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Hellis
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Non ho certo asserito che questa bandiera valga di più della bandiera italiana, così come non sostengo che sia sostanziale la forma, e aggiungo anche che con questa bandiera c'è chisi arricchisce al di là  degli ideali.
Certo, i movimenti pacifisti sono incoerenti perchè questa alzata di bandiere andrebbe fatta ogni qualvolta ci sia una denigrazione di un popolo e di una minoranza, ma rendetevi conto che anche voi state mettendo un assassino sanguinario del calibro di saddam hussein sullo stesso piano del presidente più potente del mondo.
Una nazione con una storia e una potenza economica e militare come gli States dovrebbe agire al di sopra di ogni sospetto. Io condanno questa situazione. Non discrimono certo la bandiera italiana, poi prendetela come volete.. bandiera gay, bandiera politica, etc etc per ognuno può assumere un significato diverso. Bene venga un lensuolo bianco, chissenefrega dei colori. Meglio sarebbe una bandiera italiana che identifica una nazione con una dignità  e una identità , non come un semplice asservitore dei potenti.
Questa è la mia opionione, non una verità .. come le vostre d'altronde.
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Massimo
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bandiera della pace

Per mia contestabilissima opinione alla marcia della pace che si svolgerà  a Roma sabato prossimo, assisteremo come al solito alla solita sfilata di lerci no-global che tra un cannone e l'altro coglieranno l'occasione per contestare l'attuale governo visto che a loro non va mai bene niente al di fuori di far casino.
Se questa è la gente che intende salvare il mondo io allora mi schiero con Bush...
Alp. Massimo
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axtolf ha scritto: Vorrei vedere quanti di quelli che sono andati a comprare la bandiera della pace hanno in casa anche la bandiera italiana.
Io ce l'ho!!! Ad agosto vado sempre a ballare a Zurigo.... (ma questa è un'altra storia)
Lo scorso anno avevo a mo' di mantello la bandiera italiana..... orgogliosamente ITALIANO!!!

E poi la notte si ballava in piscina! Eccola!

http://www2.tilllate.ch/en/picpage.php3 ... 06&tim_uid
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Garba
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Come al solito Massimo riesce a esprimere in maniera semplice e diretta quello che pensa. Mi trovi pienamente d'accordo con te, alla sfilata per la pace ci saranno i soliti drogatoni ( qualsiasi pretesto è buono per fumarsi l'impossibile e fare casino......) poi se spaccano tutto o attacano le ns. forze dell'ordine,.................. se prendono botte hanno ancora ragione loro... vedi Genova... ma questa è un'altra storia, io non esporrò la bandiera, ancora una cosa: Ax sulla questione della bandiera italiana mi trovi completamente d'accordo...
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Re: bandiera della pace

Massimo ha scritto:Per mia contestabilissima opinione alla marcia della pace che si svolgerà  a Roma sabato prossimo, assisteremo come al solito alla solita sfilata di lerci no-global ...
Ma quale contestabilissima aho!!!
Mi costringono di nuovo a uscire tutto il giorno, già  hanno iniziato oggi con Ciampino.
Ma non ce l'hanno un lavoro? una casa una famiglia?
...tacci loro!!!!
Poi uno si chiede perchè non sarebbe opportuno un'invasione terrestre nelle loro case.
I signori sono contro la guerra? E allora quella che scatenano contro gli automobilisti già  con dei problemi viari, e gente che va a lavorare come la dovrebbero chiamare?
Ognuno è libero di fare ciò che vuole...si...ma non di non rompere le scatole al prossimo...allora si che non ci saranno guerre.
Dio creò l'alpino, lo mise sulla montagna e poi gli disse arrangiati.
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Re: bandiera della pace

alla solita sfilata di lerci no-global ...
Dai ragazzi non generalizziamo
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Comunicato stampa
Gli italiani sono contrari alla guerra:
quasi 200mila bandiere di pace sventolano dai balconi di tutta Italia


