Ho letto la discussione, anche quella sul forum di Pagine di difesa. Vorrei capire cosa hanno fatto gli Alpini (e chi ha fatto la naja per adempire a un dovere costituzionale) per meritare questa marea di materia organica puzzolente che da qualche tempo si riversa su di loro e sulle loro tradizioni ma non ci riesco e questo non trovare risposta fa ancora più male.
Prima di andarmene dal Nucleo Agonistico della Julia ho avuto una discussione con 5 caporali VFB freschi freschi di specializzazione ad Aosta (3 mesi). Sostenevano che negli Alpini sono fissati col non dare licenze e che per andare a casa bisogna fare i salti mortali, che la licenza gli spetta, che si marcia troppo, che loro non vogliono fare una vita così, che sonop meglio i bersaglieri... E qui, l'Alpinaccio cattivo che c'è in me non ci ha visto più. Non perchè ha nominato i bersaglieri (

), ma perchè ho detto: ma cavolo, allora perchè ti sei arruolato? La risposta è stata: "io non voglio faticare, se trovo un posto per non fare un ca**o cerco di farmi trasferire lì". Queste sono le parole, moralmente elevate, di un professionista dell'Esercito Italiano, uno che "fa sul serio".
Potrei riportare molti fatti con protagonisti VFB e VSP visti durante il mio servizio, ma basta uno a cui sono particolarmente legato perchè coinvolgeva il mio vecchio plotone, il plotone Ca.S.T.A. dell'8° Alpini. Nella competizione disputata in Val Pusteria a inizio febbraio di quest'anno l'8° ha conquistato un meritato secondo posto alle spalle del 14° Rgt Alpini dopo una preparazione iniziata a settembre (quindi sono 5 mesetti). Nell'8° c'erano solo VFA mentre nel 14° c'erano per la maggior parte VSP e VFB con
anni di esperienza sulle spalle. Io non ho potuto partecipare alla gara perchè ho lasciato, a malincuore, il plotone in novembre per problemi fisici ma con la testa ero sempre con loro e ancora oggi rimpiango l'occasione sfumata

. Dietro a sè i ragazzi dell'8° hanno lasciato gente del 185° parà , del 9° L'Aquila e anche i mitici Alpini Paracadutisti, tutti volontari professionisti e preparatissimi stando a sentire qualcuno. Tuttavia sono stati battuti da 16 ragazzi praticamente di leva, con pochi mesi di preparazione alle spalle senza contare che nei 2 anni precedenti davanti ai ragazzi del Col. Lenzini non c'era nessuno perchè avevano trionfato su tutti e, ancor prima, non c'era anno che non salissero sul podio. Allora, qualcuno mi dice come hanno fatto, "quelli dell'ottavo"?
In loro onore e ricordo pubblico una foto della gara.
mandi!