Dico la mia, per la pur breve esperienza di comando che ho avuto: entrambi i metodi sono buoni, dipende come sempre dalle persone, sia dal comandante di batteria che infligge che dal comandante di sezione che subisce.
Gli alpini sono per la massima parte troppo svegli e in bolla per farsi fuorviare da un solo evento. Quando arrivi al reparto ti fiutano come pointer, ti slumano, ti studiano, sentono quello che dici, guardano quello che fai e come lo fai, si confrontano fra di loro e imparano a conoscerti assai bene, ben oltre i singoli eventi "cazzianti". Almeno a me è successo così: la mia naja sapeva che ero un tipo tranquillo e che quindi potevano permettersi una certa vicinanza perchè, per carattere, ero sempre con loro, dormivo vicino a loro, fumavo con loro, offrivo e scroccavo sigarette a loro, mangiavo tanti piatti di cacca fumante per loro perchè per loro mi prendevo certe responsabilità che altri non avrebbero preso. Quindi con me scherzavano, si confidavano ma si incazzavano di brutto, anche allargandosi. Sapevano al tempo stesso che non potevano esagerare perchè prima che superiore ero più anziano di loro per naja e per età e perchè avevo i miei pallini di formalismo che mi tenevano da loro un poco distante, vedi il dare del lei, vedi la sveglia mattutina che mi incazzavo se quando entravo non erano tutti in piedi oppure quand'ero di picchetto che andavo due volte in piena notte con la pila nelle loro camerate per vedere che non facessero idiozie (questa in particolare era una cura che mostravo - insegnatami dai miei anziani - e che a loro piaceva un sacco).
Insomma il rapporto con loro era tutto un metti e togli, un aggiustamento continuo, uno studio costante (ovviamente c'erano diverse eccezioni, nel bene enel male).
Le sfiammate, secondo me, erano il meno o, meglio, si inserivano in un contesto in cui loro ti avevano già inquadrato; servivano quindi più allo sfiammato che che dare un'impressione ai soldati che un'idea dello sten si erano già fatta e, nel 99,9% dei casi, era un'impressione corretta.
Due esempi: scuola tiri a Monte Romano, ritorno a Merano, siamo fermi alla stazione di Civitavecchia dove gli sten anziani e il Capitano vanno ai treni per la procedura di carico degli obici e dei mezzi. Io vengo lasciato con la maggior parte della batteria a cazzeggiare allo scalo merci, sacchetto viveri alla mano, in attesa di ordini. Dunque, tutti qua sanno che il sacco viveri è una specie di wampum e aprirlo senza ordine o assenso del capitano è un sacrilegio che viene punito con la morte istantanea. I soldati lo sapevano e non dicevano niente, neanche quando si è fatta l'ora di mangiare. Dopo un quarto d'ora, con Capitano e anziani in culo ai lupi, mi sono preso la responsabilità di ordinare che i sacchetti fossero aperti e di mangiare, con il risultato che gli artiglieri hanno mangiato e poi se ne sono stati tranquilli senza fare casino, mi hanno inquadrato ancora meglio e…..gli sten anziani al ritorno non riuscivano a credere che avessi fatto una roba del genere senza che il Capitano mi dicesse alcunché.
Altro esempio: da sten anziano al campo estivo, si preparano le canili a Fiames, primo giorno di campo. Visto che minacciava pioggia c'erano teli di nailon prelevati dal magazzino di batteria che servivano per coprire meglio le tende in caso di brutto tempo. Il Capitano mi ordina di prendere le misure e tagliare le coperture in modo che le tende fossero tutte coperte. Io passo l'ordine ai tre più svegli della batteria che cappellano e usano troppo nailon col risultato che non ce n'è per tutte le tende. Facce distrutte dei miei tre caporali, sfiammata invereconda nei miei confronti del Capitano davanti a tutta la batteria. Cinque minuti dopo il capitano mi chiama e mi dice in privato di andare a cortina a prendere il nailon e far pagare i ragazzi. Io gli dico che, anche se avevo incaricato tre svegli che lui conosceva bene, ho sbagliato io a non controllare e che ci penso io.
Risultato: i tre ragazzi vengono su con me a Cortina e mi offrono cappuccio e brioche chiedendomi scusa.
Questa è la naja nell'artiglieria da montagna, questi sono gli alpini. L'esempio è fondamentale per gli ufficiali subalterni e in particolare per quelli di complemento; le persone con il loro carattere e il loro carisma, con il loro equilibrio o la loro suscettibilità , pregi e difetti, tutto questo fa la differenza a prescindere dal grado.
Scusate la lunghezza della mia opinione però non rompete troppo se no vi rompo una bottiglia di sangiovese in testa!

