Nei prossimi mesi verrà applicato il famoso decreto legge sul TFR
(trattamento di fine rapporto = liquidazione) con il silenzio-assenso.
COSA VUOLE DIRE? Significa che se non facciamo niente, il nostro TFR
verrà tolto dalla gestione delle nostre aziende ed assorbito in un
fondo gestito dall'INPS comune a tutte le categorie.
Questo significa molte cose:
1- non rivedremo mai più il capitale, ma solo un vitalizio a fine
carriera di cui non si sa il valore
2- molti dei fondi che aderiscono sono in passivo: ad es. i piloti
sono in passivo e percepiscono stipendi lordi annui intorno ai 250 milioni;
questi fondi così "pesanti" in passivo non fanno altro che abbassare anche
i nostri che magari non lo sono
3- se non si esprime volontariamente il diniego a questo
trasferimento entro i sei mesi dall'approvazione del decreto, il
100% del TFR verrà definitivamente perso ed incorporato nel fondo
comune di cui sopra
4- chi lavora, ma anche chi e' disoccupato, deve spedire la
dichiarazione di non assenso: ad es. se 5 anni fa ho lavorato una stagione
a
raccogliere le pere e da allora non ho più lavorato, se non spedisco la
dichiarazione mi verrà per sempre tolta la possibilità di riavere il mio
TFR
5- Se il mio TFR viene assorbito, non potrò più riaverlo neppure
per motivi di salute o per la ristrutturazione o l'acquisto della
casa, come invece avviene adesso
6- l'assenso o il diniego andrà deciso prima di sapere quali
saranno le condizioni di tale fondo, ergo: prima dateci tutti i
vostri soldi, poi vi diciamo come ve li ridaremo!!
Per esprimere il vostro diniego su questa espropriazione indebita,
si possono seguire due strade: se siete aderenti al sindacato, non
ci sono problemi perché avvertiranno attraverso una riunione sindacale e
probabilmente avranno approntato tutti i moduli;
se invece non lo siete, potrete recarvi presso uno studio legale o
di commercialisti, curandovi del fatto che la dichiarazione venga
redatta in carta intestata.
Sarete tutti d'accordo con me che e' l'ennesima porcata del governo,
ma stavolta e' più grave perché sicuramente ci sarà qualcuno che
non essendone informato ci cascherà di brutto; inoltre i titolari
delle società per cui lavoriamo non sono obbligati a comunicarci
tutte queste cose.
Il decreto dovrebbe essere attuato verso novembre