Gita veramente molto interessante. Era da più di un anno che cercavo di convincere il mio collega ad accompagnarmi a Sablici!
Sono rimasto molto stupito dal fatto che Danilo (il mio collega) a 25 anni dall'ultima volta che era salito a Sablici, si ricordava quasi perfettamente tutta la dislocazione delle opere ma soprattutto molti dettagli sull'approntamento dell'opera, falsi scopi, quote della dislocazione delle M e dell P, distanza dal casello del Lisert, particolari delle torrette enucleate ...insomma visitare le rovine di Sablici con una guida così è stato come fare una passo indietro nel tempo quando tutto era operativo.
In più ha detto di avere da qualche parte le foto di com'era nel 1980...
Ci siamo poi diretti verso Q85 e la cosa interessante è che abbiamo trovato una presunta "Area addestrativa militare" con diverese postazioni di mortaio e trincee dell I GM riadattate sicuramente dopo il 2° dopo guerra con cemento armato, feritoie per fucileria e ricoveri fanteria con porte in acciaio e scale in cemento che portavano a rudimentali gallerie scavate nella roccia carsica dove c'era una umidita' incredibile. La curiosità in merito era riferito al fatto che non facevano direttamente parte dell'opera di Sablici ma sembravano creare uno sbarramento di fanteria in direzione dell'Autostrada ( ? ). A Questo punto la curiosità è nata dal fatto se tali manufatti sarebbero stati occupati dalle squadre di difesa vicina del 33° o da reparti di fanteria come ad Esempio dal 1° S.Giusto quando era motorizzato o dai suoi battaglioni Quadro (ipotesi).
Detto da M26, di ricoveri analoghi se ne trovano molti attorno a Doberdò, S.Michele o Carso in genere.
Dopo il pranzo in una Gostilna di S.Martino del Carso,la visita è preseguita verso l'opera di S.Michele. dato che era pomeriggio inoltrato abbiamo e c'era una giornata discreta, abbiamo visitato con calma ed in modo dettagliiato il PCO. a differenza della visita del 6 gennaio dove la giornata era grigia e con poca visibilità , Sabato dall'osservatorio si vedeva una vista grandiosa. Vi posterò la foto della SOGLIA DI GORIZIA vista dal S.Michele.
In questi giorni, tempo e lavoro permettendo, posterò qualche foto
Inizialmente per la pausa pranzo pensavo di fermarsi a San Michele del Carso alla gostilna Devetak (vedere devetak.com) dove si mangia molto bene, con buona degustazione vini; ma essendo un pò di "etichetta" anche nella preparazione e presentazione dei piatti, anche il prezzo è un pò più alto.
Quindi si cercava qualcosa di più alla buona. A Doberdò ci sono alcuni validi agriturismi ed una buona gostilna la si trova anche a Marcottini. Noi ci siamo diretti invece a San Martino del Carso (ricordate il fante/poeta Ungaretti?) in una trattoria dove la scelta del menù è ricaduta su iota (o jota) per alcuni e gnocchi per altri, salsicce e polenta oppure salame cotto nell'aceto. Patate in tecia per tutti. Il tutto accompagnato da vino sfuso.
Stefano
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«Oltre la morte, Fanteria d'Arresto»
M26 ha scritto:Inizialmente per la pausa pranzo pensavo di fermarsi a San Michele del Carso alla gostilna Devetak (vedere devetak.com) dove si mangia molto bene, con buona degustazione vini; ma essendo un pò di "etichetta" anche nella preparazione e presentazione dei piatti, anche il prezzo è un pò più alto.
Quindi si cercava qualcosa di più alla buona. A Doberdò ci sono alcuni validi agriturismi ed una buona gostilna la si trova anche a Marcottini. Noi ci siamo diretti invece a San Martino del Carso (ricordate il fante/poeta Ungaretti?) in una trattoria dove la scelta del menù è ricaduta su iota (o jota) per alcuni e gnocchi per altri, salsicce e polenta oppure salame cotto nell'aceto. Patate in tecia per tutti. Il tutto accompagnato da vino sfuso.
dolce niente ?
