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Abbadia
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Politicamente corretto...

Visto che non amo il "politicamente corretto, ma mi piace il vino schietto, ho fatto una piccola correzione sulla illustrazione, riportando le parole che "quelli" cantavano, quando l'Austria era "il nemico " e l'altra parola era di uso comune in quelli che furono gli Alpini.
Nessuna offesa personale a Stati o persone ...solo che era cosi'....e le tradizioni si mantengono, se si modificano e per motivi sciocchi come questo, non sono piu' tali..

Ciao a tutti

Abbadia Ga Tau

correzione : Scusatemi, ma c'entra come i cavoli a merenda col topic, c'é andato per sbaglio e anche la dimensione...se da fastidio cancella pure ax..
Abbadia Ga Tau
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Luigi
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Forse ti è sfuggita la scritta in piccolo:

"... Paolo Caccia Dominioni, alpino, classe 1896..."

Forse ne sapeva qualcosa più di noi di tradizioni e nemici...
Mandi.
Luigi
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Abbadia
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Di certo si,
ma nelle trincee si cantava nell'altro modo.
Almeno a sentire chi mi ha raccontato di averlo fatto.
Forse c'erano due versioni e il politicamente corretto forse non é nato oggi.
Forse generalizzando i termini si adattava a tutte le...occasioni
Rispetto di certo l'Alpino Paolo Caccia Dominioni, ma sulle parole mi piace restare dell'idea dell'Alpino col quale parlato io, sara' per il fatto che si é fatta tutta la guerra e non ha portato a casa neppure un baffo da caporale.

Mi pare d'altronde logico che avendo davanti gli Austriaci non si facessero tanti problemi per paura di offenderli.... e neppure di prendere un po in giro quell'altra specialita' senza penna.

Saluti a tutti

Abbadia Ga Tau

PS Scusate, ma il Caccia Dominioni di cui si parla non era poi nel Genio Alpino ?
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axtolf
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Forse c'erano due versioni e il politicamente corretto forse non é nato oggi.
Oppure chi ha realizzato questo bellissimo affresco semplicemente non ha voluto riportare "personalizzazioni" per indicare che ciò che scritto vale sempre e comunque, in qualsiasi situazione e con qualsiasi nemico.

Piccolo quiz:
Offro una grappa a Parma a chi è in grado di dirmi dove è l'originale di questo affresco....
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Abbadia
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.

Grazie Ax per aver messo a posto.
Penso anchio che l'autore dell'affresco abbia voluto renderlo...generico e sempre valevole.
Mentre il mio amico, la cantava avendo gli austriaci di fronte e quindi.....

L'altra...generalizzazione resta per me un ..politicamente corretto...e giusto se messo su un affresco.
Meno giusto a cantarla.

Abbadia Ga Tau
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axtolf ha scritto:Piccolo quiz:
Offro una grappa a Parma a chi è in grado di dirmi dove è l'originale di questo affresco....
tentativo 1) a belluno
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Abbadia ha scritto:Di certo si,
ma nelle trincee si cantava nell'altro modo.
Perchè dove pensi fosse, in quel tempo, l'autore dell'affresco?
Mandi.
Luigi
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Abbadia
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Qui rischiamo di non capirci e poi andare a finire in discorsi che potrebbero diventare, a dir poco, antipatici.
Quello che ho scritto é nato dal fatto che le parole sotto quell'affresco erano diverse da quelle che mi aveva riferito il mio Amico, e non solo, anche diverse da quelle che si cantava noi al tempo della naja e le due parole non ce le siamo di certo inventate noi alla Genio Pionieri nel 1969.
Questo non vuol dire denigrare o disistimare un personaggio come Caccia Dominioni che oltre tutto probabilmente portava le mie stesse "mostrine".
Vuol dire solo che ,evidentemente ci sono diverse versioni e quelle scritte sotto l'affresco sono sembrate all'autore , al tempo che le ha scritte, le piu' adatte a completare la rappresentazione.
Sono altresì convinto che le parole cantate da Paolo Caccia Dominoni in trincea fossero diverse, anche perché chiaramente si trattava di altra epoca e di altra...ambientazione.
Se non sbaglio la data si riferisce a fine anni sessanta.
Non sarebbe, d'altronde, la prima volta che cante da trincea sono state "purgate" nelle edizioni ufficiali, per quello che secondo me é un malinteso senso del rispetto e delle convenienze.
Quello che affermo mi pare non vada a dissacrare la figura di Paolo Caccia Dominoni, almeno questo non é nei miei intendimenti, ma resto dell'idea che si sia trattato di un testo politicamente corretto, anche se in senso un po' diverso da quello che forse oggi si intende.
Quanto sopra sono mie convinzioni personali, senza alcuna pretesa di...infallibilita'.
Ciao a tutti.

