
Sappiamo che sulla linea che va dallo Stevio all'Adamello per anni si fronteggiarono Alpini e Austro-Ungarici che scrissero alcune delle più incredibili pagine di storia.
Ma la verità non è (tutta) qui. Oggi, e lo è da circa 10 anni, il fronte più alto in cui si combatte si trova sul Giacciaio di Siachen ad altitudini che a volte superano i 7.000 metri.

Mappa del Ghiacciaio di Siachen
Si fronteggiano il Pakistan e l'India. Le truppe impiegate non sono molto numerose (sembra, ma si tratta di supposizioni, circa 5.000 uomini al massimo), tuttavia data la loro dislocazione i costi del loro mantenimento superano il milione di Dollari al giorno per parte.
La mortalità è piuttosto elevata ed è causata più da mal di montagna, da valanghe, crepacci eccetera che da scontri a fuoco. Sono riportati anche svariati casi, da ambo le parti, di danni permanenti al sistema nervoso causati dalla lunga permanenza a quote superiori ai 5.000/6.000 metri.
L'Esercito Pakistano tiene dei Corsi di Specializzazione per combattimenti in alta montagna a cui hanno partecipato non molto tempo fa anche degli Americani che hanno potuto testimoniare la durezza al limite dell'umano dell'addestramento e dell'ambiente. Forse anche i nostri Alpini potrebbero farvi una capatina: c'è sempre qualche cosa da imparare.
Rimanendo in ambiente di Alpini, anzi, di Montagnini (Luigi: lustrati gli occhi!!


Oto Melara Mod. 56 Esercito Pakistano sul Siachen
Da quanto sono riuscito a capire anche gli Indiani hanno il "nostro" obice ma è in via di sostituzione con un altro pezzo più performante, ma più pesante, per cui non lo schierano così in alto.
Questa è un'altra immagine del 105/14, sempre in mani Pakistane, posto ad una quota inferiore (ma sempre > 4.000).
Infine, se avete Real Player, date un'occhiata a questo filmato della BBC: in alcune scene c'è sempre lui, il 105/14, mentre spara verso posizioni Indiane.
Non si vede molto dal filmato, dato il piccolo formato con cui è stato confezionato, ma dall'audio (in inglese) ho capito che esiste anche un altro problema: data la rarefazione dell'aria a quelle quote il punto d'impatto dei proiettili d'artiglieria è definito come "unpredictable" (imprevedibile)! Direi che siamo proprio al limite in cui è possibile svolgere attività belliche.
Saluti rarefatti.