Francesco ha scritto:Caro Gian Luca,
Ho letto il resoconto di alcuni episodi della tua 1^ nomina: stento a credere che possano essere avvenuti al mio stesso Rgt.
Ciao Francesco.
Ebbene si, è tutto vero. Poi è chiaro che di cacca se n'è mangiata parecchia e io ho avuto incubi per mesi anche dopo il congedo, però i ragazzi della 31, tutti del 10° e 11° / 1997 erano per la maggior parte tranquilli.
Sarò anche stato fortunato che erano quasi tutti diplomati ed erano da poco arrivati quando fui assegnato alla 31. Le poche eccezioni erano destinate ai servizi e quindi io non li vedevo che al contrappello e alla sveglia, fra questi uno che beccai a girarsi una canna nascosto dietro un obice e che si prese una settimana di riga: ti assicuro che non è stato facile, ma lui mi aveva visto e non potevo ignorarlo se no per me era la fine.
C'è da dire inoltre che i miei anziani del 166 e 167 li avevano addestrati perfettamente da un punto di vista formale. Io ho avuto il piacere - e l'onore - di addestrarli per i servizi al pezzo nonchè la fortuna di andare in recupero

quando avevano finito il ciclo addestrativo e, non avendo nulla da fare perchè vicini al congedo, erano diventati insopportabili ai miei niplex che impazzirono per tenerli a freno.
Mi hanno poi detto che, una volta andato via il Banelòn e arrivato il Roger, l'aria si è fatto un po' più tesa ma, in generale, per la mia esperienza al quintoamon la palpata del servizio è stata più per la durezza e continuità dell'addestramento e dei servizi che per la difficoltà di comandare gli artiglieri.
Ciau

E siccome aveva un fisico forte, ed era alto e ben fatto, lo assegnarono all'artiglieria alpina... (M. Rigoni Stern)