Abbadia Ga Tau
Leonardo
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axtolf ha scritto:Piccolo quiz:
Offro una grappa a Parma a chi è in grado di dirmi dove è l'originale di questo affresco....
Nella nave Alpino?
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axtolf
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Nella nave Alpino?
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LEONARDO (:g:)
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Federico
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PCD, a memoria, durante la I GM non era Alpino. Arruolatosi volontario e di nascosto dalla sua famiglia a Palermo (dove andava alle superiori: suo padre era un alto funzionario dell'Ambasciata Italiana a Tunisi) riuscì dopo qualche peripezia (cioè: trattenuto sull'isola come scritturale in appoggio alla GdF (!) e comandato come guardia lungo le coste siciliane) a raggiungere il Fronte col reparto al quale fu assegnato dopo la Scuola Ufficiali di Complemento: il Genio Pontieri. Suo fratello minore Cino, i due erano affezionatissimi, invece si arruolò negli Alpini (al deposito del 5° a Milano, se non erro, come molti amici di famiglia dei Caccia Dominioni, tra cui il fratello di Carlo Emilio Gadda che dagli Alpini, a domanda, andò in aviazione e venne poi abbattuto. Carlo Emilio, invece, dei Mitraglieri, fu fatto prigioniero in occasione di Caporetto) facendo subito domanda per la Scuola Ufficiali di Complemento. Verso la fine della guerra PCD "transitò" (a domanda) nella nuovissima specialità  "ardita" del Genio: i Lanciafiammisti. Suo fratello Cino, invece cadde alla testa dei suoi Alpini alla fine del '17 o all'inizio del '18 (chiedo scusa ma non ricordo di preciso). Da questo ultimo fatto, forse, nasce l'amore di PCD per gli Alpini (che allora erano la vera e propria elite avventurosa dell'Esercito: basta vedere i "bei nomi" che ne fecero parte): la perdita di Cino fu, per lui, una tragedia e ritengo che questò cementò nel suo cuore quella Penna che ancora non portava.

PCD venne quindi inviato (d'ordine superiore) in Libia nel 1918, se non erro, anche in virtù delle condizioni pietose di salute in cui si trovava (tralasciando le ferite): la trincea non era il più salutare dei luoghi...

Qui venne poi congedato del 1919.

Fu poi richiamato almeno altre 3 volte (una volta per una spedizione geo-topografica in Libia, una seconda per la Guerra di Etiopia e la terza per la II GM). Tra la I GM e l'Etiopia si iscrisse al Partito Fascista, uscendone subito dopo. Uscì del tutto dall'Italia (mal sopportava gli atteggiamenti di coloro che "contavano" allora) e passò anni all'estero tra Egitto, Turchia e altri Paesi del M.O. ed Europa dove svolgeva la sua professione di Architetto (sua l'Ambasciata d'Italia in Turchia). Il richiamo per la II GM lo vide, all'inizio, quale addetto ai servizi di intercettazione/traduzione del SIM a Roma (parlava correntemente Inglese, Tedesco, Francese ed Arabo). Successivamente, dopo la cattura e la morte del Duca d'Aosta, suo amico, chiese di andare in prima linea. Gli fu affidato il celebre XXXI Battaglione Genio Guastatori (più in prima linea di così...) di cui sono note le gesta.