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"
(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
... ed allora andiamo con una idea bislacca, roba da fine aprile/inizio maggio, prima che venga il caldo:
Farsi i caposaldi di Sablici, Pietrarossa, Doberdò, la zona di Sopraselz, S.Martino d. C., S. Michele d.C. ed infine Castelrubbia in mountainbike.
Le zone dei capisaldi sono tutte raggiungibili per linee interne muovendosi su strade forestali interdette ai veicoli (L.R. 15/91) utilizzando in parte itinerari presegnalati.
Se poi l'acido lattico (con o senza aggiunta di etanolo) ha raggiunto il livello di guardia si può sempre accorciare scendendo dall'altopiano e rientrando al luogo di partenza (p. es. Monfalcone o Gorizia) col treno da Redipuglia o Sagrado.
Ad occhio non dovrebbero essere più di 30 km, non eccessivamente accidentati (e comunque credo che le soste di studio supererebbero di gran lunga le parti pedalate ...).
Concludo ricordando che sono comunque protetto dalla legge 180.
ciao !
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"
(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
Valutando che il mio utilizzo della bicicletta è limitato a qualche breve giro in paese quando non va in moto la Vespa e l'ultima volta che ho pensato di utilizzare la bici per visitare Subida ed il monte Quarin sono quasi morto sulla salita prima del forte ed ho portato segni per una settimana (dolori alle gambe)...SE e ripeto SE decidete tale tipo di escursione, avvisatemi con mesi di anticipo per preparararmi fisicamente come si deve...
Ho visto certe facce di ciclisti in cima al S. Michele...
1: Soglia di Gorizia (Vipacco). La foto è stata scattata stando in piedi sull'osservatorio del S.Michele. Dev'essere stata veramente un'opera importante
2: approntamento del PCO prima di entrare...
Allegati
Soglia di Gorizia.jpg (62.07 KiB) Visto 1891 volte
Buriasco ha scritto:Valutando che il mio utilizzo della bicicletta è limitato a qualche breve giro in paese quando non va in moto la Vespa e l'ultima volta che ho pensato di utilizzare la bici per visitare Subida ed il monte Quarin sono quasi morto sulla salita prima del forte ed ho portato segni per una settimana (dolori alle gambe)...SE e ripeto SE decidete tale tipo di escursione, avvisatemi con mesi di anticipo per preparararmi fisicamente come si deve...
Ho visto certe facce di ciclisti in cima al S. Michele...
se ricordo bene, una salita sarebbe da Pietrarossa verso il ciglione di sopraselz (+/- parallelo all'autostrada in quella lunga "S" tra il lisert e la discesina su Redipuglia), dopo si rimarrebbe sempre in quota senza grandi strappi ...
"Cosa facciamo noi dell'esercito ? Noi sforniamo efficenza"
(Da una allocuzione del vice comandante la compagnia reclute in un soleggiato primo pomeriggio di uno dei primi giorni da spina nel novembre 1978)
ecco le foto dell'ingresso e dell'interno di uno di questi ricoveri di fanteria ricavati da trincee della 1a GM. Tutta l'area è circondata da filo spinato e cartelli "Area addestrativa militare" di tipo ante 80
Allegati
Ingresso ricovero fanteria.jpg (77.68 KiB) Visto 1872 volte
Ricovero fanteria interno.jpg (48.81 KiB) Visto 1873 volte
Ciao a tutti da Fiume!
Si, era una giornata davvero interessante, e aggiungo un ringraziamento per l`ospitalita`.
Aggiungo anche un paio delle fotografie...una della copertura mimetica di un P(con il capopezzo, chi ha fornito l`ottima spiegazione), e poi il PCO di Monte San Michele...
Un saluto da Norman, Okla.USA. Complimenti per l'eccezzionale lavoro fotografico. Alla prossima escursione, faro' un tentativo di raggiungervi dagli USA.
Giuseppe
9a, pioniere del genio