Oramai non c'è via, piazza o strada in Italia che non esponga almeno una bandiera della pace. E' la conferma che la maggioranza degli italiani non vuole la guerra all'Iraq.
E' l'iniziativa “Pace da tutti i balconi!”, partita in sordina a metà  ottobre e che sta crescendo di giorno in giorno in modo esponenziale, inondando finestre e balconi d'Italia di colorate bandiere arcobaleno con la scritta “Pace”, per esprimere con un gesto preciso il proprio NO alla guerra ed il proprio SI alla pace e alla via del dialogo. Un gesto semplice ma molto esplicito, che prevede di appendere alla finestra o a un balcone, o comunque in un luogo ben visibile, la bandiera della pace e di tenerla esposta finché non sarà  scongiurato un attacco contro l'Iraq e l'intervento dell'Italia in guerra, in qualsiasi forma essi avvengano.

Quante. Dall'inizio della campagna la rete di associazioni che ha promosso la campagna ne ha già  distribuite quasi 200 mila, in tutta la penisola, dalla Sicilia al Trentino, con picchi in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia. In questi ultime settimane sono state distribuite dalle 25 alle 30 mila bandiere alla settimana (in allegato la “mappa” regione per regione).

Adesioni. All'iniziativa hanno aderito molte associazioni (Associazione Botteghe del Mondo, Associazione Obiettori Nonviolenti, Attac, Azione Cattolica, Banca Etica, Beati i Costruttori di Pace, CEM Mondialità , Chiama l'Africa, Comunità  Papa Giovanni XXIII, Comunità  Telematica Manipulite.it, Coordinamento Comasco per la Pace, Emergency, Focsiv, Gi.Fra. Minori, Libera, Manitese, Medici Senza Frontiere, Missione Oggi, Movimento Nonviolento, Nigrizia, Pax Christi, Peacelink, Rete di Lilliput, Rete Radiè Resch, Sermig, Tavola della Pace, Arci) e la bandiera è appesa, oltre che al balcone di tante famiglie, anche nelle sedi di enti locali, coinvolgendo trasversalmente sia giunte di centro-destra (come il Comune di Taranto e Regione
Puglia) che di centro-sinistra (come il Comune di Venezia), nonché in scuole e luoghi di lavoro, conventi e persino all'esterno di qualche Curia Vescovile, come quelle di Trento e Vittorio Veneto. Fra le particolarità  da segnalare, quella del paese di Pezzoli (Rovigo) nel quale tutte le abitazioni, grazie all'intraprendenza del parroco, espongono la bandiera arcobaleno. Nonostante la crescita esponenziale delle persone che vogliono affermare attraverso la bandiera la loro contrarietà  all'entrata in guerra del nostro paese sia dovuta soprattutto alle persone semplici, alla gente comune, non sono pochi i “vip” che hanno esposto la bandiera fuori dalla loro casa, a partire da Jovanotti.

Una iniziativa “dal basso”. Si tratta di un'iniziativa semplice, di un gesto che proprio per questa sua caratteristica è stata fatta propria da moltissime famiglie italiane. Una campagna che si è sviluppata dal basso, fatta di tanta gente comune, di passaparola e di un grande utilizzo di Internet attraverso il fornito sito http://www.bandieredipace.org (più di 4000 accessi giornalieri; vi si trova tutto per una diffusione capillare sul territorio: volantini, documenti, elenco dei punti di distribuzione - come le botteghe del commercio equo e solidale, gruppi di solidarietà , gruppi sindacali locali, ecc. - e anche un sostegno di tipo legale nel caso di condomini contrari all'affissione). Spesso l'invito ad esporre la bandiera è diventato fra colleghi, amici, vicini di casa, un'occasione per avviare un dibattito su quanto sta accadendo a livello internazionale.

Come è nata la proposta. L'idea di manifestare il NO alla guerra in Iraq con la bandiera della pace esposta dalle abitazioni nasce la sera del 15 settembre 2002, a conclusione del Giubileo degli oppressi a Bologna: un gruppo di persone appartenenti a diverse associazioni insieme ad Alex Zanotelli pensa un'iniziativa che possa attivare tutti i cittadini italiani e che consiste appunto nell'appendere ai balconi di casa la bandiera della pace per dichiarare il proprio no alla guerra. La richiesta di adesioni viene inoltrata alle associazioni legate alla Rete di Lilliput e trova un'immediata ed entusiasta risposta. Successivamente, l'iniziativa si è affiancata alla campagna "Fuori l'Italia dalla guerra" promossa tra gli altri da Emergency, Libera, Rete di Lilliput e Tavola della Pace. Da metà  ottobre è attivo il sito Internet.