Credo che la Penna, che PCD indossava già  in Africa, la prese in occasione della Scuola Guastatori, ma non ne sono certo. Egli stesso, stando a quanto ho potuto leggere io, non è molto preciso al riguardo.

Ciao
Art. Federico
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Federico ha scritto: Credo che la Penna, che PCD indossava già  in Africa, la prese in occasione della Scuola Guastatori, ma non ne sono certo. Egli stesso, stando a quanto ho potuto leggere io, non è molto preciso al riguardo.
Esatto, PCD diventa alpino dopo il corso guastatori a Brunico presso il XXX Btg. Guastatori del Genio Alpino. Poi trasferito al XXXI (che era un btg guastatori del genio "normale") continua a portare il cappello alpino. Infine anche il XXXI, ricostituito ad Asiago, diventa un battaglione del genio alpino.
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Lorenzo
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Leonardo ha scritto:
axtolf ha scritto:Piccolo quiz:
Offro una grappa a Parma a chi è in grado di dirmi dove è l'originale di questo affresco....
Nella nave Alpino?
Scusate, ma un affresco non si fa su una parete intonacata di fresco (da cui il nome).
Vorreste dirmi che nella nave Alpino c'è una parete intonacata?

A me risultava che questo affresco sia in un Sacrario, non ricordo bene quale.
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Federico ha scritto:PCD, a memoria, durante la I GM non era Alpino. Arruolatosi volontario e di nascosto dalla sua famiglia a Palermo (dove andava alle superiori: suo padre era un alto funzionario dell'Ambasciata Italiana a Tunisi) riuscì dopo qualche peripezia (cioè: trattenuto sull'isola come scritturale in appoggio alla GdF (!) e comandato come guardia lungo le coste siciliane) a raggiungere il Fronte col reparto al quale fu assegnato dopo la Scuola Ufficiali di Complemento: il Genio Pontieri. Suo fratello minore Cino, i due erano affezionatissimi, invece si arruolò negli Alpini (al deposito del 5° a Milano, se non erro, come molti amici di famiglia dei Caccia Dominioni, tra cui il fratello di Carlo Emilio Gadda che dagli Alpini, a domanda, andò in aviazione e venne poi abbattuto. Carlo Emilio, invece, dei Mitraglieri, fu fatto prigioniero in occasione di Caporetto) facendo subito domanda per la Scuola Ufficiali di Complemento. Verso la fine della guerra PCD "transitò" (a domanda) nella nuovissima specialità  "ardita" del Genio: i Lanciafiammisti. Suo fratello Cino, invece cadde alla testa dei suoi Alpini alla fine del '17 o all'inizio del '18 (chiedo scusa ma non ricordo di preciso). Da questo ultimo fatto, forse, nasce l'amore di PCD per gli Alpini (che allora erano la vera e propria elite avventurosa dell'Esercito: basta vedere i "bei nomi" che ne fecero parte): la perdita di Cino fu, per lui, una tragedia e ritengo che questò cementò nel suo cuore quella Penna che ancora non portava.

PCD venne quindi inviato (d'ordine superiore) in Libia nel 1918, se non erro, anche in virtù delle condizioni pietose di salute in cui si trovava (tralasciando le ferite): la trincea non era il più salutare dei luoghi...

Qui venne poi congedato del 1919.

Fu poi richiamato almeno altre 3 volte (una volta per una spedizione geo-topografica in Libia, una seconda per la Guerra di Etiopia e la terza per la II GM). Tra la I GM e l'Etiopia si iscrisse al Partito Fascista, uscendone subito dopo. Uscì del tutto dall'Italia (mal sopportava gli atteggiamenti di coloro che "contavano" allora) e passò anni all'estero tra Egitto, Turchia e altri Paesi del M.O. ed Europa dove svolgeva la sua professione di Architetto (sua l'Ambasciata d'Italia in Turchia). Il richiamo per la II GM lo vide, all'inizio, quale addetto ai servizi di intercettazione/traduzione del SIM a Roma (parlava correntemente Inglese, Tedesco, Francese ed Arabo). Successivamente, dopo la cattura e la morte del Duca d'Aosta, suo amico, chiese di andare in prima linea. Gli fu affidato il celebre XXXI Battaglione Genio Guastatori (più in prima linea di così...) di cui sono note le gesta.

