SempreSbalzo ha scritto:
@Luigi
Sì avevo sentito anch'io, ma non conoscendo nessuno dei due quoto te
Il primo, lussemburghese, fu uno dei migliori in quella straordinaria ed ineguagliata (a mio avviso) generazione di ciclisti negli anni '50-metà '60: Magni, Coppi, Bobet, Koblet, Anquetil, Gaul, e molti che certo dimentico. Ovviamente mai li ho visti in azione, ma i racconti delle loro imprese durante le telecronache attuali (spesso sono la cosa più interessante) mi hanno sempre colpito. Senza contare che allora i giornalisti sportivi sfioravano talvolta la perfezione, a cominciare da "Il grande airone ha chiuso le ali".
Ora, morto De Zan padre, non c'è praticamente nulla di simile (mi vengono ancora i brividi a ricordare la sua cronaca della vittoria di Armstrong dedicata a Fabio Casartelli).
Il secondo è stato forse il simbolo della squadra neozelandese di rugby negli anni '90. Colpito da una difficile malattia (si parla di nefrite), fino quasi a non camminare più, ha lentamente recuperato (con un trapianto di rene), ed oggi torna all'attività agonistica. E spero che un giorno torni a guidare la haka.
Hellis, aggiungi e correggi pure!
Mandi.
Luigi