Il simbolo. La bandiera della pace è stata importata alcuni decenni fa in Italia da Aldo Capitini - il fondatore del Movimento Nonviolento, nonché ideatore della prima Perugia-Assisi - che l'aveva vista utilizzata dai pacifisti inglesi. Nel racconto del diluvio universale Dio pone l'arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini e con la natura, promettendo che non ci sarà  mai più un altro diluvio universale. L'arcobaleno è diventato così il simbolo della pace tra terra e cielo e, per estensione, tra tutti gli uomini. I colori dell'arcobaleno sono anche utilizzati come segno della 'convivialità  delle differenze' per la loro caratteristica fisica di restituire la luce bianca se fatti roteare velocemente. E' stata usata diffusamente a partire dagli anni '80 nelle marce per la pace e in tutte le manifestazioni italiane, nonché nelle iniziative di pace di volontari italiani all'estero (a Sarajevo, in Iraq, in Kosovo, nella Repubblica Democratica del Congo).


29 gennaio 2003
Alp. Malaguti Daniele
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Nicola
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Mi dispiace, ma devo farvi notare una cosa: questo post è un attacco ai luoghi comuni. I pacifisti sono TUTTI decerebrati comandati dai politici, che sono TUTTI ladri, i no global sono TUTTI lerci e NESSUNO di loro si guadagna da vivere, TUTTI gli islamici sono criminali. Mettetevi in mente questo: a New York TUTTI gli italiani sono disonesti e mafiosi (COSA NOSTRA, la chiamano).
Spero vorrete smentirmi.
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Hellis
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Vorrei farvi notare che esprimendovi per etichette e luoghi comuni, noglobal=lerci drogati etc etc, dovremmo quindi, per coerenza, accettare l'etichetta che spesso ci attribuiscono, ovvero Alpini = allegra combriccola di avvinazzati (nella migliore delle ipotesi), oppure nostalgici militaristi, chiassosi alcolisti e chi più ne ha più ne metta.
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Certo, i movimenti pacifisti sono incoerenti perchè questa alzata di bandiere andrebbe fatta ogni qualvolta ci sia una denigrazione di un popolo e di una minoranza, ma rendetevi conto che anche voi state mettendo un assassino sanguinario del calibro di saddam hussein sullo stesso piano del presidente più potente del mondo.
Calma calma....
A me è stato chiesto cosa penso della bandiera della pace e su questo ho risposto. Non ho parlato di Bush o di Saddam Hussein o di altri personaggi, ho detto che a causa di questa bandiera della pace, ho già  sentito qualcuno dire che la bandiera italiana appartiene a chi vuole la guerra e non a tutti gli italiani, come invece dovrebbe essere. Non ho paragonato Bush a nessuno nè ho detto che sono d'accordo con la guerra. Forse perchè non ho esposto la bandiera pace e avrei voluto mettere la bandiera d'Italia, adesso sono diventato a favore della guerra? Non è un luogo comune anche questo?

Il fatto che la bandiera con la scritta Pace sia stata esposta solo nell'occasione del tentativo americano di espandere la propria area di interesse, è un messaggio politico perchè nessuna bandiera è stata esposta l'11 settembre oppure in occasione dell'ultimo attentato in Colombia. E questo non è luogo comune, è mancanza di coerenza da parte di chi ha fatto la proposta, e approfitta di chi vuole esprimere il proprio dissenso sulla guerra.