Credo che la Penna, che PCD indossava già  in Africa, la prese in occasione della Scuola Guastatori, ma non ne sono certo. Egli stesso, stando a quanto ho potuto leggere io, non è molto preciso al riguardo.

Ciao
Grazie, Federico, una biografia ancora più bella e più grande di quanto immaginassi.
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Federico
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Bricchetto ha scritto:
Federico ha scritto:PCD, a memoria, durante la I GM non era Alpino. Arruolatosi volontario e di nascosto dalla sua famiglia a Palermo (dove andava alle superiori: suo padre era un alto funzionario dell'Ambasciata Italiana a Tunisi) riuscì dopo qualche peripezia (cioè: trattenuto sull'isola come scritturale in appoggio alla GdF (!) e comandato come guardia lungo le coste siciliane) a raggiungere il Fronte col reparto al quale fu assegnato dopo la Scuola Ufficiali di Complemento: il Genio Pontieri. Suo fratello minore Cino, i due erano affezionatissimi, invece si arruolò negli Alpini (al deposito del 5° a Milano, se non erro, come molti amici di famiglia dei Caccia Dominioni, tra cui il fratello di Carlo Emilio Gadda che dagli Alpini, a domanda, andò in aviazione e venne poi abbattuto. Carlo Emilio, invece, dei Mitraglieri, fu fatto prigioniero in occasione di Caporetto) facendo subito domanda per la Scuola Ufficiali di Complemento. Verso la fine della guerra PCD "transitò" (a domanda) nella nuovissima specialità  "ardita" del Genio: i Lanciafiammisti. Suo fratello Cino, invece cadde alla testa dei suoi Alpini alla fine del '17 o all'inizio del '18 (chiedo scusa ma non ricordo di preciso). Da questo ultimo fatto, forse, nasce l'amore di PCD per gli Alpini (che allora erano la vera e propria elite avventurosa dell'Esercito: basta vedere i "bei nomi" che ne fecero parte): la perdita di Cino fu, per lui, una tragedia e ritengo che questò cementò nel suo cuore quella Penna che ancora non portava.

PCD venne quindi inviato (d'ordine superiore) in Libia nel 1918, se non erro, anche in virtù delle condizioni pietose di salute in cui si trovava (tralasciando le ferite): la trincea non era il più salutare dei luoghi...

Qui venne poi congedato del 1919.

Fu poi richiamato almeno altre 3 volte (una volta per una spedizione geo-topografica in Libia, una seconda per la Guerra di Etiopia e la terza per la II GM). Tra la I GM e l'Etiopia si iscrisse al Partito Fascista, uscendone subito dopo. Uscì del tutto dall'Italia (mal sopportava gli atteggiamenti di coloro che "contavano" allora) e passò anni all'estero tra Egitto, Turchia e altri Paesi del M.O. ed Europa dove svolgeva la sua professione di Architetto (sua l'Ambasciata d'Italia in Turchia). Il richiamo per la II GM lo vide, all'inizio, quale addetto ai servizi di intercettazione/traduzione del SIM a Roma (parlava correntemente Inglese, Tedesco, Francese ed Arabo). Successivamente, dopo la cattura e la morte del Duca d'Aosta, suo amico, chiese di andare in prima linea. Gli fu affidato il celebre XXXI Battaglione Genio Guastatori (più in prima linea di così...) di cui sono note le gesta.

Credo che la Penna, che PCD indossava già  in Africa, la prese in occasione della Scuola Guastatori, ma non ne sono certo. Egli stesso, stando a quanto ho potuto leggere io, non è molto preciso al riguardo.

Ciao
Grazie, Federico, una biografia ancora più bella e più grande di quanto immaginassi.
Prego, figurati. Ma mi sa che ho toppato almeno sui richiami: credo che fossero 5 ma uno mi manca. Che fosse quando era nel deserto a recuperare i corpi dei Caduti e a costruire il Monumento?

Ciao
Art. Federico
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