ROMA - L'aereo con a bordo Clementina Cantoni, la cooperante italiana liberata ieri a Kabul dopo 24 giorni di sequestro, ha lasciato la capitale afghana alla volta dell'Italia. Il suo arrivo e' previsto per oggi pomeriggio a Roma, a bordo di un Falcon dell'Areonautica militare. I genitori di Clementina Cantoni non hanno raggiunto la capitale afghana e aspetteranno a Roma la figlia. La giovane e' stata rimessa in liberta' dai suoi sequestratori dopo - secondo fonti investigative - che e' stata rilasciata la madre di Timor Shah, il capo della banda dei rapitori.
La madre di Timor Shah era in stato di fermo con l'accusa di favoreggiamento perche' coinvolta in un precedente sequestro di persona. Si tratta del rapimento di Afis Zadran, il figlio di un uomo d'affari afghano, che venne sequestrato nei mesi scorsi e che e' morto poco dopo il rapimento. Responsabili di questo delitto sono stati ritenuti gli uomini della banda di Timor Shah, diversi dei quali sono stati nel frattempo arrestati. La madre del capobanda, secondo quanto trapelato nei giorni scorsi, gia' da tempo era stata messa a disposizione da parte delle autorita' afghane per un eventuale scambio con Clementina: si trovava in una pensione, vigilata da personale da agenti locali.
L'intermediario che avrebbe consegnato Clementina Cantoni agli uomini dei servizi afghani e del Sismi, sarebbe un potente uomo di affari di Kabul. Secondo quanto si e' appreso l'uomo sarebbe un parente di Timor Shah.
MINISTRO AFGHANO, NESSUNA CONCESSIONE
Il ministro dell'interno afghano ha detto a Kabul che non e' stata fatta nessuna concessione per la liberazione dell'italiana Clementina Cantoni. ''Non abbiamo fatto concessioni ai rapitori'', ha detto il Ministro Ali Ahmad Jalali in una conferenza stampa. ''E' il risultato di un duro lavoro della polizia e della nazione'', ha aggiunto.
ARRIVATA IN ITALIA SARA' SENTITA DA PROCURA ROMA
Clementina Cantoni non appena giungera' in Italia sara' ascoltata dalla Procura della Repubblica di Roma. La cooperante italiana dovrebbe essere ascoltata dal capo del pool antiterrorismo della Procura, Franco Ionta, che nelle scorse settimane aveva aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro a scopo di terrorismo.