Mi dispiace per coloro che ogni volta pensano che nel mondo ci siano tante cose che non vanno e che pensano che la pace è un valore assoluto, e che quindi sono impegnati in una della tantissime occasioni in cui si chiede piu' pace nel mondo.
Sono certo che molti di coloro che hanno esposto la bandiera della pace siano convinti che quella parola non abbia connotazione politica, non abbia colore e quindi non esista pace di serie A o di serie B, ma il risultato raggiunto è di fatto questo:
- Gli Stati Uniti sono contestabili perchè fanno la guerra a Saddam per il petrolio.
- La vita di un Iracheno in questo momento vale di piu' della vita di un Colombiano ( per fare un esempio).
- La pace in Iraq è diversa dalla pace in altre aree del mondo, ed è piu' importante che in altri paesi.

Questo esprime ora la bandiera della pace in questo momento, proprio perchè chi ha fatto la proposta e molti di quelli che la espongono sono stati incoerenti in altre occasioni in cui essa andava esposta e non perchè sono tutti dei senza cervello o sono stupidi. Nè tantomeno i no-global sono tutti spaccavetrine ecc... semplicemente tutti i luoghi comuni citati derivano dall'incoerenza di chi fa parte di certi movimenti e sa di avere l'attenzione dei media, questo vale per Bush, che ha fatto confusione tra i diritti umani, la guerra al terrorismo e il petrolio, e per alcuni cittadini e politici che hanno fatto confusione tra quello che è la pace e il sentimento antiamericano.
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Re: Bandiera della "PACE"

Lele ha scritto: Beh, io sono dell'idea che ogni singolo cittadino possa fare cio' che ritiene giusto ma le bandiere esposte in uffici pubblici...beh, la cosa mi ha fatto un po' ribrezzo.
Sopratutto il fatto che non ci sia nemmeno la bandiera italiana!!!!
Sono d'accordo. Gli edifici pubblici sono di tutti e quindi non mi par giusto esporre bandiere di alcun tipo, che sono sempre passibili di interpretazioni politiche anche quando non vorrebbero esserlo. Considero politico anche non esporre il tricolore (e la bandiera della UE, visto che l'abbiamo fondata anche noi).
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Hellis ha scritto: ...al di là  delle ragioni, stare col più forte fa sempre comodo
Bhè, mi sembra un comportamento piuttosto usuale (e guarda caso, in questo caso il più forte abita a Bagdad...).
Comunque, appena ci sarà  una manifestazione contro le minacce coreane agli USA parteciperò senz'altro!

Ed ora una piccola provocazione: "Il mio fucile", credo di un Marine degli Stati Uniti. La pace non è un marchio registrato come la Coca...
Mandi.
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This Is My Rifle. There are many like it, but this one is mine. My rifle is my best friend. It is my life. I must master it as I master my life.
My rifle, without me is useless. Without my rifle, I am useless. I must fire my rifle true. I must shoot straighter than my enemy who is trying to kill me. I must shoot him before he shoots me. I will...
My rifle and myself know that what counts in this war is not the rounds we fire, the noise of our burst, nor the smoke we make. We know that it is the hits that count. We will hit...
My rifle is human, even as I, because it is my life. Thus I will learn it as a brother. I will learn its weakness, its strength, its parts, its accessories, its sights, and its barrel. I will ever guard it against the ravages of weather and damage. I will keep my rifle clean and ready, even as I am clean and ready. We will become part of each other. We will...
Before God I swear this creed. My rifle and myself are the defenders of my country. We are the masters of our enemy. We are the saviors of my life.
So be it, until there is no enemy, but Peace!
"Gli Alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata"
(G. Bedeschi)


