi delle opere (e non i partigiani o tedeschi, quali avrebbero cancellato tutto) a fare questa "modifica", e continuare a usare quelle opere nel modo "dovuto"...
Vladimir