ALPINI:PENNE NERE VIA DA CIVIDALE?DOMANI ARRIVA MARTINO/ANSA
SUL MANTENIMENTO 8/O REGGIMENTO IL GOVERNO BATTUTO IN AULA
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Le penne nere, forse, non se ne
andranno da Cividale del Friuli. E a dispetto dei piani di
'razionalizzazione' studiati dalla Difesa, lo storico 8/o
reggimento potrebbe restare al suo posto.
Domani lo stesso ministro della Difesa, Antonio Martino,
fara' un sopralluogo. Annunciato con un comunicato ufficiale.
Scopo della trasferta: ''verificare di persona le risultanze
degli studi e degli approfondimenti condotti dallo Stato
maggiore dell'Esercito al fine di individuare ipotesi di
soluzione tese a mantenere in vita l'8/o alpini nella sede di
Cividale''.
Una visita alla quale saranno presenti molti di coloro che in
questi mesi si sono battuti per non far sloggiare da Cividale le
penne nere: tra questi il senatore Giovanni Collino, della
Commissione Difesa di Palazzo Madama, e Attilio Vuga, il sindaco
della citta'. Mentre il senatore Francesco Moro, anch'egli
promotore dell'iniziativa in favore del reggimento, ''non potra'
partecipare - si legge nella nota del ministero - per
improcrastinabili impegni connessi con i lavori della stessa
Commissione Difesa''.
La vicenda degli alpini di Cividale tiene banco da tempo. E
proprio a causa delle penne nere friulane venne anche battuto il
Governo, il 29 luglio scorso, nell'aula di Montecitorio.
Si discuteva il disegno di legge sulla sospensione anticipata
del servizio obbligatorio di leva, quando l'Assemblea ha
inaspettatamente approvato, con il parere contrario
dell'Esecutivo, un ordine del giorno: primo firmatario Ettore
Rosato, della Margherita, ma sottoscritto da tutti i deputati
del Friuli Venezia Giulia, sia di centrodestra che di
centrosinistra.
L'ordine del giorno impegnava il Governo a ''intraprendere
tutte le iniziative atte a conservare a Cividale del Friuli la
sede dell'8/o reggimento alpini'', ma il rappresentante del
ministero della Difesa, in Aula, si era detto disponibile ad
accoglierlo solo come raccomandazione. Rosato aveva insistito
per ''un accoglimento tout court. E se l'Esecutivo non e'
d'accordo allora si passi alla votazione''.
Il Governo aveva ribadito il proprio impegno, ma solo ''in
termini generali'', ed aveva concluso per il respingimento
dell'ordine del giorno Rosato. Cosa che non e' avvenuta: i si'
sono stati infatti 182, e i no 179.
Dunque, con uno specifico impegno del ministero della Difesa
a ''intraprendere tutte le iniziative'' volte a mantenere nella
sua sede il reparto, per le penne nere di Cividale del Friuli il
futuro appare piu' roseo. Del resto si tratta di un reggimento,
l'8/o, che e' stato protagonista della storia delle Truppe
alpine, avendo legato la sua identita' a quella della gloriosa
Divisione Julia.
Costituito il primo ottobre 1909 con i battaglioni
'Tolmezzo', 'Gemona' e 'Cividale', l'8/o Reggimento Alpini e'
stato impegnato in Libia nel 1911-'12, ha combattuto nella prima
Guerra mondiale sul fronte trentino, mentre nella seconda si e'
battuto sul fronte greco (1940-41) e, dal 1942, in Russia. Nel
dopoguerra l'8/o alpini ha partecipato alle operazioni di ordine
pubblico in Sicilia e Calabria e a diverse missioni all'estero,
come in Bosnia e in Mozambico. (ANSA).
SV
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