Ehhhh, il mio gruppo... ma lo sai che siamo 350 iscritti (Amici a parte)? E hai visto che Gruppo di PC? Se la Sezione ha la PC lo deve esclusivamente a Casalecchio, e a quella testa dura di Roberto Gnudi in particolare...
Beh, devo dire che le nostre considerazioni non sono poi lontanissime: lo smantellamento dei quadri come pensati nel dopoguerra è andato di pari passo allo smantellamento dell'esercito di popolo previsto dalla Costituzione, e a tutto questo è venuto a sostituirsi un esercito "professionale" che ha ben poco a che vedere con l'esercito "di professionisti", dove il secondo termine indica marcata professionalità , e il primo approccio alla difesa secondo i canoni generali dell'impiego (pubblico).
Sai perché si nota tanto la differenza (concordo con te sul circolo vizioso tra svacco della truppa e incapacità / scarsa motivazione dei quadri) tra ora ed allora? Perché noi UdC eravamo volontari, nel senso più pieno del termine: molti di noi erano laureati, altri pronti per l'inserimento nel mondo del lavoro, altri ancora eccellenti sportivi. Avremmo potuto restare a casa, accompagnare un cieco, imboscarci in un reparto atleti, o perfino nascondere le doppiette nell'armadio e fingerci obiettori... e invece, senza garanzia di riuscita finale, siamo andati a tirarci un culo come una campana alla Scuola per arrivare a guadagnare - ai tempi miei - poco più di un milione e mezzo al mese (da cui detrarre le spese per l'alloggio e il mantenimento...), ovvero quello che guadagnava un 6° livello statale, che si faceva le sue otto ore lisce lisce, e usciva dall'ufficio quando noi stavamo marciando, o sbalzando, o facendo ispezione da qualche parte, o scavando le trune.
La differenza sta qui: che noi allora, e chi era venuto prima, e chi è venuto dopo, fino al 190° (spero...) si faceva un punto d'onore di questo essere diversi fino al midollo dagli altri dipendenti pubblici che percepivano i nostri stessi stipendi, e i nostri alpini e montagnini lo capivano, e per questo cercavano di essere un po' più cazzuti, un po' più formali, di non scoppiare in marcia... lo sai che io ho avuto un AGI che aveva nascosto di avere un rene spostato per non essere declassato? E che quando ebbe una crisi in marcia mentre rientravamo dopo avere dormito nelle trune non mi chiese di chiamare la AR, ma di lasciarlo riprendere e non dire niente al Capitano medico, visto che mancavano 10 giorni alla fine del corso? Oggi, amico mio, non è più così: si fa il militare "di professione" - e se hai un po' di culo, il comandante "di professione" - perché magari hai un po' di fisico in più: se avessi più testa, faresti l'impiegato del catasto, se ne avessi un po' meno il casellante alle autostrade, e così via. Si sceglie una professione nel ricco mazzo del pubblico impiego, ma qualunque sia la si affronta con lo stesso spirito: dalle nove alle cinque... o più tardi se c'è qualcuno che paga!
Lo sai che ai marescialli di oggi pagano lo straordinario quando montano di Picchetto? Lo straordinario! Io facevo, con il mio sottufficiale di ispezione (che spesso era un caporalmaggiore...), un servizio di 24 ore senza prendere una lira di più, con il solo compenso per entrambi di potere andare in branda appena smontati, alle 14. Ma sai, qualcosa da fare in Compagnia c'era sempre, sia per me che per lui, e gli organici erano così scarsi... su 23 picchetti ho preso 5 mezze giornate, 4 volte per andare a sciare e una per partire per casa... altro che straordinario!
Vuoi sapere, parlando di 9°, chi stimo veramente? Le ragazze... lo scorso anno a Roma passavo dalla Termini mentre il suddetto Reggimento transitava per recarsi a Catania per l'Adunata, e in uno dei bar della Stazione (che colpo d'occhio, tutta piena di penne nere!) vedo due ragazzone in divisa... mi è venuto un magone... sono entrato, mi sono qualificato, e ho fatto loro i complimenti per come portavano la divisa e onoravano il cappello con la penna. E queste due hanno rettificato la posizione, e toccando leggermente i tacchi si sono presentate... perfette! Di fianco a loro, stravaccato su uno sgabello, stava un caporalmaggiore SPE (quelli con quei buffi gradi rossi che sembrano quelli dei sergenti americani...) che, senza staccare il culo dalla seduta e con i pollici nel solito cinturone tenuto sui coglioni, mi ha detto - in perfetto Itagliano: "E me, tenente, non mi saluta?". Ho guardato le ragazze, ho guardato lui, e nel rivolgere a tutti tre un saluto collettivo, ho pensato uscendo, tra me "Qualche anno fa ti avrei salutato a colpi di giorni di consegna, ma per fortuna tua e mia oggi sono cazzi di qualcun altro..."
Vedi quindi, io non mi sento in colpa per quello che è diventato oggi l'Esercito: avrei potuto fermarmi in servizio, e mi avrebbero fatto ponti d'oro. Ci ho pensato tanto, ma tanto, e per tanti anni ho avuto fortissimi rimpianti (del mio Corso si sono fermati in 6, di cui 4 passati in SPE, uno dei quali caduto in Libano con il suo elicottero...). Ma probabilmente oggi sarei già da qualche altra parte, a fare un'altra professione come molti bravi marescialli giovani e motivati dei tempi miei (se siete stati alla "Salsa", il nome Cori vi dice niente?) che oggi non sono più nell'Esercito, perché non riconoscono più in queste Forze Armate gli ideali e le motivazioni che li avevano spinti ad entrare, né credono sia possibile dall'interno arrestare un processo di degrado ormai troppo avanzato.
Potremo ritrovare gli ideali e le motivazioni di un tempo altrove? Tu una risposta l'hai data, entrando nella PC dell'ANA; un'altra potrebbe essere nella proposta di Guardia Nazionale presentata dal Sen. (ex Generale) Manfredi; altre ancora potrebbero venire avanti. Vogliamo discuterne?
Abbracci Alpini