cavalli ha scritto:i reparti d'arresto (alpini) normalmente attivavano uno sbarramento, a rotazione, una volta al mese con una ex continuativa di h. 36, pertanto si viveva in opera, ad eccezione della consumazione del rancio che avveniva presso la base di compagnia. A dicrezione del c.te poteva essere consumanto anche in opera.
(...)
La max trid.
Analogo addestramento era in uso nella fanteria arr.
L'esercitazione di cp. si chiamava "amalgama continuativa" ed era fatta (almeno così a me capitò) per 48 ore.
Un'altra cp. del btg. faceva da "attivatore" (gli arancioni, una volta lo feci anch'io, con dei grossi bandieroni), simulando l'attacco, il passaggio di mezzi corazzati (con camion o altro) e le truppe che penetravano nel perimetro dell'opera.
Tutta la preparazione "propedeutica" ti impegnava per circa un paio di giorni antecedenti, con prove e riprove.
Il rancio, cucinato con le cucine da campo (un cuciniere della c.c.s. per quel giorno diventava anche lui "operativo"

) veniva fatto consumare nel distaccamento di guardia (la casermetta) per ragioni logistiche, oppure nei pressi della postazione dove un fante, essendo l'armamento in batteria, restava a vigilare: mannaggia ... non mi capitò mai di mangiare in opera!
Non essendo le postazioni attrezzate per dormire (come le opere in galleria alpine) si tornava a dormire in caserma: ri-mannaggia ...

Non so per Galleria a Purgessimo: cosa avranno fatto?
Oltre a questa esercitazione di cp. veniva controllato l'addestramento con la cosiddetta "prova di ipotesi" (solo per le postazioni di pronta attivazione).
Ciao ciao.