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A mio parere trovo la cosa molto patetica. Ma chi al mondo è contro la pace??? nessuno di noi,. Però in certi casi, l'unico modo per arrivare alla vera pace c'è bisogno dell'uso della forza. Ricordiamoci che per liberare l'Europa dal nazismo c'è voluta una guerra, e per fermare l'orrore dei Balcani è servita una guerra. Io trovo scandaloso che un pazzo di nome Saddam Hussein tenga tutto il mondo sulle spine, tutto il mondo si preoccupa di questo pazzo e gran parte della gente lo difende. Spero proprio che non ci accada un 11 settembre anche a noi, prima che qualcuno si svegli. Esponiamo la bandiera della nostra Patria prima di sventolare stoffe colorate senza significato. La bandiera del nostro paese ha un significato e un valore reale.
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Sul fatto che Saddam Hussein sia un pazzo sanguinario non si discute.
La gente che non condivide una scelta di guerra può avere tante motivazioni. Io personalmente penso che sia da ipocriti bombardare donne e bambini iracheni, che non hanno nulla a che fare con il regime del sig. hussein, e per di più sostenere che lo si fa per dare a loro la libertà . Un tale spiegamento di forze non può ragionevolmente essere disposto per eliminare un solo uomo (armato e preparato alla guerra dai governi occidentali quando faceva comodo, e questo è un dato di fatto). Il secondo problema, e qui mi ricollego all'ottimismo del sig. Rumsfield (6/7 giorni di guerra, una settimana al massimo), è che con queste azioni non si caverà  un ragno dal buco, Afghanistan insegna. Se cavalchiamo la rabbia dell'11 settembre per coerenza dovremmo correre subito a bombardare il pachistano Musharraff, pazzo sanguinario almeno quanto hussein, ma dipinto come una persona rispettabilissima fino a quando farà  comodo.
Gente, se vogliamo la guerra dobbiamo essere disposti ad accetarla anche in casa nostra, con tutte le conseguenze del caso. Fa comodo andare a bombardare gente a migliaia di km di distanza (per qualunque ragione giusta o sbagliata che sia) e indignarsi per le eventuali reazioni.
Allora dobbiamo essere pertanto disposti ad "entrare" veramente in guerra rischiando il tutto e per tutto, e io non lo sono. Non lo sono perchè, al contrario del caso Bin Laden, ho il legittimo sospetto che questa guerra sia mossa da ben altri interessi. Gli States sono maestri nel rovesciare dittature e governi in modo "chirurgico", e quindi le beghe petrolifere fra il sig. bush e il sig. saddam se le risolvano fra loro.
Probabilmente la mia è una questione di rispetto dell'avversario che mi hanno insegnato quando militavo nelle fila di una squadra di rugby. Vogliamo farci la guerra? bene però non nascondiamoci dietro ad un dito.. facciamo questa guerra dichiarandone i veri motivi senza nasconderci dietro a patetiche motivazioni, e accettiamone qualunque conseguenza. Qui mi aspetto un'attacco da parte vostra sul tema terrorismo, ma chiedetevi perchè il canada, la norvegia, la svezia non hanno nessun problema in questo senso.
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Hellis
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Da "Il Nuovo" giornale telematico che sposa normalmente la linea del governo:

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,10 ... 23,00.html

Il suo nome, Kim Phuc, non dice niente; non risveglia ricordi. Eppure il suo volto, il suo corpicino nudo, quell'urlo più vero dell'urlo di Munch, quel soldato armato che la rincorre ... Quella foto, insomma, è invece nei ricordi di intere generazioni. Quello scatto contribuì a far cambiare agli americani prima e all'America dopo opinione sulla guerra del Vietnam. E conquisto agli Usa molte antipatie e contestazioni. Kim Phuc è quella bambina di nove anni, magra e nuda, che correva disperata cercando un rifugio dalla pioggia di napalm scaricata sopra il suo villaggio.

30 anni dopo Kim teme di “dover tornare” in un luogo insanguinato dalla guerra. Di mestiere fa l'ambasciatrice dell'Unesco, conosce, per averla subita, la guerra e per questo la odia. E per questo, oggi ha chiesto al governo del Paese in cui vive, il Canada, l'autorizzazione a recarsi a Baghdad “per portare parole di conforto in particolare ai bambini minacciati dalla guerra”. Tutte le previsioni dicono che a pagare il prezzo più alto dell'eventuale imminente guerra di Bush saranno le popolazioni civili (che già  subiscono la dittatura del regime di Saddam e gli effetti del lungo embargo internazionale). E i bambini saranno le vittime in prima fila: le bombe, per quanto intelligenti, non leggono l'età  degli “obiettivi in movimento”, nè possono sapere quanti orfani lascerà  un soldato ucciso.

Siamo davvero i buoni, i giusti, i cowboy della situazione?

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