Dà i e dà i, forse qualcosa si muove.
Devo per completezza copiare tutto il messaggio, per farvi notare il tono di rispetto e, quasi di rassegnazione, nel definire l'esercito professionista "superiore", ma notate le parti che evidenzio in grassetto.
Al mio post non ci sono state repliche.
Ma è nata una nuova discussione iniziata da uff.li che sono stati in Spe, di ringraziamento al loro collega. Va benissimo.
Ma un novello Balilla, raccoglie la pietra e la tira.
E sono felice che abbia ricordato una vecchia discussione sul calendesercito.
Continuiamo così, pure se perdiamo.
Re: Alpini Paracadutisti
Cari amici del forum
come non concordare in toto con l'intervento del Ten. Col. Caruso. Spesso sul forum se ne sentono, o meglio leggono, proprio di tutti i colori e le considerazioni sul nome, equipaggiamento, basco rosso, ecc. del rgt. Monte Cervino, fatte in alcuni interventi si commentano da sole. Bene, anzi benissimo ha fatto il colonnello ad intervenire e puntualizzare senza peli sulla lingua le moltissime inesattezze riscontrate nei vari interventi esponendo schiettamente il suo pensiero.
Però su di un punto non concordo e precisamente quando il colonnello dice: “…Ho servito nell'esercito di leva, ho comandato gli alpini di leva e gli alpini paracadutisti di leva, ma vi dico senza timore di smentita che essi sono semplicemente dei dilettanti allo sbaraglio se paragonati ai Ranger del 4° reggimento alpini paracadutisti. Non per cattiveria, ma le cose da noi si fanno per scelta, in altri tempi si facevano con il ricatto della licenza o del permesso fine settimana. Credetemi non tornerei indietro per nulla al mondo. Le soddisfazioni professionali che ricevo quotidianamente dai miei dipendenti, mi fanno solo titubare del fatto di essere il loro degno comandante. La profondità d'animo, lo spessore morale e la loro forza d'animo sarebbero di esempio a molti…”
Ora, sulla prima parte e cioè che c'è una differenza abissale tra un professionista e uno di leva nulla da eccepire, è lapalissiano, se non altro per equipaggiamenti ed addestramento molto più completi e molto più costosi, ma la seconda: “…in altri tempi si facevano con il ricatto della licenza o del permesso fine settimana..” francamente mi offende e spero che sia stato solo un eccesso di sintesi. Tanto più che se non sbaglio tutti i reparti paracadutisti erano -e sono- esclusivamente su base volontaria. Anche noi “najoni” abbiamo servito la Patria e dato che la paga era di £ 6,500 circa al giorno, servire mi sembra un termine appropriato. Se poi penso a quelli che hanno svolto il servizio presso il circolo ufficiali…
Pacatamente vorrei ricordare che le tradizioni e le medaglie delle quali il Suo reggimento è custode, come del resto quelle di tutti gli altri reparti ed enti delle nostre FF.AA., sono state guadagnate proprio dai quei “dilettanti allo sbaraglio”, magari classe 1890 o 1920 , che le hanno pagate con sudore e sangue (mi si scusi l'eccesso retorico) ma questa mia difesa d'ufficio del “vecchio” esercito l'ho sentita come un obbligo non verso di me, ma verso tutti quelli che hanno dato un anno all'esercito e sono morti in incidenti, attività addestrative, scontri a fuoco (rari dalla II G.M.) e via dicendo.
Ripeto: non affermo che l'esercito di leva sia migliore di questo, anzi, ma almeno un po' di rispetto per chi vi ha permesso finora di svolgere il lavoro che vi siete scelti. Dopo Lo S.M. che pubblica un calendario in omaggio alla leva con le foto di alcuni attori che la divisa l'hanno messa solo nei film,come lessi mesi fa in un forum…i nostri migliori comandanti dicono che eseguivamo gli ordini per i 36 e le licenze, ma per favore!
Per quanto riguarda profondità d'animo e motivazioni credo che non ci sia miglior giudice che la propria coscienza.
Chiudo col fare notare quanto segue: sul sito della Marina Militare ciccando sul link comsubin compaiono il fregio da basco degli incursori di marina dove è scritto ARDITI INCURSORI - in due parole, passato e presente - immediatamente sotto la foto di Teseo Tesei, padre degli incursori di marina, con la motivazione della M.O.V.M…a quanto pare in fatto di tradizioni la Marina ha sempre da insegnare senza usare il vocabolario d'inglese.
Un caro saluto a tutti, paolo